laR+ il dopopartita

Il Lugano vince e spera ‘potevamo anche segnare di più’

Marco Zanetti spacca il derby ‘è stata dura ma sono emozionatissimo’, mentre l’Ambrì è ai saluti. Cereda: ‘Commessi troppi errori’

Chi ha il destino in mano, ‘ma sarà una guerra’…
(Ti-Press/Crinari)

Per le statistiche il gol decisivo lo ha realizzato Giovanni Morini, ma il gol che ha veramente spaccato la partita è quello di Marco Zanetti al 28’. Un gran bel modo per il giovane italiano di segnare per la prima volta in un derby, giocato con grande maturità da tutta la squadra: «È un sogno, le emozioni sono grandissime, spero sia solo il primo. Per me è stata durissima, ero molto emozionato già prima della partita, ma grazie anche all’aiuto dei miei compagni che sono ottimi professionisti, siamo riusciti a rimanere compatti, nonostante anche il tifo, e siamo riusciti a portare a casa i tre punti».

Tre punti meritati dai bianconeri, che ora hanno il destino nelle loro mani: «Era una partita durissima, lo sapevamo, siamo entrati in pista con le emozioni a mille, ma anche con la testa giusta. Loro sono venuti a mille, abbiamo fatto fatica a contrastarli, sono pur sempre una buona squadra. Abbiamo avuto molte occasioni da rete, sappiamo che loro provano spesso ad andare in contropiede, ma anche noi ne avevamo avuto un qualcuno, potevamo chiuderla prima ma va bene così. Non so come sono andate le altre partite, ma non dobbiamo pensare troppo agli altri, stiamo lavorando bene per cui dobbiamo dare non il 100%, ma di più, e sappiamo che ne siamo capaci. Magari il Bienne ora non è il miglior avversario, ma sappiamo che possiamo battere tutti, ci siamo riusciti anche con il Ginevra».

Intanto i nove punti stagionali raccolti nei derby (due soli quelli persi nelle ultime due stagioni) si stanno rivelando fondamentali nella corsa ai preplayoff: «Le statistiche parlano chiaro, speriamo che i nostri tifosi sabato ci siano tutti, per vincere davanti a loro».

Gianinazzi: ‘Abbiamo reagito bene all’1-2’

Luca Gianinazzi è un allenatore orgoglioso, dei suoi due attaccanti italiani, ma anche di un Koskinen in grande spolvero: «Sappiamo a che livello può giocare Mikko al suo massimo e stavolta l’ha fatto, ha tanta esperienza ed è abituato a giocare partite importanti e uno dei suoi punti forti è proprio quello di esaltarsi quando conta. A Giovanni piace proprio fare gol pesanti, mentre a Marco ho dovuto chiedere da dove ha tirato fuori quel tiro».

Ma tutta la squadra ha meritato il successo: «Nei primi quattro minuti eravamo forse un po’ tesi, ma da lì via abbiamo alzato il livello, giocando molto bene in particolare il secondo tempo, nel quale meritavamo forse un vantaggio più largo. Nel terzo tempo ci siamo difesi con ordine, senza concedere troppo. Non mi è piaciuto come abbiamo difeso su quel gol a trenta secondi dalla seconda pausa, ma dopo abbiamo dimostrato carattere, reagendo nella maniera giusta. Nel terzo tempo siamo stati bravi a non lasciare loro seconde occasioni. Ci siamo infatti detti che volevamo vincere anche il terzo tempo, perché difendere un gol di vantaggio per venti minuti è dura e siamo rientrati sul ghiaccio con l’ottima attitudine mostrata nel secondo tempo. Il powerplay deve funzionare una sola volta adesso, ho comunque visto delle buone cose e possiamo avere fiducia».

Ora c’è il Bienne: «Avere il destino nelle proprie mani è sempre una buona cosa, adesso l’unica cosa su cui possiamo volgere lo sguardo è l’ultima partita, possiamo goderci la vittoria di stasera (ieri per chi legge, ndr) e poi iniziare a pensarci. Il Bienne ha appena vinto per 8-1 e vuole assolutamente arrivare primo, così come noi nei primi dieci, per cui sarà una guerra, quindi ora dobbiamo ricaricare le batterie».

Sul fronte leventinese la conclusione certa della stagione è un boccone amaro: «Sono molto deluso cosa posso dire d’altro? – commenta Jesse Virtanen –. Abbiamo perso e non siamo nei preplayoff è dura dire cosa è mancato, ma adesso sono veramente incavolato. Abbiamo ancora una partita a Rapperswil e andiamo per vincere. Abbiamo avuto le possibilità per segnare e vincere questo derby, ma anche Conz ha fatto una gran partita».

È dello stesso umore Dario Bürgler: «Sono deluso per aver concluso così, penso anch’io che abbiamo avuto occasioni sufficienti per vincere, ma il Lugano ha sfruttato le sue molto meglio, noi ogni tanto non siamo riusciti a liberare il terzo e abbiamo subito gol. È frustrante perdere così tanto davanti al nostro pubblico».

Nemmeno coach Cereda può dirsi soddisfatto: «È stata una partita molto equilibrata, ma il Lugano è stato molto più bravo nei dettagli e ha commesso meno errori, per cui abbiamo perso meritatamente. Difficile dire adesso perché perdiamo così tanto in casa, sarà una questione da analizzare a fine stagione con tutto il tempo a disposizione. Dopo la partita ho detto ai ragazzi che, pur essendo fuori, vogliamo andare a Rapperswil per onorare la maglia».