All‘Hallenstadion in gol Prince, Alatalo, Arcobello e Fazzini, ma all’overtime vince lo Zsc. Fuori anzitempo Walker e Thürkauf: poche chance per il primo
Il Lugano non torna a mani vuote dalla trasferta all’Hallenstadion, penultima fermata di questa regular season. Al termine di un sabato sera in cui i bianconeri trovano le prime soddisfazioni già in avvio, segnando il gol d‘apertura al primo momento di pressione: nello slot, Malgin e compagni lasciano troppa libertà a Carr, che riceve un disco pulito di Prince dalla balaustra di sinistra, e il tiro di prima intenzione dell’attaccante canadese prende in contropiede a Kovar. Al 4’33’’, però, arriva subito un primo momento difficile per McSorley, e non solo per lui: dopo un normale contrasto di gioco in uscita dal terzo dello Zurigo, Julian Walker si accascia al suolo, e nonostante l’aiuto di compagni e inservienti non riesce neppure a rialzarsi: così, tra gli applausi dell’Hallenstadion, lo sfortunato numero 91 del Lugano viene scortato in infermeria. Un altra tegola per il coach bianconero, che per l’occasione (anche vista l’assenza dell’acciaccato Riva e del turno di riposo concesso a Müller) manda sul ghiaccio una formazione piuttosto sperimentale, con l’inserimento in difesa del ventunenne Alessandro Villa e in attacco del ventiquattrenne centro Nelson Chiquet.
Nonostante tutto, però, sono sempre i bianconeri a sorridere: al 5‘25‘’ Schäppi si mette a giocare il puck con le mani dietro la gabbia di Fatton, e grazie a quella penalità davvero ingenua i bianconeri confezionano il gol del raddoppio, con Arcobello che riesce a incunearsi nello slot, servendo un disco d’oro al solito Prince, che invece di concludere serve il liberissimo Alatalo, il quale non lascia scampo a Kovar: è il 2-0 ed è solo il 6’33’’. Allo Zurigo, però, non servono neppure due minuti per riaprire la partita, con Diem che trova il modo di battere una prima volta Fatton all’8’19’’, mentre però la preoccupazione della panchina bianconera sembra più rivolta alle condizioni di Calvin Thürkauf, che abbandona a sua volta il ghiaccio per fare ritorno anticipato negli spogliatoi, dopo appena 2’11’’ di presenza effettiva sul ghiaccio. Sulle sue condizioni, così come su quelle di Walker, per il momento è impossibile sapere di più. Pur se, in attesa di una comunicazione ufficiale, nel dopo partita all’Hallenstadion l’impressione che si ricava è che ben difficilmente si potrà rivedere in pista il generoso numero 91 da qui a fine stagione.
A quel punto, naturalmente McSorley è costretto a buttare all’aria le linee, con Boedker che sale in seconda con Prince e Carr, Bertaggia si piazza al fianco di Herburger ed Herren, mentre Stoffel e Traber si piazzano vicino a Chiquet. E mentre il coach degli ospiti è costretto a lavorare sui blocchi, ancor prima della pausa lo Zurigo pareggia: mentre fuori per trattenuta c’è Loeffel, Roe, Azevedo e Quenneville creano scompiglio nel box bianconero, e per l‘indisturbato ex attaccante dei New Jersey Devils è un gioco da ragazzi trovare il 2-2, al 18’45’’.
In avvio di secondo tempo il Lugano prova a riprendere il filo del discorso, anche approfittando della penalità inflitta ad Azevedo per sgambetto. Arcobello e compagni creano sì un paio di pericoli, ma a segnare è nuovamente lo Zurigo, con uno slap dalla ‘blu’ di Trutmann. Gli uomini di Grönborg sono scatenati: il Lugano stringe i denti, ma a furia di premere i Leoni ottengono una nuova penalità, di Loeffel, per aggancio, salvo poi sprecare tutto con un banale soprannumero. I ticinesi restituiscono però il favore poco dopo, precludendosi così la possibilità di giocare a loro volta in powerplay per poco più di un minuto. Col passare del tempo, però, gli ospiti ritrovano smalto, creandosi alcune buone occasioni, su tutte quelle di Arcobello e Carr (due volte), che colpisce un clamoroso palo con Kovar battuto. E nel finale Schäppi si fa nuovamente spedir fuori (stavolta per uno sgambetto), con i ticinesi che possono chiudere il secondo tempo e poi iniziare il terzo in superiorità numerica.
