Il 'diesse' Chatelain: 'Speriamo serva a dare la spinta giusta alla squadra per fare il massimo nelle ultime partite di regular season'
Il consiglio di amministrazione del Berna ha deciso di voltare pagina, sollevando con effetto immediato dal suo incarico di allenatore Kari Jalonen. Il sessantenne tecnico finlandese sarà sostituito da Hans Kossmann.
Nella sua carriera da allenatore, Jalonen ha vinto quattro titoli finlandesi e portato il Berna a vincere due titoli svizzeri in tre stagioni, tutte chiudendo la stagione regolare con gli Orsi davanti a tutti. Con la Nazionale finlandese ha pure vinto l'argento iridato nel 2016. Ma gli stata fatale la stagione 2019/20, in cui non è riuscito a risollevare la squadra da una profonda crisi: a dieci partite dal termine della regular season, i campioni svizzeri occupano infatti la nona posizione a un punto dal Langnau, ottavo. La sconfitta di domenica contro il Davos, la settima delle ultime undici partite, è stata quella di troppo per il finalndese.
Il club ha deciso di cambiare rotta, dopo che a metà ottobre il contratto di Jalonen era stato prolungato fino al termine del campionato 2020/21, nonostante a quel tempo la squadra navigasse già nella seconda metà della classifica (occupava l'ottavo posto). QUalcosa era effettivamente migliorato in dicembre, ma ora la squadra sembra essere ripiombata in quella crisi di identità che l'aveva caratterizzata a inizio stagione. "Dopo essere usciti dal tunnel a dicembre (con cinque vittorie consecutive, ndr), a gennaio abbiamo nuovamente fatto un passo a ritroso – spiega il direttore sportivo del Berna Alex Chatelain –. Con questa mossa speriamo di dare alla squadra la giusta spinta per ottenere il massimo nelle ultime dieci partite di stagione regolare e raggiungere i playoff".
Chatelain tiene comunque a spezzare una lancia in favore di Jalonen. "È un ottimo allenatore, e i risultati degli ultimi anni lo dimostrano. Sarebbe certamente sbagliato dare la colpa a una persona sola. Nonostante la crisi, Kari ha sempre portato avanti il suo modo di lavorare".
Jalonen, dal canto suo, si rammarica den benservito, ma c'è rancore nelle sue parole. "Sono deluso, naturalmente, ma vorrei ringraziare i fan, la città e i media. A Berna ho trascorso un periodo fantastico, e ogni giorno mi sono divertito. Ringrazio anche i giocatori".
A fine dicembre 2017 Hans Kossmann era stato chiamato in fretta e furia a Zurigo, anche se era già chiaro da subito che al termine della stagione avrebbe poi dovuto cedere il posto a Serge Aubin. Allora i Lions occupavano la settima posizione: il suo mandato a tempo determinato si chiuse poi con la conquista del titolo svizzero. Scenario, questo, che nei dintorni della PostFinance Arena si augurano possa ripetersi con il Berna. Era a questo precedente che Chatelain pensava quando ha deciso di puntare su Kossmann? "Non nello specifico. Ma tutta l'esperienza che ha avuto con diverse squadre ha avuto naturalmente un'influenza sulla decisione. Cercavamo qualcuno che potesse portare una boccata d'aria fresca alla squadra. Hans conosce molto bene l'hockey svizzero, e per giunta era disponibile". Ad assisterlo sulla panchia ci sarà Lars Leuenberger, attualmente responsabile della strategia sportiva della società.