Alla Cornèr Arena stasera per i bianconeri va in scena la sfida dell’anno. ‘Il Bienne è forte tecnicamente ma non gli piace quando si usa il fisico’
Lugano – Reduce da mille battaglie sul ghiaccio, Julian Walker ha ancora tanta voglia di lottare, e vincere. Lui, che in stagione ha dovuto pazientare moltissimi mesi a causa di una doppia operazione alla gamba, di sfide come quelle di giovedì ad Ambrì e quella di stasera alla Cornèr Arena con la capolista Bienne ne ha vissute tante. «Purtroppo, però, non ci si abitua a questo genere di partite, sono sempre molto difficili da affrontare – esordisce il trentaseienne attaccante bianconero –. D’altra parte, però, giocare questo tipo di partite è bellissimo, e se porti a casa una vittoria sono davvero indimenticabili. Tanto male può fare una sconfitta, tanta carica e spinta positiva ti porta un successo. Giovedì sera eravamo tutti coscienti che non si trattava più solo di un derby, ma che in palio c’era la possibilità di rimanere in corsa per i preplayoff, ed è bello avere ancora la possibilità di giocartela, vai in pista con il coltello tra i denti. Non ci sono scelte: sappiamo che arriva un Bienne in forma, reduce addirittura da un 8 a 1 infilato al lanciatissimo Losanna e vorrà assolutamente difendere il primo posto portando a casa altri punti. Ma noi siamo pronti per affrontarlo».
È un campionato che molto probabilmente si deciderà alla terza sirena, o magari anche ai rigori: ti aspettavi un finale di stagione tanto aperto, con molte posizioni in classifica da definire all’ultima giornata? «Non lo nascondo, questa situazione non mi sorprende più di tanto – aggiunge il numero 91 bianconero –. Già dopo 20 partite si capiva che sarebbe stato un campionato durissimo, in cui non c’è alcun regalo da parte di nessuno. La mia speranza è che non ci siamo svegliati troppo tardi, ma adesso il futuro è nelle nostre mani, questo sicuramente è positivo. Sono convinto che, dopo la vittoria nel derby, anche stasera alla Cornèr Arena, che spero sia piena, possiamo conquistare i tre punti che ci mancano per raggiungere l’obiettivo preplayoff».
La tua linea, con Raphael Herburger e un Marco Zanetti autore di una importante rete al derby, si sta facendo rispettare. «Siamo veramente un bel terzetto. Sappiamo che dobbiamo giocare abbastanza semplice: Herburger porta tanta esperienza, e il giovane Zanetti è una bella rivelazione. Per me è facile giocare con loro, mi trovo benissimo e con il nostro apporto stiamo dando un aiuto alla squadra. Personalmente mi sento in forma, il corpo risponde bene alle sollecitazioni: giocare e allenarsi sono due mondi diversi, ma i muscoli ci sono e io mi sento a mio agio, ed è molto importante che riesca subito a recuperare le forze dopo una partita».
Il Bienne arriva a Lugano da primo in classifica: te lo saresti mai aspettato capolista? «Posso dire di sì, infatti anche negli anni passati era sempre tra le migliori: è una squadra che manovra molto bene, ha un allenatore capace e ottime individualità. Mi conforta però il fatto che contro di loro abbiamo sempre fatto delle belle partite. Dovremo giocare in un modo molto aggressivo, nelle loro file hanno molti giocatori a cui non piace quando la si mette sul fisico. Sono tecnici e vedono bene la porta, ma dovremo affrontarli a viso aperto. Come contro l’ultima partita giocata a Davos, sarà indispensabile alzare subito il ritmo nella partita, senza lasciar loro il tempo di manovrare. Lo faremo con il cuore in mano, sperando che una Cornèr Arena bollente ci aiuti a compiere quest’impresa».