Il supplementare sorride ancora all’Ambrì che torna da Losanna con due punti meritati. Isacco Dotti: ‘Siamo stati bravi a metterli sotto pressione’.
Losanna – Due sconfitte possono bastare e a Losanna l’Ambrì (senza lo squalificato Grassi e Shore, al loro posto rientrano Heed e Marchand e con Heim capitano) lo dimostra nuovamente, imponendosi al supplementare, al termine di una serata vissuta in crescendo.
In un primo tempo equilibrato i leventinesi pagano la rete in superiorità numerica di Jäger e le ottime parate a situazione invertita di Punnenovs su Kneubuehler e Chlapik. Anche Juvonen ha l’occasione di mettersi in mostra su Kovacs e Fuchs. Il secondo tempo vive più di fiammate alterne, con i ticinesi bravi a sfruttare una buona fase nel finale di tempo per pareggiare con Chlapik, servito da un tiro sbagliato da Zwerger, dopo svariate occasioni su ambo i fronti (Heim, Wütrich e Virtanen per i biancoblù, Riat, Sekac, Heldner ed Emmerton per i vodesi).
In un terzo tempo dalle difese più chiuse gli arbitri annullano giustamente un gol a Salomäki (autore di una puntina degna di un Filippo Inzaghi dei tempi d’oro), l’Ambrì è comunque capace di mostrare una crescita sull’arco dei sessanta minuti e colpisce un clamoroso palo con Bürgler a quaranta secondi dal sessantesimo, tuttavia nessuna delle due squadre riesce a imporsi prima del sessantesimo. Nel supplementare ci pensa però un caparbio Inti Pestoni a regalare una meritata vittoria ai suoi, anche perché a quel punto una sconfitta avrebbe avuto il sapore di una beffa: «La partita poteva ancora andare nelle due direzioni, ci siamo costruiti quell’occasione lavorando bene e per fortuna siamo riusciti comunque a conquistare il successo», conferma il difensore Isacco Dotti.
Lungo il cammino della partita Dotti e compagni sono parsi credere sempre di più nelle loro possibilità… «Non abbiamo iniziato benissimo il primo tempo, ma poi abbiamo cominciato a spingere di più e a mettere sotto pressione i loro difensori, recuperando dei dischi in attacco; nel secondo tempo Juvonen ci ha tenuti in partita, salvando diverse occasioni e la maniera in cui abbiamo concluso rappresenta un riscatto dopo la brutta prestazione di Bienne e la via che dobbiamo seguire anche nel prossimo weekend».
E da venerdì inizia il secondo dei quattro turni di campionato, al quale i leventinesi arrivano con nove vittorie e sole quattro sconfitte, un ruolino di marcia di tutto rispetto, con la squadra praticamente al completo, si può guardare avanti con fiducia: «Sicuramente, alla fine conta ogni partita, visto che essere sopra o sotto la linea è sempre questione di uno o due punti, per cui è necessario trattare ogni partita come se fosse quella decisiva. Sicuramente essere a ranghi completi aiuta, avanti così. Anche il mio ginocchio tiene bene, magari in alcune circostanze manca un po’ di feeling che si acquista giocando tante partite ravvicinate».
Un altro aspetto importante è stato il gioco fisico, che pure ha visto gli uomini di Cereda migliorare con il passare dei minuti… «Non penso che ci fosse ancora un conto aperto dagli scorsi preplayoff, visto che le squadre sono cambiate molto, ma dopo il check di Zwerger a Kovacs abbiamo sicuramente aumentato la fiducia, mentre loro hanno forse perso un po’ di compostezza, mentre noi siamo riusciti a velocizzare la nostra transizione».
Dopo aver giocato a Bienne domenica avete valutato l’opzione di fermarvi nella Svizzera occidentale anche lunedì? «No, normalmente torniamo a casa, visto che dormire nel proprio letto è sempre più comodo».
È il 3’50", quando Dario Bürgler sgambetta Damien Riat, già marcato da Yanik Burren, Stricker non ha dubbi e segnala i due minuti contro i leventinesi e il numero 87 va a sedersi sulla panchina dei penalizzati, conscio dell’irregolarità commessa. Gli arbitri tuttavia non sono dello stesso avviso e rispediscono Bürgler nella sua panchina di riposo e chiamano Burren a scontare i due minuti di penalità (affibbiatigli per aggancio). E non è dato sapere se l’ex Berna sia stato sul ghiaccio in quel frangente (mentre Bürgler al momento si trovava in panchina), ma ciò che è certo è che i padroni di casa riescono abilmente, dopo un minuto e mezzo, a sfruttare la situazione per portarsi in vantaggio con il tiro al volo di Jäger, imparabile per Juvonen. Il finlandese però non verrà più battuto il che permetterà ai suoi di tornare al successo.
Losanna - Ambrì Piotta (1-0 0-1 0-0 0-1) d.p. 1-2
Reti: 5’16" Jäger (Sidler/esp. Burren) 1-0, 35’26" Chlapik (Zwerger, Burren) 1-1, 61’55" Pestoni (Spacek) 1-2.
Losanna: Punnenovs; Heldner, Frick; Sidler, Genazzi; Jelovac, Marti; Holdener; Riat, Fuchs, Sekac; Kovacs, Jäger, Salomäki; Bozon, Audette, Panik; Pedretti, Emmerton, Kenins; Hügli.
Ambrì Piotta: Juvonen; Heed, Burren; Virtanen, Fischer; Wütrich, Zaccheo Dotti; Zündel, Isacco Dotti; Trisconi, Kostner, McMillan; Bürgler, Heim, Kneubuehler; Pestoni, Spacek, Hofer; Zwerger, Chlapik, Marchand.
Arbitri: Stricker, Urban (A); Wolf, Urfer.
Note: 6’204 spettatori. Penalità: 3 x 2’ contro il Losanna; 2 x 2’ contro l’Ambrì Piotta. Tiri in porta: 34-33 (9-7, 13-11,11-12 1-3) Losanna privo di Raffl, Gernat, Glauser, Krakauskas (infortunati), Almond (in soprannumero), Perrenoud (Swiss League); Ambrì Piotta senza Müller (infortunato) Fohrler (ammalato), Pezzullo, Dufey (Ticino Rockets), Shore, Patenaude (in soprannumero). Pali: 45’38" Kneubuehler, 51’56" Audette, 59’19" Bürgler. Al 50’27" gol annullato al Losanna (Salomäki) per aver calciato il disco. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Ivars Punnenovs e Michael Spacek.