Hockey

A Davos il Lugano è ancora a forza tre

Secondo successo in una settimana nei Grigioni per i bianconeri di Serge Pelletier. Di Bertaggia, Bürgler e, in powerplay, Boedker le reti ticinesi

Jani Lajunen alla conclusione (Keystone)
2 gennaio 2021
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Secondo successo nei Grigioni in meno di una settimana per il Lugano di Serge Pelletier. Che segna altri tre gol al Davos, e fanno sei in totale, incassandone uno solo. Eppure stavolta l'inizio è tutto di marca locale. Pur se a segnare per primi, col primissimo tiro in porta, oltretutto al termine della prima azione offensiva, sono proprio i ticinesi: dopo un 'dai e vai' tra Bertaggia e Arcobello a centropista, il topscorer del Lugano decide di mettere il disco direttamente su Robert Mayer, la cui respinta si traduce però nel migliore degli assist per l'ala ticinese numero 10: è lo 0-1 al 4'21''. Il pareggio grigionese, però, non tarda ad arrivare: al 12'48'', in powerplay, con Chiesa punito per un aggancio, Nygren con un tiro dei suoi batte Schlegel dalla distanza. Poi al 16'40'' il Davos sfiora il raddoppio: Herzog si prende gioco di Riva e Loeffel, ma quando si presenta davanti a Schlegel il palo gli nega la gioia del gol. Tuttavia non passano che alcuni istanti e i bianconeri arrivano a loro volta a un soffio dal raddoppio: Fazzini e Bürgler si ritrovano soli soletti davanti a Mayer, ma il numero 17 decide di far tutto da solo e l'estremo difensore grigionese gli chiude la porta in faccia.

Anche nel secondo periodo il Davos prova a partire subito a tutta, e in due occasioni – prima su Ambühl, poi su Egli – Schlegel riesce a metterci una pezza come può. Finché arriva il momento del Lugano: azione insistita di Suri, che monopolizza il disco prima di servirlo all'accorrente Bürgler, e il povero Mayer non fa neppure a tempo a capire cosa succede. E dopo un palo di Herburger al 33'11'', il Lugano ha l'opportunità di giocare per 2' a 5 contro 4, siccome prima di tirare l'austriaco viene disturbato irregolarmente da Zgraggen, fresco di prestito dallo Zugo: in quella stessa superiorità numerica i bianconeri costruiscono il gol numero tre, firmato dal danese Boedker al 34'17'', a conclusione di un'azione viziata invero da una bastonata di Loeffel a Nygren non ravvisata dagli arbitri (cosa che fa letteralmente imbestialire il coach del Davos Christian Wohlwend).

Nel terzo tempo il Davos ci prova ma non riesce a pungere. E anzi, l'occasione migliore capita ai bianconeri, a otto minuti dalla fine: ma Bürgler e Fazzini, ancora loro, non riescono a trovare il modo per mettere alle spalle di Mayer anche un quarto gol. 

Davos - Lugano (1-1 0-2 0-0) 1-3

Reti: 4'21'' Bertaggia (Arcobello) 0-1. 12'48'' Nygren (Corvi, Palushaj/esp. Chiesa) 1-1. 25'30'' Bürgler (Suri, Lajunen) 1-2. 34'17'' Boedker (Arcobello/esp. Zgraggen) 1-3

Davos: Mayer; Nygren, Zgraggen; Stoop, Jung; Guerra, Heinen; Barandun; Hischier, Ambühl, Herzog; Baumgartner, Lindgren, Palushaj; Marc Wieser, Corvi, Turunen; Frehner, Egli, Marc Aeschlimann; Meyer.

Lugano: Schlegel; Heed, Riva; Loeffel, Wellinger; Nodari, Wolf; Chiesa; Boedker, Arcobello, Bertaggia; Walker, Lajunen, Suri; Fazzini, Herburger, Bürgler; Lammer, Sannitz, Wellinger; Traber. 

Arbitri: Tscherrig, Nikolic (A); Fuchs, Wolf.

Note: partita a porte chiuse. Penalità: 3 x 2' contro il Davos; 5 x 2' + 2 x 10' (Lammer e Herburger) contro il Lugano. Tiri: 30-38 (8-14, 12-10, 9-13). Davos senza Kienzle, Dino Wieser, Du Bois, Paschoud, Rubanik (tutti infortunati) e Knak (di ritorno dai Mondiali Under20); Lugano privo di Morini, Zurkirchen (entrambi infortunati) e Villa (di ritorno dai Mondiali U20). Pali: 16'40'' Herzog, 33'11'' Herburger. Al 54'38'' timeout chiesto dal Davos, che gioca senza portiere dal 58'30'' e fino al termine. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Fabrice Herzog e Niklas Schlegel. 

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