Hnat Domenichelli, l’unico a parlare in casa Lugano, getta acqua sul fuoco delle polemiche: ‘Ognuno sa quello che può fare, i bilanci li faremo alla fine’
Silenzio stampa da parte del Lugano? No, ma a parlare con la stampa, dopo l’allenamento di stamattina era disponibile solo il Gm Hnat Domenichelli. In un comunicato la società bianconera spiegava questa decisione "nell’ottica di focalizzare la concentrazione sull’importante partita di martedì con l’Ambrì Piotta". Dopo le due sconfitte patite nel fine settimana con il Berna alla Cornèr Arena e in trasferta a Langnau, l’incontro di domani, a parte l’importanza del derby e una classifica abbastanza preoccupante, ha un sapore tutto particolare per la compagine bianconera. Gli uomini di Luca Gianinazzi hanno però affrontato i 75 minuti di allenamento sul ghiaccio con molta determinazione e concentrazione. Il coach luganese ha voluto nuovamente dare una scossa alla squadra, mescolando i quattro terzetti d’attacco: con Carr e Connolly c’è Morini, Bennett è in linea con Arcobello e Marco Müller, il terzetto Fazzini-Thürkauf-Josephs è l’unico confermato rispetto alla trasferta nell’Emmental, mentre la quarta linea è composta da Gerber, Herburger e Zanetti, con Bedolla come tredicesimo attaccante. Invariate le coppie di difesa, mentre tra i pali torna Koskinen. Con la maglia rossa Walker, che domani si sottoporrà a una risonanza magnetica per ricevere l’ok da parte dei medici per essere al 100% a disposizione dell’allenatore. Sempre sul tema infortunati, Patry ha giocato nel weekend con i Ticino Rockets ed è pronto per il rientro. Granlund dovrebbe invece tornare a disposizione settimana prossima.
Tornando a Domenichelli, un tantino adombrato all’inizio della chiacchierata con i media, anche per lui sono momenti di grande stress e incertezza, l’ex attaccante torna a parlare del weekend scorso: «Un fine settimana sicuramente non favorevole visti gli zero punti conquistati, ma voltiamo subito pagina e concentriamoci sulla partita di stasera. Chiaramente ho parlato con la squadra, inoltre ogni giorno mi sento con Luca. La squadra è conscia dell’importanza delle partite. Non voglio parlare dei singoli giocatori, ognuno sa cosa può dare, siamo a metà campionato, alla fine faremo un bilancio della prestazione della squadra, ognuno è consapevole di quello che può dare sul ghiaccio. Ho la massima fiducia in questo gruppo, bisogna rialzare la testa e la prima opportunità è già stasera nel derby».
Intanto sono trascorsi i primi cento giorni con Luca Gianinazzi sulla panchina del Lugano, queste le prime impressioni del Gm canadese. «Chiaro, questa non è la sua squadra, con lui abbiamo un programma a lungo termine. Sta facendo un bel lavoro. La squadra ha avuto momenti altalenanti, però ha sempre lottato. Se perdiamo, non vuole dire che la squadra non abbia lottato. Logicamente i punti persi sabato con i Tigers fanno male, ma non tutto è stato negativo. Siamo in lotta con altre squadre per entrare nei preplayoff. Dobbiamo rimanere uniti. Ovvio, ci sono stati errori individuali, se penso a Langnau, dove dopo un inizio brutto siamo però rientrati in partita, ma non è bastato».
Dal mercato bisogna aspettarsi qualche novità a breve? «Con Gianinazzi parliamo spessissimo di cosa potrebbe servirgli in questa squadra e naturalmente anche del futuro. Dobbiamo avere un po’ di pazienza. C’è stato l’infortunio di Granlund, bisognava definire il suo periodo di assenza. Noi supportiamo il nostro allenatore, è assurdo che qualcuno scriva il contrario. All’inizio della stagione abbiamo preso Connolly, per via dell’infortunio occorso a Carr, altrimenti non sarebbe mai arrivato. A un certo punto avevamo otto stranieri, con Kaski relegato in tribuna, quindi lui ha chiesto di andare via. Ma anche da parte nostra uno straniero avremmo dovuto sacrificarlo in ogni caso, il budget non permetteva di avere otto titolari a quei prezzi. Se si sta aspettando l’arrivo di un giocatore per salvare la barca domani, non succederà, altra musica se arrivasse uno straniero come rinforzo in ottica fine stagione, in caso naturalmente d’infortunio. Attualmente abbiamo una rosa di ventiquattro giocatori, uno nuovo non credo potrebbe fare "miracoli". L’arrivo di Luca ha portato un cambiamento nello stile di gioco, ciò ha comportato un adattamento da parte di tutti. Cerchiamo di arrivare alla fine della stagione il meglio possibile, poi lui deciderà chi entrerà nei suoi piani futuri».