Il Lugano spinge, ci prova e ci crede. Alla fine, però, i bianconeri sono costretti alla resa dai Leoni, e il sesto posto è ancora più lontano
Alla fine, lo scontro diretto che vale sei punti sul ghiaccio della Cornèr Arena lo vince lo Zurigo. Nella sera in cui il Lugano ritrova un Mikkel Boedker assente fino all’ultima per la nascita della primogenita, con Chris McSorley che può così mandare in pista lo stesso effettivo dell’ultima partita vinta sul Losanna prima della quarantena, pur se in difesa manca l’ammalato Samuel Guerra, rimpiazzato dal rientrante Matteo Nodari.
Nonostante non scenda in pista da ben venti giorni, in avvio di contesa è il Lugano a farsi preferire. Boedker e Herburger sono i primi ad allertare il portiere ceco dei Lions Jakub Kovar – il fratello maggiore della stella dello Zugo, Jan –, ma in generale è il Lugano la squadra più attiva, e i brividi più grossi per i bianconeri vengono da un paio di dribbling azzardati di Loeffel. Poi però, dopo uno sgambetto fischiato a Herburger, lo Zurigo comincia a farsi più minaccioso, e Schlegel comincia ad avere parecchio lavoro da fare. L’occasione più ghiotta arriva però solo 1’16’’ dalla prima pausa, quando Malgin si ritrova solo soletto davanti al portiere bianconero, ma spara alto. Meno di dieci secondi dopo, però, gli ospiti trovano il gol: Riva perde il disco nell’angolo, e sul tocco di Roe Simon Bodenmann colpisce un clamoroso palo con Schlegel battuto, ma l’azione prosegue e mentre il portiere bianconero è ancora disteso sul ghiaccio, Patrick Geering trova il tiro vincente sotto la traversa. Il vantaggio ospite a 56’’ dalla prima sirena non spegne però il Lugano, che a dodici secondi dalla pausa arriva a un niente dal pareggio, dopo un gran giocata di Fazzini che libera Bertaggia davanti a Kovar, ma la conclusione del ticinese si spegne a lato di un soffio.
In avvio di secondo tempo il Lugano prova subito ad aggredire gli ospiti: prima ci prova Morini, poi Carr, quindi Fazzini, due volte. Ma la spinta non si esaurisce lì. E lo Zurigo è costretto a guardare. Finché, meritate, arrivano anche le reti. La prima la firma Arcobello su assist di Carr, dopo gran lavoro in fase di ripiegamento di Josephs (1-1 al 25‘28’’), mentre la seconda la firma lo stesso ventisettenne dell’Ontario, servito proprio da Arcobello, nel corso di quella che è la terza penalità quasi consecutiva degli ospiti (2-1 al 31’58’’). Purtroppo per il Lugano, però, tutto ciò non basta: un tiro improvviso di Quenneville al 35’35’’, forse addirittura involontariamente sporcato da Herburger, coglie totalmente di sorpresa Schlegel e riporta i Leoni in partita.
Tutto da rifare, insomma. In una partita che, classifica alla mano, è davvero di quelle che valgono doppio, in ottica playoff. E con il passare dei minuti il disco comincia a scottare, e ogni deviazione rischia di essere decisiva. Come quella sfortunata che, al 47‘24’’, si trasforma nel migliore degli assist per Marcus Krüger: tocco decisivo di Loeffel che frena il puck proprio davanti a Schlegel, e per lo svedese dei Lions è un gioco da ragazzi segnare il terzo gol. Da lì in poi è tutto inutile, per i bianconeri. Nonostante qualche buona occasione, su tutte quella ghiottissima capitata a Daniel Carr a due minuti esatti dalla fine.
Lugano - Zsc Lions (0-1 2-1 0-1) 2-3
Reti: 19’04’’ Geering (Bodenmann, Roe) 0-1. 25’28’’ Arcobello (Carr, Josephs) 1-1. 31’58’’ Josephs (Arcobello, Alatalo/esp. Bodenmann) 2-1. 35’35’’ Quenneville (Azevedo, Geering) 2-2. 47’24’’ Krüger (Geering, Quenneville) 3-2.
Lugano: Schlegel; Mirco Müller, Loeffel; Wolf, Nodari; Riva, Alatalo; Chiesa; Bertaggia, Thürkauf, Fazzini; Josephs, Arcobello, Carr; Morini, Herburger, Boedker; Vedova, Walker, Stoffel; Traber.
Zsc Lions: Jakub Kovar; Weber, Geering; Guebey, Marti; Trutmann, Phil Baltisberger; Meier; Azevedo, Krüger, Quenneville; Pedretti, Malgin, Sigrist; Chris Baltisberger, Roe, Bodenmann; Sopa, Schäppi, Aeschlimann; Riedi
Arbitri: Stricker, Hürlimann; Fuchs, Gnemmi.
Note: 3’479 spettatori. Penalità: 3 x 2’ contro il Lugano; 7 x 2’ contro gli Zsc Lions. Tiri in porta: 38-24 (8-12, 14-8, 16-5). Lugano privo di Herren (infortunato), Guerra (ammalato) e Leland (straniero in soprannumero); Zurigo senza Morant, Hollenstein (infortunati), Andrighetto, Flüeler, Noreau e Diem (tutti ammalati). Pali: 19’00’’ Bodenmann, 29’40’’ Josephs. Al 58‘50’’ timeout chiesto dal Lugano, che gioca senza portiere dal 58’32’’. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Mark Arcobello e Patrick Geering.