FORMULA 1

Austin, siamo ai titoli di coda della stagione

Domenica il Gp degli Usa, con il Mondiale già in tasca a Max Verstappen. E intanto il mondo della F1 piange la scomparsa del ticinese Aleardo Buzzi

21 ottobre 2022
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Sebastian Vettel sarà molto festeggiato dagli statunitensi che tanto lo hanno amato, anno dopo anno, e se lo merita certamente. Desideriamo iniziare così la riflessione di questo fine settimana di Formula Uno, dall’epilogo oramai scritto con il Mondiale vinto sottotono da Verstappen. Iniziamo proprio da lì, dal fatto che l’olandese avrebbe certamente meritato di guadagnare con un applauso e una riconoscenza assai maggiori rispetto al modo nel quale quindici giorni fa gli era stato detto, così all’ultimo secondo. La Fia deve davvero fare molti compiti a casa, osservare i tanti e troppi errori della stagione 2022, zeppa di incongruenze folli che hanno leso l’immagine della massima autorità mondiale del motorismo. In particolare, non può essere l’annuncio di un Ceo donna, la statunitense Natalie Robyn, a sistemare un ganglio di decisioni erronee e che sono frutto di una eccessiva regolamentazione che ha imbrigliato uno sport che invece nella velocità ha la sua essenza.

Red Bull ha ricevuto l’offerta di sanzione solo pecuniaria per chiudere la sgradevole vicenda dello sforamento del budget cap della stagione 2021. Aston Martin, invece, è stata in sostanza prosciolta perché il suo è stato valutato un errore più di forma che di sostanza.

Nel "caso Red Bull" in molti storcono il naso, anche in virtù della vittoria di Verstappen a dir poco rocambolesca. Su tutti Hamilton che ha commentato chiedendosi che senso abbia parlare di budget cap se tanto poi nulla accade. Alonso ha immediatamente replicato che secondo lui da sempre in F1 si bara e, dunque, inutile restare sorpresi. Mentre ci leggete, Horner avrà espresso la sua opinione in una conferenza dedicata.

Parliamo di Haas, unico team americano nel Mondiale, anche perché nonostante i tentativi, compresa la scalata a Sauber, Andretti non riuscirà nel 2023 ad entrare in F1. Ebbene, tre sono i piloti in chiamata: Schumacher, Hülkenberg e Ricciardo. Sul primo Steiner ha detto di avere concesso il 50% di chance al figlio d’arte, e questa affermazione è una chiara espressione di equilibrismo politico che permetterà all’altoatesino di prendere qualsiasi decisione e poterla giustificare: roba da palazzo della politica, appunto. Schumacher è un protetto della famiglia Todt, ovviamente, ma da un lato i suoi risultati altalenanti e dall’altra una parziale perdita di potere dell’ex presidente Fia, ne minano fortemente la chance di mantenere il sedile.

Ricciardo è stato chiamato e anche qui Steiner si è mosso con sagacia: non gli ha offerto il sedile, ma gli ha detto di chiamarlo nel caso in cui avesse programmi di restare in F1. Come dire, pagati il sedile o accetta un ingaggio di molto inferiore a quello a cui sei abituato. Il buon Hülkenberg, infine, è il terzo candidato, amato da tutto il Circus, persona seria e non costosa. A breve sapremo dove cadrà la scelta.

È scomparso Aleardo Buzzi

È scomparso ieri il bellinzonese Aleardo Buzzi (93 anni) che per molti anni è stato il numero 1 di Philip Morris a Losanna e a cui va dato il merito di avere portato il marchio Marlboro in Formula Uno, inventandosi addirittura modalità di sponsorizzazione che hanno completamente mutato la storia del marketing. La Brm di Jean Pierre Beltoise resta una delle prime monoposto sulla quale compare la classica colorazione che riprendeva il pacchetto di sigarette. Lui, con Bernie Ecclestone e la Ferrari si è inteso per decenni, dando una spinta alla crescita mondiale della marca della massima formula. Solo quest’anno Marlboro ha rinunciato a essere sponsor della Scuderia Ferrari, ove per anni ha pagato l’ingaggio dei suoi piloti e di molte altre attività. Aleardo Buzzi merita un articolo a parte che gli dedicheremo e a tutti noi appassionati deve dispiacere la scomparsa di un uomo che ha reso una passione come le quattro ruote qualcosa di mondiale e ancora più bello. Giungano le sentite condoglianze alla famiglia da parte della redazione della nostra testata.