Secondo successo in una settimana nei Grigioni per i bianconeri di Serge Pelletier. Di Bertaggia, Bürgler e, in powerplay, Boedker le reti ticinesi
Secondo successo nei Grigioni in meno di una settimana per il Lugano di Serge Pelletier. Che segna altri tre gol al Davos, e fanno sei in totale, incassandone uno solo. Eppure stavolta l'inizio è tutto di marca locale. Pur se a segnare per primi, col primissimo tiro in porta, oltretutto al termine della prima azione offensiva, sono proprio i ticinesi: dopo un 'dai e vai' tra Bertaggia e Arcobello a centropista, il topscorer del Lugano decide di mettere il disco direttamente su Robert Mayer, la cui respinta si traduce però nel migliore degli assist per l'ala ticinese numero 10: è lo 0-1 al 4'21''. Il pareggio grigionese, però, non tarda ad arrivare: al 12'48'', in powerplay, con Chiesa punito per un aggancio, Nygren con un tiro dei suoi batte Schlegel dalla distanza. Poi al 16'40'' il Davos sfiora il raddoppio: Herzog si prende gioco di Riva e Loeffel, ma quando si presenta davanti a Schlegel il palo gli nega la gioia del gol. Tuttavia non passano che alcuni istanti e i bianconeri arrivano a loro volta a un soffio dal raddoppio: Fazzini e Bürgler si ritrovano soli soletti davanti a Mayer, ma il numero 17 decide di far tutto da solo e l'estremo difensore grigionese gli chiude la porta in faccia.
Anche nel secondo periodo il Davos prova a partire subito a tutta, e in due occasioni – prima su Ambühl, poi su Egli – Schlegel riesce a metterci una pezza come può. Finché arriva il momento del Lugano: azione insistita di Suri, che monopolizza il disco prima di servirlo all'accorrente Bürgler, e il povero Mayer non fa neppure a tempo a capire cosa succede. E dopo un palo di Herburger al 33'11'', il Lugano ha l'opportunità di giocare per 2' a 5 contro 4, siccome prima di tirare l'austriaco viene disturbato irregolarmente da Zgraggen, fresco di prestito dallo Zugo: in quella stessa superiorità numerica i bianconeri costruiscono il gol numero tre, firmato dal danese Boedker al 34'17'', a conclusione di un'azione viziata invero da una bastonata di Loeffel a Nygren non ravvisata dagli arbitri (cosa che fa letteralmente imbestialire il coach del Davos Christian Wohlwend).
Nel terzo tempo il Davos ci prova ma non riesce a pungere. E anzi, l'occasione migliore capita ai bianconeri, a otto minuti dalla fine: ma Bürgler e Fazzini, ancora loro, non riescono a trovare il modo per mettere alle spalle di Mayer anche un quarto gol.
Davos - Lugano (1-1 0-2 0-0) 1-3
Reti: 4'21'' Bertaggia (Arcobello) 0-1. 12'48'' Nygren (Corvi, Palushaj/esp. Chiesa) 1-1. 25'30'' Bürgler (Suri, Lajunen) 1-2. 34'17'' Boedker (Arcobello/esp. Zgraggen) 1-3
Davos: Mayer; Nygren, Zgraggen; Stoop, Jung; Guerra, Heinen; Barandun; Hischier, Ambühl, Herzog; Baumgartner, Lindgren, Palushaj; Marc Wieser, Corvi, Turunen; Frehner, Egli, Marc Aeschlimann; Meyer.
Lugano: Schlegel; Heed, Riva; Loeffel, Wellinger; Nodari, Wolf; Chiesa; Boedker, Arcobello, Bertaggia; Walker, Lajunen, Suri; Fazzini, Herburger, Bürgler; Lammer, Sannitz, Wellinger; Traber.
Arbitri: Tscherrig, Nikolic (A); Fuchs, Wolf.
Note: partita a porte chiuse. Penalità: 3 x 2' contro il Davos; 5 x 2' + 2 x 10' (Lammer e Herburger) contro il Lugano. Tiri: 30-38 (8-14, 12-10, 9-13). Davos senza Kienzle, Dino Wieser, Du Bois, Paschoud, Rubanik (tutti infortunati) e Knak (di ritorno dai Mondiali Under20); Lugano privo di Morini, Zurkirchen (entrambi infortunati) e Villa (di ritorno dai Mondiali U20). Pali: 16'40'' Herzog, 33'11'' Herburger. Al 54'38'' timeout chiesto dal Davos, che gioca senza portiere dal 58'30'' e fino al termine. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Fabrice Herzog e Niklas Schlegel.