Già qualificate ai quarti si affrontano le selezioni di Fischer e Jalonen. Spacek: ‘Ma è una partita come le altre per me’
Ieri, battendo la Norvegia, la Repubblica Ceca si è qualificata per i quarti di finale e ha al contempo permesso alla Svizzera di raggiungere il medesimo traguardo, ancora prima di scendere sul ghiaccio contro il Canada. Oggi invece Cechi ed elvetici si contendono il primo posto di gruppo, che la Svizzera si assicurerebbe matematicamente anche con un successo da due punti. La posta in palio è dunque notevole, i volti conosciuti numerosi, ma ciò non toglie il sorriso proprio a una di queste vecchie conoscenze, l'allenatore finlandese Kari Jalonen, che dopo aver diretto il Berna dal 2016 al 2020, ora è al secondo Mondiale sulla panchina ceca: «La Svizzera ha una bella squadra, ma la partita durerà 60 minuti, di più non voglio dire – aggiunge ridendo il 63enne – in presenza di un giornalista svizzero che è un buon amico».
Chi, con un passato sul ghiaccio svizzero, sta facendo faville anche su quello di Riga, è Dominik Kubalik, attuale capocannoniere del torneo, con undici punti (sette gol) in cinque partite: «Io sono pronto e sono sicuro che lo siamo tutti, sarà infatti una partita intensa e giocare contro la Svizzera è sempre un piacere. La cosa importante è che so come giocano quasi tutti i giocatori, spero sia un vantaggio per me. Sappiamo insomma che hanno una squadra abbastanza forte e giocano molto bene, dunque dobbiamo essere pronti».
Infine, è ancora più fresco di aria svizzera Michael Spacek: “Onestamente parlando, è solo la prossima partita per me nulla più, anche se ovviamente i giocatori li conosco. Sarà però sicuramente una grande partita, visto che siamo molto vicini in classifica. Dopo la nostra vittoria sulla Norvegia siamo infatti entrambi qualificati per i quarti, è stato un successo molto importante per noi».