Hockey

Lugano, un’altra serata a vuoto. E fanno sei su sette

Nonostante un bel primo tempo, bianconeri costretti alla resa anche dallo Zurigo, oltre che dai propri errori. Decisiva una doppietta di Andrighetto

Il rientrante Boedker cerca di farsi largo dalle parti di Flüeler. Invano... (Ti-Press/Golay)
5 novembre 2021
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Anche stavolta al Lugano la serata va di traverso. Nonostante per l’occasione sul ghiaccio si riveda anche Mikkel Boedker, schierato sulla sinistra di una linea piuttosto curiosa, con Hudacek in qualità di centro ed Herburger, invece, riconvertito all’ala. Naturalmente ciò significa che Leland Irving – al pari di Yves Stoffel, in attacco – finisce in soprannumero, per far posto tra i pali a Davide Fadani, nel giorno in cui torna sul ghiaccio anche Thibault Fatton, pur se per l’occasione deve accontentarsi di fare la riserva, dopo aver sostenuto il suo primo allenamento con la squadra solo il giorno prima.

E l‘inizio di Lugano-Zurigo somiglia maledettamente alla partenza dello Zugo-Lugano di martedì: infatti non passa nemmeno un minuto che i ticinesi si trovano subito costretti a rincorrere (stavolta sono 51 secondi, l’altra sera erano 56), neanche a farlo apposta ancora dopo un liscio di Nodari (l’altra sera per un tiro sbucciato in attacco, nell’occasione invece per un disco aereo mal gestito in difesa) con l’incredulo Quenneville che da due passi buca Fadani tra i gambali. La Cornèr Arena è pietrificata, ma i dubbi che nascono spontanei vengono subito fugati dal seguito del primo tempo. In cui il Lugano ispirato continua a spingere, buttandosi su ogni disco, e si crea senza dubbio le occasioni migliori. Una di quelle, al 12’53’’, in superiorità numerica, Fazzini la concretizza trovando il pareggio. Fazzini che un paio di minuti dopo, ancora in superiorità numerica, colpisce il palo con un tiro a botta sicura, con Flüeler ormai fuori causa.

Il secondo tempo, però, ha una fisionomia ben diversa dal primo. Con lo Zurigo che comincia a sua volta a spingere, e il Lugano finisce col pagar cari un paio di dischi persi: il primo, al 30‘34’’, nel proprio terzo, lo sfrutta l’inattaccato Andrighetto per riportare in vantaggio i suoi, mentre il secondo puck che scotta è il risultato di un’incomprensione sulla blu offensiva, con Vedova che alla fine è costretto al fallo d’emergenza al 33’06’’, per fermare Sigrist in qualche modo. L’arbitro assegna il rigore agli ospiti, ma Fadani ci mette una gran pezza sbattendo la porta in faccia a Quenneville. La gioia zurighese è però solo rinviata di qualche minuto: al 36’14’’, con Riva sulla panchina dei cattivi per bastone alto, Andrighetto festeggia la doppietta portando lo Zurigo sul 3-1.

Quel vantaggio alla fine i Lions riescono a traghettarlo in porto, nostante il Lugano che nel terzo tempo senz‘altro ci provi, senza però mostrare di avere né gli argomenti, né l’energia per dare una piega diversa all’epilogo di serata. Che, anzi, regala allo Zurigo anche una quinta rete, dopo un altro disco perso, stavolta da Arcobello, per giunta in powerplay, che lancia Malgin verso il 4-1 in shorthand al 55’30’’.

Lugano - Zsc Lions (1-1 0-2 0-1) 1-4
Reti: 0’51’’ Quenneville 1-0. 12’53’’ Fazzini (Alatalo, Schäppi/esp. Hollenstein per la panchina) 1-1. 30’34’’ Andrighetto (Roe) 1-2. 36’14’’ Andrighetto (Krüger/esp. Riva) 1-3. 55’30’’ Malgin (esp. Diem!) 1-4.
Lugano: Flüeler; Alatalo, Riva; Nodari, Müller; Chiesa, Wolf; Bertaggia, Thürkauf, Josephs; Fazzini, Arcobello, Morini; Herburger, Hudacek, Boedker; Vedova, Walker, Haussener; Traber.
Zsc Lions: Fadani; Noreau, Marti; Phil Baltisberger, Geering; Guebey, Meier; Chris Baltisberger, Roe, Andrighetto; Azevedo, Malgin, Quenneville; Sigris, Krüger, Hollenstein; Diem, Schäppi, Pedretti.
Arbitri: Tscherrig, Fluri; Fuchs, Duarte.
Note: 4’729 spettatori. Penalità: 5 x 2’ contro entrambe le squadre. Tiri in porta: 35-32 (22-10, 4-14, 6-7). Lugano privo di Carr, Guerra, Schlegel, Loeffel (tutti infortunati), Stoffel, Tschumi (in soprannumero) e Irving (straniero in soprannumero); Zurigo senza Bodenmann, Morant, Trutmann, Riedi (infortunati) e Weber (ammalato). Al 15’20’’ palo colpito da Fazzini. Al 33’06’’ rigore sbagliato da Quenneville (fallo d’emergenza di Vedova su Sigrist). Premiati a fine partita, quali migliori in pista, Davide Fadani e Lukas Flüeler.