Dopo quattro sconfitte filate i bianconeri di Pelletier battono il Rapperswil col minimo degli scarti. Decisivi un gol di Lajunen e le parate di Zurkirchen
Dopo quattro kappaò di fila il Lugano torna a fare punti. In una domenica pomeriggio in cui Serge Pelletier e il suo staff che buttano praticamente all'aria l'intero lineup dopo la sconfitta di martedì scorso sul ghiaccio di Rapperswil, in quella che era la prima delle addirittura tre programmate in appena una decina di giorni contro gli stessi sangallesi. Una mezza rivoluzione, con Timo Haussener e Sandro Zangger che vengono richiamati da Biasca (e i due attaccanti abitualmente in forza ai Rockets finiscono in quarta linea con Haussener), mentre Walker e Traber finiscono in tribuna, assieme al giovane Ugazzi nel giorno in cui la difesa ritrova lo svedese Tim Heed. Mentre tra i pali, per la prima volta dal mese di ottobre, dopo gli strascichi di una brutta commozione cerebrale, si rivede Sandro Zurkirchen.
In un primo tempo che non rimarrà certo negli annali dell'hockey, l'occasionissima per il Lugano capita al danese Mikkel Boedker, che al 4'34'' grazia Nyffeler mancando l'impatto col disco, e poi il suo secondo tentativo in pratica è un semplice appoggio sul portiere. Quell'occasione ha il merito di dare una scossa al Lugano, che trascinato dalla sua prima linea comincia a spingere con maggiore decisione. Anche se l'occasione più nitida, in un finale a tinte sangallesi, capita sul bastone di Steve Moses, ma dopo il 'cravattino' a Nodari l'americano si deve arrendere davanti al gambale di Zurkirchen, nel più spettacolare dei big-save.
In avvio di secondo tempo Boedker si trova sul bastone un altro disco d'oro, e in quel caso il big-save è firmato Melvin Nyffeler. Poco prima di un'altra grossa occasione sul conto di Bertaggia, ma pure di due interventi a dir poco decisivi di su Moses da parte di Zurkirchen. Il quale diventa un grandissimo protagonista sul fronte bianconero, in un periodo centrale in cui il Rapperswil si mette a bombardare la porta ticinese: diciotto tiri, contando solo quelli in porta. Pur se alla fine è il Lugano a sorridere: disco recuperato da Bürgler sulla 'blu' a quaranta secondi dalla seconda sirena, poi servizio di Bertaggia che smarca Lajunen, il quale beffa nello slot un Nyffeler nell'occasione leggermente spostato sulla sua destra.
Quello è il gol su cui i bianconeri provano a costruire il successo. Anche se prima devono resistere a due penalità inflitte ad Haussener (per aggancio) e Arcobello (per una trattenuta). Che poi diventano tre, quando Loeffel a sua volta si fa spedire in panchina per sgambetto: il boxplay bianconero anche in quell'occasione resiste, nonostante Tomlinson al 54'02'' nel bel mezzo del powerplay faccia pure ricorso al timeout. Mossa che non darà frutti. Né quella, ne la decisione di togliere Nyffeler a 1'54'' dal termine. Con i bianconeri che riescono a portare a casa il successo, pur soffrendo. E col minimo degli scarti.
Lugano - Rapperswil (0-0 1-0 0-0) 1-0
Reti: 39'25'' Lajunen (Bertaggia, Bürgler) 1-0.
Lugano: Zurkirchen; Wellinger, Heed; Chiesa, Loeffel; Nodari, Antonietti; Villa; Fazzini, Arcobello, Boedker; Bertaggia, Lajunen, Bürgler; Suri, Morini, Lammer; Haussener, Herburger, Lammer; Sannitz
Rapperswil: Nyffeler; Egli, Randegger; Profico, Jelovac; Dufner, Vukovic; Sataric, Maier; Clark, Cervenka, Moses; Wick, Dünner, Schweri; Eggenberger, Wetter, Lehmann; Forrer, Rehak, Ness.
Arbitri: Urban (A), Lemelin (Usa); Gnemmy, Huguet.
Note: partita a porte chiuse. Penalità: 8 x 2' contro il Lugano; 1 x 2' contro il Rapperswil. Tiri: 34-43 (16-15, 12-8, 6-10). Lugano privo di Wolf, Riva (infortunati), Romanenghi (Ticino Rockets), Traber e Walker (in soprannumero); Rapperswil senza Payr e Rowe (infortunati) e Lhotak (in soprannumero). Rapperswil senza portiere dal 58'06'' e fino al termine. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Sandro Zurkirchen e Melvin Nyffeler.