laR+ il dopopartita

Lugano beffato ‘da uno Zurigo più furbo di noi’

I bianconeri meriterebbero la vittoria per almeno 40’, ma pagano ogni minima leggerezza. Fazzini: La prestazione è stata buona, siamo rammaricati’

Fazzini ritrova il gol ma non basta: ‘I Lions sono stati più cinici’
(Keystone)
31 gennaio 2024
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Contro un avversario come gli Zsc Lions bastano tre leggerezze difensive per rovinare una prestazione di grande qualità e un lavoro indefesso da parte di tutti i giocatori. Lo ha imparato a proprie spese il Lugano ieri sera alla Swiss Life Arena, battuto 5-2, ma che almeno per quaranta minuti è sembrato essere più vicino alla vittoria rispetto al suo avversario e che perlomeno l’overtime lo avrebbe meritato eccome.

Tuttavia al vantaggio di Joly con uno slap dalla media distanza al 12’ risponde Balcers al 19’, approfittando del disco perso dietro la porta da Alatalo. Al punto di Fazzini in powerplay al 36’, risponde Malgin ad appena due secondi e due decimi dalla sirena, dopo un disco mal gestito in attacco da Thürkauf e una ripartenza con Andrighetto che finisce per lasciarlo scoperto nello slot. Infine al 46’ Balcers, approfitta della troppa libertà concessagli dagli avversari per fulminare Koskinen tra i gambali. In pratica le speranze di vittoria ticinese si spengono lì, giacché nel rimanente quarto d’ora scarso di gioco vanno tendenzialmente più vicini alla rete i padroni di casa, che infatti arrotondano il risultato a porta vuota con Malgin e Andrighetto. Particolarmente emblematico è il powerplay, comunque andato a segno per la seconda volta consecutiva, avuto dagli ospiti a cinque minuti dal termine, ma durante il quale l’unica occasione degna di nota è quella di Lammikko rintuzzata da Fatton. Il portiere ventiduenne è stato infatti chiamato in causa per la terza volta negli ultimi quattro incontri, ma stavolta si è trattato verosimilmente di una scelta di Gianinazzi, per guadagnare qualche secondo prima dell’ingaggio e lasciar riposare i propri migliori uomini in vista della superiorità numerica. La mossa non ha funzionato, ma il numero 29 ha comunque nuovamente potuto mettere in mostra tutte le sue qualità.

Buona tenuta difensiva

Nei primi quaranta minuti invece il portiere che si era maggiormente messo in mostra era stato Simon Hrubec, autore di numerosi interventi difficili e sicuri, come quelli su Joly e Cormier nei primi cinque minuti, o gli altri due sullo scatenatissimo numero 88 in entrata di periodo centrale e durante la prima superiorità bianconera. Per il resto del tempo i Lions hanno tenuto maggiormente il controllo del disco ma non hanno mai veramente affondato il colpo dalle parti di Koskinen, che infatti ha eseguito due soli interventi notabili, su Lammikko e Lehtonen nel finale di secondo terzo. I bianconeri hanno comunque dimostrato una buona tenuta difensiva, aspetto che soprattutto fuori casa sta diventando una piacevole abitudine, tuttavia in una partita in cui, tolto Fazzini in 5 contro 4, sono andati a segno soltanto elementi delle due rispettive prime linee, avrebbero avuto bisogno di una freccia in più al loro arco.

L’amarezza per questo risultato deve trasformarsi in determinazione per affrontare sabato alla Cornèr Arena il Davos. Da vedere se Gianinazzi sceglierà di confermare nuovamente la formazione schierata per la terza volta consecutiva.

Ai microfoni della Rsi Luca Fazzini, che è tornato a segno per la prima volta dal 23 dicembre, commenta così la sconfitta: «Lo Zurigo è stato più furbo di noi, ha sfruttato le sue occasione e noi non siamo riusciti a riportarci in partita. Il 2-2 è stato una doccia fredda, ma abbiamo provato a giocarcela alla pari, la prestazione è stata buona, ma lo Zurigo è stato più cinico. Siamo sicuramente rammaricati».