Il Lugano pattina, crea e diverte, ma alla fine è costretto alla resa. A decidere tutto, a 3'30'' del prolungamento, è una discesa conclusa da Fehr
Si deve aspettare addirittura il prolungamento alla Cornèr Arena, per stabilire il nome del vincitore tra Lugano e Ginevra. In una partita che però nella sua prima parte è assolutamente a senso unico. Visto che il Lugano parte a razzo e segna quasi subito (al 3', grazie a Romanenghi), e poi fa sostanzialmente ciò che vuole. Mentre il suo avversario è costretto a guardare. L'unico problema è che i bianconeri non riescono a capitalizzare tutta quella superiorità, mentre ai granata basta una ripartenza in shorthand, a 2 contro 1 – azione lanciata da Rod e poi finalizzata da Wick – per rimettere incredibilmente tutto in discussione, appunto, a nemmeno due minuti dalla seconda pausa.
E alla fine a spuntarla è addirittura il Servette. A conclusione di una serata che, contrariamente a quanto si sarebbe potuto pensare all'inizio, rimane incerta fino alla fine. Nonostante nel terzo tempo il Lugano faccia il possibile per riprendere in mano la situazione. E pure nonostante nel prolungamento siano i bianconeri a creare quelle che, in fondo, sono le occasioni migliori. Invece, con un nuovo contropiede, concluso dal canadese Eric Fehr, al 63'30'', il punto supplementare va ai romandi.