laR+ il dopopartita

‘A ranghi completi eravamo al livello degli avversari’

Elvetici sconfitti al prolungamento dai cechi e ultimi dei Beijer Hockey Games, a causa delle difficoltà offensive

Impatto positivo per Willy Riedi
13 febbraio 2023
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Così come accaduto in dicembre a Friborgo, la Svizzera conclude il torneo dell’Euro Hockey Tour con Finlandia, Repubblica Ceca e Svezia in ultima posizione con due punti, frutto di altrettante sconfitte oltre al sessantesimo e una "secca". Anche nell’ultima partita a Malmö contro i cechi, gli elvetici si sono infatti arresi per 2-1 al prolungamento. Dopo essere andata in bianco contro la Svezia alla vigilia (venendo così sconfitta per le reti dello zurighese Wallmark a inizio partita e del bernese Lindberg nel finale), la rappresentativa elvetica è riuscita a superare il portiere avversario Stezka soltanto a cinque minuti dal termine, con Künzle in superiorità numerica, grazie alla deviazione del difensore Vala. Flek aveva invece portato in vantaggio i suoi in contropiede al 6’ e fino al 40’ questo vantaggio era stato ben gestito e meritato, con le varie occasioni per Jasek (palo), Chlapik e Flynn, mentre la Svizzera era stata incapace di sfruttare cinque minuti di superiorità numerica a cavallo della prima pausa. Il gol dell’attaccante del Bienne era stato invece preceduto dalle occasioni dello stesso numero 73, di Thürkauf e Sigrist, anche se Smejkal si era reso pericoloso due volte, trovando anche il modo di battere Nyffeler, ma in maniera irregolare (bastone alto). All’overtime una penalità contro Thürkauf permette poi a Chlapik di realizzare il gol partita.

Il bel debutto di Knak e Bichsel

Come detto l’aspetto negativo, fatta eccezione per la partita di giovedì con la Finlandia, è stato il volume offensivo creato dagli uomini di Fischer (solo tredici tiri contro la Svezia, oltre a un palo, ventuno contro i cechi), mentre la resistenza difensiva è stata molto buona, anche grazie all’ottima prestazione dei due portieri Aeschlimann (già sicuro contro la Svezia) e Nyffeler. Non bisogna però scordare che quello scelto da Fischer era un gruppo alquanto sperimentale. Vale allora la pena sottolineare la buona impressione destata da alcuni elementi di poca esperienza internazionale, primi fra tutti i giovanissimi debuttanti Knak e Bichsel. L’attaccante del Davos è forse calato nell’ultimo confronto, ma in precedenza è stato protagonista di numerose transizioni ben riuscite, mentre il difensore del Leksand ha contribuito alla buona tenuta della retroguardia, mettendoci tanta solidità. Ci sono però altri elementi che hanno saputo ben illustrarsi, come Dario Meyer (che ha riportato il Kloten in rossocrociato per la prima volta dal 2018 e da Hollenstein e Praplan), sempre pericoloso in zona offensiva e Willy Riedi, che ha confermato tutti i progressi già mostrati con la maglia degli Zsc Lions.

‘Bene in difesa, meno in attacco’

Il bilancio del selezionatore Patrick Fischer – ai microfoni dell’Rsi – è amaro: «Chiaramente non siamo felici, volevamo reagire e vincere, dopo due partite in cui non era comunque andato tutto storto. In difesa abbiamo giocato bene, in attacco meno. Però poi abbiamo preso una penalità al momento sbagliato e abbiamo perso, dunque i sentimenti non sono positivi. A livello di risultati infatti non abbiamo raccolto soddisfazioni, è in particolare la partita con la Finlandia che avremmo dovuto portare a casa. Ma per quanto riguarda il gioco, a cinque contro cinque siamo stati alla pari degli avversari, ma a fare la differenza sono state le situazioni speciali. Abbiamo visto giocatori che hanno giocato molto bene e altri che non hanno avuto le loro migliori partite, ma come squadra abbiamo dato tutto. V.B.

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