Dopo aver recuperato un doppio svantaggio e ribaltato il risultato, i bianconeri si fanno raggiungere nuovamente e sono infine sconfitti ai rigori
Dopo l’uscita vincente nel derby di venerdì sera, il Lugano si presenta in pista a Kloten con la medesima formazione. L’unica differenza è in panchina: Schlegel è ammalato e quindi il portiere di riserva è Fatton. Sin dal primo ingaggio della partita il Lugano si mostra aggressivo e riesce a inanellare qualche cambio in pressione offensiva. La prima vera occasione capita poi al 5’ con Zanetti a rendersi pericoloso grazie al suo backhand. Tuttavia a passare in vantaggio sono i padroni di casa: su una prima conclusione Koskinen si fa
scivolare il disco in mezzo ai gambali e Schreiber è il più lesto di tutti e insacca da pochi centimetri con il più facile dei tocchetti. Il Lugano subisce un po’ il colpo e riesce a farsi avanti verso metà periodo con Carr su una bella triangolazione e poi con Fazzini in solitaria. Al 14’ Andersson viene punito per un colpo di bastone e il susseguente powerplay locale si rivela letale. Il disco gira velocemente e in maniera pulita fino a Ojamäki, che vede e serve il connazionale Aaltonen il quale riesce a infilare il disco appena prima che Koskinen gli chiuda la porta.
Il secondo periodo è contraddistinto da numerose penalità, ma fino al 30’ il gioco è inspiegabilmente abbastanza calmo. Le due superiorità numeriche del Kloten portano alle occasioni di Ramel prima e di Diem dopo, a cui Ruotsalainen può rispondere con una staffilata che esce di poco. Al 31’56’’ arriva poi il gol del Lugano. Morini agguanta il disco sul punto d’ingaggio, aggira la porta e serve un Julian Walker ottimamente piazzato che non si fa pregare due volte. Il gol ridà brio agli ospiti, i quali si fanno vedere maggiormente davanti a Zurckirchen e vengono infine premiati. È infatti Markus Granlund a impattare la sfida dopo una caparbia azione personale di aggiramento della gabbia conclusa con una doppia conclusione ravvicinata.
Subito dopo il pareggio gli Aviatori cercano la via del nuovo vantaggio, ma Diem ci va solamente vicino, mentre sul susseguente contropiede è invece Zanetti, disturbato dal rientro in extremis di un avversario, a farsi ipnotizzare. Nel terzo tempo il Lugano comincia come aveva finito il precedente: spingendo. Al 43’ Andersson spara una cannonata ma Zurkirchen vede bene e para. Un minuto dopo è invece il Kloten ad andarci vicinissimo: Diem a botta sicura colpisce clamorosamente il palo. Pochi secondi più tardi Koskinen si vede punire per aver spostato la porta: il colosso finlandese è furioso nei confronti degli arbitri e protesta vivamente. In effetti la sensazione è che il problema stia nel ghiaccio molle dato che per due volte consecutive la porta locale esce dai cardini alla minima pressione. Il boxplay luganese non solo regge bene, ma poco dopo la sua conclusione Carr può gioire dopo una grande azione in combutta con LaLeggia (gran difesa del disco la sua) e Thürkauf. Partita chiusa? Macché. A poco meno di 8’ dal termine Alatalo perde un duello con Diem dietro la gabbia, il quale offre il puck a Ramel che furbamente attende l’abbassamento di Koskinen per insaccare.
A 4’ dal termine Steiner colpisce Andersson in maniera molto dura, ma dopo revisione video la penalità assegnata è di 2’. Per un bastone alto i ticinesi possono giocare in 5 contro 3 per 19’ e Gianinazzi chiama il timeout ma il risultato non cambia più fino al 60’.
L’overtime vede il Lugano cominciare meglio, procurandosi dapprima due occasioni con LaLeggia e Joly. Sull’altro fronte il solo a farsi vedere è Ekestahl-Jonsson, mentre Ruotsalainen poco dopo colpisce solamente il palo. In seguito Zurkirchen deve superarsi sul casco giallo luganese ben servito da Granlund. Nonostante il dominio ospite la parità non si spezza e servono quindi i rigori. Nell’esercizio finale pesa l’errore di Fazzini, al sesto rigore per parte.
Kloten - Lugano (2-0 0-2 1-1) d.r. 4-3
Reti: 5’19’’ Schreiber (Diem) 1-0. 14’44’’ Aaltonen (Ojamäki, Simic/esp. Andersson) 2-0. 31’56’’ Walker (Morini) 2-1. 34’36’’ Granlund (Ruotsalainen, Joly) 2-2. 45’47’’ Carr (Thürkauf, LaLeggia) 2-3. 52’11’’ Ramel (Diem/esp. Walker e Kindschi) 3-3. Rigori: Ruotsalainen -, Ekestahl-Jonsson 1-0; Granlund -, Ojamäki -; Fazzini 1-1, Simic -; Joly 1-2, Diem 2-2; Carr -, Ramel -; Morley 3-2, Fazzini -.
Kloten: Zurkirchen; Matthew Kellenberger, Steve Kellenberger; Profico, Steiner; Kindschi, Sataric; Ekestahl-Jonsson; Simic, Aaltonen, Marchon; Ojamäki, Morley, Ramel; Ang, Diem, Schreiber; Obrist, Lindemann, Loosli; Meyer.
Lugano: Koskinen; LaLeggia, Mirco Müller; Peltonen, Alatalo; Andersson, Guerra; Wolf; Zanetti, Thürkauf, Carr; Joly, Ruotsalainen, Verboon; Fazzini, Marco Müller, Granlund; Walker, Canonica, Morini; Patry.
Arbitri: Lemelin (Usa), Ruprecht; Duc, Gurtner..
Note: 4'935 spettatori. Penalità: 6 x 2’ contro il Kloten; 5 x 2’ contro il Lugano. Tiri 27-36 (11-5, 8-11, 8-18, 0-2). Kloten privo di Derungs e Nodari (in soprannumero). Lugano senza Cormier (infortunato), Schlegel (malato), Arcobello, Hausheer, Gerber, Snellman (in soprannumero) e Cjunskis (squalificato). Pali: 9’50’’ Profico, 64’25’’ Ruotsalainen. Al 57’08’’ timeout chiamato dal Lugano. Premiati a fine partita quali migliori giocatori dell’incontro Dominik Diem e Calvin Thürkauf.