Nella penultima amichevole precampionato bianconeri costretti alla resa dalla doppietta dell'ex. Sconfitto anche l'Ambrì, battuto dal Rapperswil
Dopo la convincente prova in quel di Davos, sabato il Lugano si è presentato davanti ai propri tifosi per il secondo test amichevole del fine settimana, contro un Ajoie reduce da quattro giorni di pausa dopo la sconfitta al cospetto del Bienne. La partita si è aperta con diverse disattenzioni del Lugano, che hanno portato logicamente al vantaggio ospite dopo soli quattro minuti di gioco. La rete della squadra di Wohlwend ha dato la scossa ai padroni di casa, che hanno iniziato a dominare la partita, impedendo all’Ajoie di costruire azioni pericolose. In questa lunga fase di dominio il Lugano ha però faticato a rendersi pericoloso dalle parti di Ciaccio, infatti le azioni bianconere sono state ben arginate dalla retroguardia giurassiana. Si è dovuto attendere il sedicesimo minuto per il pareggio casalingo, grazie a un tocco di classe di Arcobello, ben imbeccato da Zohorna.
Il periodo centrale è una fotocopia del primo, con il Lugano padrone del gioco e capace di crearsi più occasioni dallo slot, spesso però sprecate con tiri imprecisi e poco convincenti. L’ottimo
Damiano Ciaccio ha dovuto capitolare a un minuto dalla seconda sirena, con Marco Müller autore di una fortunata deviazione dopo il tiro di Aebischer. Nel terzo conclusivo il gioco è logicamente diventato più lento, infatti non sono stati molti i pericoli per i due portieri. A fare la differenza è stata una penalità incassata da Alatalo per ritardo di gioco, che ha permesso alla squadra ospite di agguantare il pareggio con Emils Veckaktins, ventenne ragazzo lettone uscito proprio dal vivaio bianconero, dopo un box play con le idee poco chiare giocato dai ticinesi. La partita è terminata con un disco perso in fase di copertura da Aebischer a venti secondi dalla terza sirena, ciò che ha costretto Alatalo al fallo rigore, ben trasformato dall’ex bianconero Veckaktins, autore così di una doppietta che ha consegnato la vittoria a Romanenghi e compagni.
A Bellinzona lo show di Pontus Aberg
Reduce dalla sconfitta della sera prima contro lo Zugo, sul ghiaccio del Centro Sportivo di Bellinzona l’Ambrì di Luca Cereda sabato ha vissuto un inizio di partita difficile, con il Rapperswil che ha aperto le marcature già dopo un minuto e mezzo di gioco grazie a Pontus Aberg. E lo stesso trentenne svedese, arrivato dal Barys Astana, ha poi trovato il modo di mettere un secondo disco alle spalle di Gilles Senn, preferito per l’occasione a Juvonen.
In un sabato senza Dominik Kubalik, lasciato a riposo dal coach al pari di Jonathan Ang, la reazione ticinese arriva subito in avvio di periodo centrale, quando Landry prima (al 21‘24‘’) e Pestoni poi (al 24’11‘’) trovano il modo di riaprire improvvisamente il confronto. Tuttavia, nel terzo tempo l’Ambrì deve nuovamente fare i conti con lo show dello scatenato Aberg, che firma la tripletta al 48’24‘’, a 5 contro 4 (fuori c‘è Pezzullo per trattenuta), e meno di due minuti arriva anche il quarto gol sangallese, a firma Tyler Moy. A chiudere i conti ci ha poi pensato Jeremy Wick, autore del 2-5 al 55’10’‘, prima del definitivo 3-5 di Douay in powerplay, al 58’38’’.