I biancoblù superano l'ostacolo Grasshopper segnando ben cinque volte. Rinviata invece Oberthurgau-Lugano, dopo la positività di due giocatori turgoviesi
Nei sedicesimi di Coppa l'Ambrì di Luca Cereda riesce infine a sfatare il tabù del gol. Per merito di Stanislav Horansky, ventiseienne ala di passaporto slovacco ma con licenza svizzera arrivata in Leventina a inizio stagione, via Olten, che imprime subito una svolta al sedicesimo di finale contro il Grasshopper, segnando a due riprese nel primo tempo (al 9'18'' su assist di Fora e al 19'45'' su servizio di Flynn). Poi, nel secondo tempo è arrivata la rete di Müller al 38'25'', che ha permesso ai biancoblù di allungare sul 3-0 (da segnalare pure il rigore fallito dagli zurighesi all'ultimo secondo, dopo un fallo d'emergenza di Flynn). La rete dei padroni di casa arriva comunque, al ventiquattresimo secondo dell'ultimo periodo, con Fabian Berri che batte Conz con la collaborazione nientemeno che di Pius Suter, ventiquattrenne zurighese dei Chicago Blackhawks. Il provvisorio 3-1 non destabilizza tuttavia i ticinesi, i quali mettono al sicuro la qualificazione agli ottavi segnando altre due volte (prima Rohrbach al 52'36'', poi Flynn in powerplay al 53'32''), prima del definitivo 2-5 del citato Suter.
Niente domenica di Coppa, invece, per il Lugano di Pelletier. Costretto suo malgrado a saltare l’appuntamento in trasferta contro l’Oberthurgau (Prima Lega), siccome tutta la formazione turgoviese è stata posta in quarantena da parte del medico cantonale dopo che due giocatori sono stati trovati positivi al Coronavirus. La sfida dei sedicesimi di Coppa verrà recuperata il 14 ottobre (alle 20) ma a Romanshorn anziché a Weinfelden, al termine del periodo d’isolamento di dieci giorni imposto dalle autorità ai turgoviesi.