Serge Pelletier dice la sua circa le voci del contato tra Domenichelli e McSorley. E pensa alla prossima sfida del suo Lugano, col Bienne
È ancora il tema Chris McSorley a tenere banco alla Cornèr Arena. Tre giorni dopo le rivelazioni del contatto tra Hnat Domenichelli e l'ex guida tecnica del Ginevra Servette relative al suo possibile arrivo sulla panchina del Lugano è Serge Pelletier a prendere la parola. Che, terminato l'allenamento dell'antivigilia della partita col Bienne, torna sull'argomento: «Nel mondo dell'hockey per le società ci sono sostanzialmente due modi di agire: o si decide per la conferma dell'allenatore, oppure si cambia rotta – racconta il tecnico canadese dei bianconeri –. Il Davos, tanto per fare un esempio, proprio giovedì, malgrado i grigionesi occupino l'ottavo posto in classifica, ha confermato alla guida tecnica Christian Wohlwend, segno che il club ha ritenuto prioritaria la volontà di creare un legame forte tra allenatore e giocatori, come una famiglia. E questo è anche un messaggio chiaro all'indirizzo della squadra: niente cambiamenti, si va avanti su questa strada. E poi ci sono i club che preferiscono aspettare prima di prendere una decisione sul futuro; un modo di agire che, ad ogni buon conto, va rispettato. Personalmente le speculazioni sul possibile arrivo di McSorley o di altri tecnici non cambiano il mio modo di lavorare. Né quello di vedere i risultati che ho ottenuto qui a Lugano: sono arrivato alla Cornèr Arena poco più di un anno fa, con la squadra all'undicesimo posto in classifica, e l'ho portata a chiudere la stagione regolare in zona playoff. Adesso, invece, siamo al quinto posto, nonché reduci da cinque vittorie consecutive. E, in più siamo riusciti a creare un gran bell'ambiente nello spogliatoio. Il mio lavoro va avanti come prima. Domani mattina, come di consueto, sarò qui alle sei e mezza per aprire la pista, e come tutti gli altri giorni andrò sul ghiaccio, preparando la partita di domenica contro il Bienne». Senza più pensare all'argomento? «Vedere stamattina i ragazzi venire verso di me ha scacciato tutti i pensieri che avevo in testa: no, queste voci non mi disturbano più di tanto».
E mentre il Lugano sta vagliando le varie opzioni per la prossima stagione, ti sei a tua volta guardato in giro? «No. Qui ho un lavoro da portare avanti e questo mi occupa al 150 per cento. Personalmente non ho guardato a quelle che potrebbero essere le alternative per il mio futuro».
Capitolo chiuso. E occhi puntati sul match di domenica contro il Bienne. Che, come ricordato anche da Pelletier, il Lugano affronta in scia a cinque successi consecutivi: «Certo, la nostra striscia positiva ci dà la carica per affrontare col giusto atteggiamento la prossima sfida, e faremo di tutto per allungare la nostra serie di successi. Per questo stiamo preparando a dovere la partita, con allenamenti belli intensi. Non dimentichiamo però che domenica di fronte ci troveremo un avversario che sta attraversando un buon momento». Come voi, del resto... «Sì, questo è vero. Il successo su una pista ostica come quella di Friborgo è sicuramente indice che la squadra si sta comportando molto bene». Quello della Bcf Arena è di certo il più significativo dei cinque successi filati: «È sicuramente stata la partita vinta con più testa dalla squadra: siamo stati ordinati e disciplinati dall'inizio alla fine. Il fatto che tra questi cinque successi ce ne siano anche due ai danni delle migliori quattro squadre del campionato non può che far piacere». A contribuire a questa serie è stata anche la solidità difensiva dei bianconeri, che nelle ultime 5 partite hanno incassato appena 6 reti. «Non avendo, ora come ora, un attacco particolarmente produttivo in fatto di reti, ciò che possiamo e dobbiamo fare è giocare in modo estremamente disciplinato dietro».
Qualità che i bianconeri dovranno ribadire anche domenica, quando alla Cornèr Arena andrà in scena un match tra due squadre che stanno viaggiando a pieno regime: da una parte il Lugano reduce da cinque vittorie consecutive, e dall'altra un Bienne che si è imposto nelle ultime tre, ma che vanta addirittura sette affermazioni negli ultimi otto incontri disputati. «Sarà una sfida molto tirata. Il complesso di Lars Leuenberger dispone di quattro linee capaci di fare parecchio male. Basta guardare il loro roster delle ultime partite, con i vari Cunti e Brunner inseriti addirittura nel terzo blocco. E, per giunta, andati pure loro a punti nell'ultima partita...».
Contro il Bienne Serge Pelletier dovrà fare a meno di Morini, già costretto a saltare la trasferta a Friborgo. «Giovanni negli scorsi giorni si è sottoposto a una risonanza magnetica, che ha evidenziato una lesione al tendine inguinale, e verosimilmente dovrà stare a riposo forzato per tre-quattro settimane – spiega il tecnico bianconero –. Per il resto non prevedo particolari cambiamenti rispetto a martedì, per cui sostanzialmente contro il Bienne dovremo rivedere la medesima squadra schierata alla Bcf Arena».