Tutte le dirette del campionato (e non solo quelle) a rischio estinzione dalla tivù pubblica dopo l’accordo tra Sunrise Upc e Ch Media. Intanto, si tratta
Venerdì 4 marzo 2022, ore 9.28: Sunrise Upc e Ch Media sganciano la bomba sul panorama televisivo nazionale, unendosi in una ‘partnership strategica’ – così la definiscono – destinata a sollevare un polverone mica da ridere. Al nord delle Alpi, specialmente: da settembre, uno dei prodotti televisivamente più allettanti in Svizzera, ovvero il campionato di hockey, sparirà del tutto dagli schermi di Ssr Srg. «Tra i vantaggi della cooperazione v’è l’ottenimento da parte di MySports della totalità dei diritti mediatici della National League dalla prossima stagione», si legge nella nota stampa congiunta delle due società. Traduzione: per i prossimi cinque anni almeno, alla tivù pubblica non circolerà più un’immagine di hockey nostrano eccezion fatta per uno stringato riassunto delle reti della serata. In altre parole niente più derby, pensando al Ticino, niente più riassunti delle partite di Ambrì e Lugano (le famose ’sintesi’), ma soprattutto niente più playoff. Niente di niente. Tanto che il collega Klaus Zaugg, sul portale Watson parla della peggior sconfitta della storia dello sport in tivù da quando nacquero le dirette, con la Coppa del mondo di calcio nell’estate del 1954.
Siccome c’è sempre un ma, anche stavolta non è però detta l’ultima parola. «Ciò che so, è che Ssr ha detto che delle discussioni in merito proseguiranno – spiega il capo del Dipartimento sport alla Rsi, Enrico Carpani –. Altro non posso dire, anche perché non so altro. Se non che c’è la speranza di non rimanere tagliati fuori dai giochi. L’annuncio fatto oggi corrisponde al vero, così come corrisponde al vero che noi come Ssr non siamo fuori: non è finita».
Nel divulgare la partnership, Sunrise Upc e Ch Media preannunciano che con la nuova stagione una partita a settimana verrà diffusa in chiaro su Tv24 oppure in streaming su BlickTv, questo sia durante la regular-season, sia durante i playoff. In Ticino e in Romandia, invece? Non avendo propaggini né a sud delle Alpi, né sulle rive del Lemano, per evitare il Röstigraben in salsa hockeistica – e dovrà forzatamente venir scongiurato, siccome si parla pur sempre di un prodotto nazionale – una soluzione bell’e pronta già c’è: subappaltare parte dei diritti a qualche tivù regionale. Dalle nostre parti, chi dice tivù regionale dice Teleticino. Del resto, non bisogna andare neppure troppo lontano per scovare un precedente, siccome non più di cinque anni or sono – tra la sorpresa generale, questo è fuor di dubbio – l’emittente basata a Melide ottenne da MySport l’esclusiva delle sfide tra Ambrì e Lugano, a scapito di Rsi.
Sullo sfondo c’è la rivendicazione (legittima, peraltro) da parte dei club di National League, i quali da sempre s’interrogano sul perché ogni domenica i canali Ssr trasmettano una partita di calcio, mentre invece l’unico momento in cui l’hockey può godere di tale diffusione è nel mese e mezzo in cui ci sono i playoff. In altre parole, alla base del problema non ci sono i soldi, bensì la visibilità.
Quel che c’è di certo è che se davvero la Berna televisiva dovesse perdere il pacchetto hockey – quello del campionato beninteso, mentre per ciò che riguarda Nazionale e Spengler non ci sarebbero cambiamenti –, Rsi e Rts non potrebbero che adeguarsi. «La Ssr si muove come un’azienda nazionale, acquisisce i diritti, e gli obblighi che ne derivano, a livello nazionale – aggiunge Carpani –. Chi tenta di percorrere un’altra via lo può fare, perché è legittimo farlo, ma la risposta sarà ’no, grazie’».