Proprio alla ripresa, l‘occasione ghiotta capita sul bastone di Prince, ma Kovar gli chiude la porta in faccia. Mentre sull‘altro fronte, durante la stessa penalità, Malgin riesce ad andare al tiro da posizione pericolosa e suo tentativo scheggia la traversa. La partita, insomma, rimane apertissima. Ancor di più al 47’55’’, quando Arcobello (poco dopo un tentativo non riuscito di Morini su servizio di Fazzini) dopo essere entrato nel terzo dello Zurigo lascia partire un tiro che coglie di sorpresa Kovar. Poi, ad essere colto di sorpresa è tutto lo stadio: quando Herburger di rientro dalla panchina dei penalizzati per una sanzione disciplinare, porta a spasso il disco per tutta la pista, mentre Fazzini legge bene la situazione e si smarca al centro, prima di battere a rete con un ‘polsino’ dei suoi: è il 3-4 al 51’38’’. Colpito nel vivo, lo Zurigo si rimbocca le maniche e ricomincia a premere, e a poco meno di quattro minuti dal sessantesimo trova il modo di pareggiare, grazie a una conclusione di Geering. Grönborg però non sembra accontentarsi, e a un minuto e mezzo dalla terza sirena gioca la carta del timeout, e un minuto dopo McSorley risponde, ma soltanto per far tirare il fiato ai cinque uomini in pista. Il risultato però non cambia, e così a decidere tutto sono i cinque minuti supplementari, dove a decidere tutto è un tocco di Hollenstein a 1’23’’ dai rigori
Zsc Lions - Lugano (2-2 1-0 1-2 1-0) d.r. 5-4
Reti: 3’23’’ Carr (Prince) 0-1. 6’33’’ Alatalo (Prince, Arcobello/esp. Schäppi) 0-2. 8’19’’ Diem (Sopa, Schäppi) 1-2. 1’45’’ Quenneville (Azevedo, Roe/esp. Loeffel) 2-2. 28’31’’ Trutmann (Hollenstein) 3-2. 47’55’’ Arcobello 3-3. 51’38’’ Fazzini (Herburger) 3-4. 56’06’’ Geering (Weber) 4-4. 63’37’’ Hollenstein 5-4.
Zsc Lions: Jakub Kovar; Phil Baltisberger, Weber; Noreau, Marti; Truttmann, Geering; Andrighetto, Malgin, Pedretti; Azevedo, Roe, Bodenmann; Hollenstein, Sigrist, Quenneville; Sopa, Schäppi, Diem; Chris Baltisberger.
Lugano: Fatton; Chiesa, Alatalo; Loeffel, Guerra; Wolf, Villa; Fazzini, Arcobello, Morini; Carr, Thürkauf, Prince; Boedker, Herburger, Herren; Bertaggia, Chiquet, Walker; Stoffel, Traber.
Arbitri: Piechaczek (Ger), Dipietro; Steenstra (Can), Burgy.
Note: 9’050 spettatori. Penalità: 4 x 2’ contro lo Zurigo; 6 x 2’ contro il Lugano. Tiri in porta: 48-26 (19-6, 16-9, 17-8, 2-3). Zsc Lions senza Flüeler, Morant (infortunati), Krüger, Kivisto (stranieri in soprannumero) e Riedi (in soprannumero); Lugano privo di Riva (acciaccato), Schlegel, Josephs, Vedova (infortunati), Irving, Abdelkader (stranieri in soprannumero) e Müller (a riposo). Lugano dal 4’33’’ senza Walker e dall’8’19’’ senza Thürkauf (usciti entrambi per infortunio). Al 37’39’’ palo colpito da Carr. Timeout: 58‘37’’ Zurigo, 59’35’’. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Patrick Geering e Shane Prince.