Da Parigi nessuna novità: la conclusione dell’analisi il 10 ottobre. Intanto, però, Sky lancia l’indiscrezione: il tetto sarebbe stato sforato, ma di poco
Annunciato per le 14 in Europa, il tanto atteso comunicato dela Fia sul budget cap arriva solo tre ore dopo, ma senza il verdetto che tutti s’aspettavano. A conferma di quanto sia delicata la questione, specie dopo due stagioni in cui non sono mancate polemiche e accuse per tante decisioni prese in pista e fuori. Di conseguenza, a Parigi devono aver valutato che era inutile gettare benzina sul fuoco prima di una gara importante come quelle in Giappone, che potrebbe affievolire l’urgenza e l’importanza delle scelte adottate.
La Federazione dell’automobile si è limitata a diffondere una breve nota annunciando di aver rinviato al 10 ottobre la conclusione delle analisi finanziarie, parlando di «processo lungo e complesso»: solo allora procederà al rilascio dei certificati di conformità. Intanto non fornirà altre informazioni sulla vicenda ma ha criticato le «speculazioni e congetture significative e infondate» circolate sull’argomento, definendo del tutto «infondate le voci secondo le quali personale della Fia abbia divulgato informazioni sensibili».
Secondo indiscrezioni dell’ultim’ora, raccolte dall’emittente britannica Sky, Red Bull avrebbe sì sforato il tetto di spesa, ma di poco, ciò che comporterebbe una violazione minore al regolamento, quindi con sanzioni che non pregiudicherebbero i risultato ottenuti in pista. Si tratta soltanto di voci, ma sia Ferrari sia Mercedes hanno fatto notare che anche uno sforamento lieve, su un tetto di budget di 145 milioni annui, se ben sfruttato può rendere molto sul fronte della competitività. Inoltre, a loro giudizio, il budget cap deve essere al contempo un limite e una garanzia: una volta sforato, anche se di poco, lascia mano libera a tutti.