Alla Ilfishalle seconda sconfitta stagionale per i bianconeri, battuti di misura da una formazione bernese che fin qui in casa propria non ha ancora perso
Dopo quattro vittorie di fila, il Lugano nell'Emmental incassa la sua seconda sconfitta della stagione. In una serata in cui Luca Gianinazzi, oltre a dover far senza Thürkauf (non dovrà operarsi, ma il problema al ginocchio lo costringerà a star fuori tre mesi) nell’occasione non può contare neppure su Niklas Schlegel, costretto a osservare una pausa di un paio di settimane a causa di un guaio muscolare a una gamba. Nella sera in cui, per la prima volta, si vede sul ghiaccio anche Nick Meile, ventenne difensore da poco arrivato dal Berna, e che per l’occasione viene schierato in qualità di settimo giocatore in retrovia, vista l’assenza dell’ammalato Guerra. E il ragazzo di Wolfwil trova subito il modo di rendersi utile: infatti, al suo primissimo shift in bianconero, conquista subito il suo primo disco prima di collezionare addirittura il suo primo assist, mettendo subito un puck sulla porta di Charlin, che il portiere del Langnau riesce soltanto a deviare, spalancando così la porta all’indisturbato Arcobello, per il gol d’apertura al 5’27’’. Poi, poco dopo i bianconeri sono costretti a giocare con un uomo in meno (fuori Canonica per bastone alto), ma in quei due minuti il boxplay ticinese si dimostra particolarmente efficace, nonostante dall’altra parte ci sia il miglior powerplay della Lega, con una percentuale vicina al 40%. In un primo tempo vivace, il più delle volte sono i padroni di casa ad avere le iniziativa, ma al Lugano le occasioni non mancano, in particolare quelle capitate sul bastone di Carr un paio di minuti più tardi e, al diciottesimo, su quello di Zohorna.
Zohorna che, in avvio di secondo tempo, si ritrova suo malgrado improvvisamente sotto i riflettori, nell’azione in cui, al 21’33’’, il Lugano trova il gol del raddoppio, con un gran tiro di Joly all’incrocio su cui Charlin nulla può: il problema è che per servire il disco al fantasista bianconero, il ventottenne centro ceco si rende autore di un passaggio con la mano, che agli arbitri non sfugge ai due arbitri, quando analizzano le immagini tivù dopo coach’s challenge chiesto dallo staff tecnico bernese. La partita è interessante e animata, con le due squadre che a turno si rendono pericolose, anche se forse le occasioni migliori sono sul conto del Langnau, ma la retroguardia bianconera riesce sempre a salvarsi, supportata tra i pali dall’ottimo Van Pottelberghe. Un momento difficile per i ticinesi potrebbe essere quello che capita a 7 minuti dalla pausa, quando Patry si fa buttar fuori per sgambetto: ma anche in quell’occasione il Lugano lavora benissimo, non correndo neppure un pericolo in tutti e 120 secondi con l’uomo in meno.
A proposito di pericoli: in avvio di terzo periodo i bianconeri sembrano avere la situazione sotto controllo, e invece – un po‘ dal nulla – al 47'21’‘ arriva il pareggio dei padroni di casa: Sekac scivola mentre sta controllando il disco in zona offensiva, e da quell'azione nasce la ripartenza degli uomini di Paterlini, che trovano il gol del pareggio grazie a un'improvvisa conclusione di Flavio Schmutz, che non lascia scampo a Van Pottelberghe. I bianconeri hanno subito l'occasione per provare a pareggiare i conti, visto che un minuto più tardi Pesonen deve accomodarsi in panchina per uno sgambetto, ma nonostante un'ottima occasione per Carr, il risultato non cambia. Ma un'opportunità ancora migliore per i ticinesi arriva al 54’, quando Sekac libera Alatalo davanti a Charlin, ma la conclusione del difensore viene deviata in qualche modo dal portiere dei Tigrotti. Poi, a 4 minuti dalla fine, momento delicato per Gianinazzi: Zohorna resta sul ghiaccio di fronte al portiere ospite dopo uno scontro fortuito con Joly, ed è costretto a tornare in panchina. Anche se un paio di cambi dopo il ceco fortunatamente è di nuovo in pista. Intanto il cronometro avanza e in pista non capita più nulla di significativo, così Langnau e Lugano devono giocarsi il successo al prolungamento, dove a decidere tutto è uno slap di Saarijärvi, al 61'35‘’
Langnau - Lugano (0-1 0-0 1-0 1-0) d.p. 2-1
Reti: 5’27’’ Arcobello (Meile, Fazzini) 0-1. 47'21‘’ Flavio Schmutz (Saarela, Julian Schmutz) 1-1. 61'35‘’ Saarijärvi (Pesonen) 2-1
Langnau: Charlin; Guggenheim, Riikola; Baltisberger, Saarijärvi; Brian Zanetti, Cadonau; Paschoud; Pesonen, Malone, Berger; Saarela, Flavio Schmutz, Julian Schmutz; Allenspach, Felcman, Fahrni; Lapinskis, Salzgeber, Rohrbach; Petrini.
Lugano: Van Pottelberghe; Dahlström, Hausheer; Mirco Müller, Aebischer; Alatalo, Peltonen; Meile; Sekac, Canonica, Carr; Reichle, Zohorna, Joly; Verboon, Marco Müller, Marco Zanetti; Patry, Arcobello, Fazzini; Cormier.
Arbitri: Tscherrig, Mollard; Meusy, Altmann.
Note: 5'180 spettatori. Penalità: 2 x 2’ contro il Langnau; 3 x 2’ contro il Lugano. Tiri in porta: 30-31 (14-7, 9-9, 6-13, 1-2). Langnau senza Mäenalanen (infortunato), Meier, Erni e Schwab Jonas (tutti in soprannumero); Lugano privo di Morini, Thürkauf, Schlegel (infortunati), Guerra (ammalato) e Aleksi Peltonen (in soprannumero). Al 21'33‘’ rete annullata al Lugano dopo coach's challenge chiesto dal Langnau (azione viziata da un precedente passaggio con la mano di Zohorna). Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Stéphane e Carl Dahlström.