Lo Zsc vince gara-4 per 3-2 al 74’13” e si porta sul 3-1 nella serie di finale. Non basta un grande Merzlikins.
Nulla da fare per i bianconeri, i quali escono sconfitti dall’Hallenstadion malgrado un ottimo inizio e un vantaggio di 2-0 dopo 16’.
Lo Zsc inserisce, come già in gara-2, Shore e Berni. In tribuna invece Pelletier e Seger. Ireland conferma lo schieramento di gara-3.
Il primo attacco della sfida è portato da Pettersson, ma a esultare per primi sono i bianconeri. Vedova al 3’ sblocca il risultato dimostrando sangue freddo. Per la licenza B dei Ticino Rockets è la prima rete nella massima lega. Molto bello nella circostanza l’assist di Morini. I locali provano a reagire, ancora con Pettersson, ma Merzlikins dice di no. Poco dopo il lettone è abile a respingere un tentativo di Chris Baltisberger in powerplay. Il Lugano nel complesso si difende bene. Al 16’ Reuille dopo uno splendido spunto si presenta solo davanti a Flüeler, ma non può concludere perchè ostacolato (forse irregolarmente) da un avversario. Poco male perchè pochi istanti più tardi, in inferiorità numerica, Lapierre raddoppia sfruttando un clamoroso errore in fase d’impostazione di capitan Geering. E così un Lugano che sfoggia tanta personalità va al primo riposo meritatamente in vantaggio per 2-0.
Il periodo centrale inizia subito col botto. Lo Zsc dimezza lo scarto. Un tiro di Shore viene deviato nella propria porta da Sannitz. Sullo slancio i locali continuano ad attaccare, un tentativo di Künzle, in mischia, viene respinto da Merzlikins. Il lettone si ripete poco dopo respingendo un’incursione di Wick. Dall’altra parte è invece Walker a creare grattacapi a Flüeler. La fase di pressione locale viene interrotta da una penalità fischiata a Künzle. I due minuti di powerplay non portano pericoli. Al 30’ è Romanenghi a provare una giocata di prestigio, ma il suo tentativo si spegne a lato della porta zurighese. I bianconeri restano attivi in avanti, Bertaggia e Fazzini al 33’ falliscono due buone opportunità. Sull’altro fronte sono invece Pettersson e Shore a seminare scompiglio. Il finale di tempo è quasi tutto di marca tigurina, ma la difesa sottocenerina resiste e conserva il risultato di 2-1 al 40’.
La terza frazione si apre come la seconda, con i Lions a premere. Gli sforzi dei ragazzi di Kossmann vengono premiati. Pius Suter al 42’ devia in rete un tiro di Marti e iscrive il punto del 2-2. I padroni di casa pattinano di più e il complesso di Ireland soffre parecchio. Paradossalmente la chance migliore capita però al Luganoal 49’ : Lapierre dalla corta distanza impegna Flüeler. Nella circostanza, in seguito a un litigio con Schäppi, il topscorer luganese guadagna una superiorità numerica. Il powerplay dura però solamente 1’ scarso, in effetti Sannitz viene penalizzato per un’ostruzione ai danni di Flüeler. Il boxplay di Furrer e soci si rivela efficace. Al 53’ situazione difficile per gli ospiti. Bertaggia colpisce al volto Klein e riceve 4’ di penalità, ma il Lugano resiste stoicamente ai tentativi locali, anche perchè il powerplay orchestrato da Pettersson e compagni è assai lento nella sua manovra. Gli ultimi minuti dei tempi regolamentari non offrono più grosse emozioni e allora si va all’overtime, com’era già accaduto in occasione della prima partita disputata all’Hallenstadion.
Il supplementare iniza in modo promettente per il Lugano. Hofmann dopo pochissimi secondi impegna Flüeler. La prima vera grande occasione arriva al 63’, il propositivo Pettersson mette i brividi alla difesa ticinese. Al 64’ Merzlikins compie un autentico miracolo. Spettacolare la sua parata con il giuantone sul tiro a colpo sicuro di Prassl. Altra grandissima chance al 67’ per Pettersson. Lo svedese viene fermato fallosamente da Ulmer e si guadagna un rigore. Bella l’esecuzione, ma il palo salva il Lugano. Un check di Lapierre ai danni di Geering, peraltro regolare, fa scaldare gli animi. La tensione è palpabile. Nuova fase delicata per i bianconeri al 71’, Walker si fa espellere. Elvis compie un nuovo miracolo intercettando una conclusione di Suter. Il lettone tiene in piedi la baracca sfoderando la massima arte del suo repertorio. Anche Wick si deve arrendere all’estremo difensore. Elvis nulla può però al 74’13’’ sul tiro di Chris Baltisberger. È la rete che decide la contesa, un gol propiziato da un errore in fase d’impostazione di Sanguinetti.