HOCKEY

Ambrì, zero gol portano zero punti

Buona prestazione dei leventinesi che pagano la sterilità offensiva. Infortunio a Dotti

1 ottobre 2020
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La compagine di Luca Cereda ha subito portato in pista le sue qualità, ma anche i suoi difetti. Fra le prime si annoverano i tanti tiri bloccati, la difesa solida, la sicurezza del portiere Ciaccio, i numerosi check chiusi e l’energia nel pattinaggio. Fra i secondi le difficoltà nell’impostazione e la mancanza di cattiveria al momento del tiro. Anche il power-play va sicuramente sul banco degli imputati per questa sconfitta, sebbene pesi l’assenza di Nättinen.

In ogni caso nel primo tempo i leventinesi rischiano solo quando Jeffrey scheggia la traversa in power-play, mentre con il passare del tempo trascorrono sempre più tempo in zona d’attacco, costringendo Karhunen a qualche intervento difficile.

Nel secondo tempo l’Ambrì costringe per lunghi tratti il Berna nella sua zona di difesa, ma non cava un rango dal buco. Anzi dopo soli 14 secondi Haas (con un’ottima dimostrazione della differenza fra il livello della National League e quello della Nhl) salta con facilità Kostner e porta in vantaggio gli orsi. Poi gli ospiti non sfruttano tre superiorità numeriche. Durante la seconda Ciaccio para un rigore a Brithen, mentre nella terza (di cinque minuti per un fallo di Praplan che ferisce Isacco Dotti) arriva addirittura il short-hand di Jeffrey, a meno di un secondo dalla fine del tempo. Sull’altro fronte ben 16 tiri in porta e diverse occasioni: i tiri fuori di Trisconi e Rohrbach, le parate di Karhunen su Kneubühler e Novotny e l’autentico miracolo del finlandese su Flynn. Ma nessun gol.

A livello individuale ha deluso D’Agostini, da rivedere Flynn e Zwerger (quest’ultimo ancora alla ricerca della miglior forma), promossi a pieni voti invece Kneubühler, Ciaccio e Trisconi. Proprio lo scattante numero 18 ci ha confermato che «abbiamo giocato una buona partita, con tante occasioni e penso più tiri di loro, ma sappiamo che dovevamo fare qualche gol, aspetto sul quale stiamo lavorando. Il lato positivo è che il gioco è a punto. Anche difensivamente abbiamo retto bene, ma abbiamo compiuto due errori che ci sono costati i due gol, uno all’inizio e alla fine del tempo». È probabilmente mancato qualcosa nel terzo tempo: «Nella pausa ci siamo detti che dovevamo continuare così e penso che anche negli ultimi venti minuti abbiamo avuto un buon numero di occasioni con Kneubühler e un paio di altre nel finale. Poi sicuramente il Berna ha cercato di chiudersi bene». Con Trisconi e Bianchi si è riappropriato del suo posto al centro Diego Kostner, già a buon punto dopo un anno di stop: «Siamo contenti di essere tornati assieme, visto che avevamo già giocato bene negli anni scorsi e sono contento che Diego sia sano, perché la salute va posta al primo posto. Anche se Goi aveva disputato una buona stagione. Siamo contenti anche di avere recuperato altri giocatori, più siamo meglio è». Da verificare invece le condizioni di Isacco Dotti, colpito al ginocchio, dalle prime informazioni sembrerebbe che l’infortunio sia meno grave del temuto.

Venerdì è subito giorno di derby (con Hächler al ritorno dalla squalifica), il terzo in tre settimane ma il primo ufficiale: «Noi dobbiamo entrare sul ghiaccio per fare il nostro gioco con la nostra intensità. Infatti sarà sicuramente una partita intensa». La ricetta sarà quella di ripetere la solida prova difensiva e magari provare qualche tiro al volo in più, perché, banale quanto volete, se non segni non vinci.

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