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‘Scordiamoci il martedì, nulla ha funzionato: sta solo a noi’

Santeri Alatalo lancia gara 2 scuotendo il Lugano dopo la sconfitta in entrata a Ginevra. ‘Serve un miglior forechecking e tanta disciplina’

I cosiddetti “gol sporchi”, come quello di Carr: è questa la via da seguire
(Keystone)
15 marzo 2023
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«Martedì sera è da dimenticare, subito: nulla ha funzionato». Sono le prime, dure parole di Santeri Alatalo dopo l’allenamento di mercoledì pomeriggio alla Corner Arena. Una sgambata a cui hanno preso parte praticamente tutti, nonostante la squadra sia arrivata a Lugano soltanto nelle prime ore del mattino di mercoledi: trenta minuti di ghiaccio in cui non si sono visti soltanto il portiere Mikko Koskinen, disteso sul lettino del massaggiatore, e Giovanni Morini. Poi, a fine allenamento altri quindici minuti per gli special team. «È mancata la disciplina e l’efficienza, per fortuna è una serie al meglio di sette partite – continua il difensore bianconero numero 22 –. Siamo sotto 1-0, ma possiamo sicuramente giocarcela. Sapevamo che di fronte ci saremmo trovati il miglior powerplay della Lega, con i vari Filppula, Hartikainen, Omark, Tömmernes e Vatanen, che sono giocatori incredibili: se lasci a loro un po’ di spazio e molte occasioni di powerplay ti sbranano. Dobbiamo essere più bravi. È chiaro, avremmo dovuto continuare a giocare come abbiamo fatto contro il Friborgo, ma il Ginevra è di un’altra dimensione. Ciò che deve migliorare è il nostro forechecking, martedi sera non è stato all’altezza ed è arrivata la sconfitta. Ripeto: se vogliamo vincere ci vorrà tantissima disciplina, dobbiamo essere noi a tenere il disco. Peccato nelle ultime settimane si era visto un grande miglioramento, soprattutto in difesa, ma nella partita dell’altra sera questo è mancato. Forse il loro gioco duro all’inizio dell’incontro ci ha sorpresi. Ma per fortuna esistono i video e possiamo analizzare i nostri errori: sta a noi dimostrare la capacità di fare meglio».

Sempre nel mirino dei critici c’è il powerplay del Lugano, dopo che anche martedì delle sei possibilità una sola è stata sfruttata, grazie a un tiro dalla linea blu di Calle Andersson. Non è che si tira troppo poco per cercare troppo le finalizzazioni a colpo "sicuro"? «Lo so, è un problema – spiega il 32enne nazionale rossocrociato –. Forse è vero, dovremmo tirare di più, ma al tempo stesso è fondamentale piazzare uno o due giocatori nello slot, che disturbino la visuale del portiere avversario, proprio come è successo in occasione della rete di Andersson. Noi non abbiamo le grandi star del Ginevra, che da soli possono inventarti qualcosa sotto porta: dobbiamo giocare semplice ed essere più diretti sulla porta avversaria».

Se nelle due partite di preplayoff con il Friborgo gli arbitri avevano lasciato correre molto il gioco, senza intervenire su ogni azione un po’ al limite, martedì a Ginevra la linea è stata tutta un’altra: ogni piccolo intervento dubbio veniva fischiato, pur se logicamente da ambo le parti. «Siamo nei playoff e la linea che viene usata nell’arbitraggio dovrebbe essere sempre la stessa – commenta Alatalo –. Adesso è chiaro, le partite sono dure, ci sono moltissimi duelli e contatti duri, ma sarebbe auspicabile che venisse tenuto lo stesso metro di giudizio. Ormai, però, non siamo noi a decidere. Tuttavia, non cerchiamo scuse: siamo stati noi quelli indisciplinati, che hanno preso delle penalità stupide e evitabili. Come detto, però, dimentichiamo tutto, stasera ci aspetta una grandissima battaglia, e se il pubblico sarà come quello delle ultime partite, soprattutto quella con il Friborgo, potremo trovare ulteriori energie: non siamo favoriti in questa serie, ma in casa dobbiamo sfruttare il fattore pista e pareggiare subito i conti».