Marea rossa al Gran Premio d’Emilia Romagna, dove però il primo acuto lo piazza Max Verstappen: sarà lui domani in ‘pole’ nella Sprint race
Una marea rossa, non era difficile immaginarlo: dopo l’inizio prodigioso della Ferrari nella stagione attuale, i tifosi del Cavallino si sono riversati sulla pista del Santerno, a Imola, per celebrare la loro passione ritrovata. Tutto nella normalità, anche se in realtà a pochi chilometri da lì c’è Faenza con la sede di quella ex Minardi, ex Toro Rosso e oggi Alpha Tauri che ha in questo spicchio di Romagna il suo cuore pulsante e operativo. Ma tant’è, il confronto con una leggenda come Ferrari non regge per nessuno.
Oggi pioveva, faceva fresco, con la pista bagnata per la prima volta in stagione, pertanto con ‘setting’ tutti da studiare e riflettere, curve da ripensare e coperture da saggiare. L’ideale per avere qualche occasione di puro thrilling e verificare il valore delle prime tre gare, a caccia di conferme puntualmente arrivate. La più sorprendente è certamente la conclamata crisi della Mercedes-Benz, che non si è qualificata con nessuno dei suoi piloti nemmeno nella Q2, cosa che non accadeva da tempo immemore. Hamilton – che di questi tempi afferma di voler partecipare con la tennista Serena Williams all’acquisto del club calcistico del Chelsea – era davvero senza parole, adirato di tale pessima performance, mentre Russell era abbacchiato e preoccupato. Rammentiamo che i risultati odierni formeranno lo schieramento della Sprint race di domani, esperimento non proprio amato da tutti, voluto fortemente da Liberty e che consta di 100 chilometri di corsa per stabilire l’ordine di partenza di domenica pomeriggio. Un’idea che negli intenti voleva dare un poco di azione e brivido alle qualifiche del sabato, ma che almeno nella stagione 2021 ha regalato nella pratica due giri divertenti allo start, e poi molta ‘melina’ per contenere i rischi.
Intanto Helmut Marko ha dato un’informazione importante all’emittente austriaca Orf che ha fatto subito il giro del mondo: il ritiro di Verstappen in Australia non fu causato da problemi di motore, ma da un pezzo che si è rotto a causa del barcollamento in rettifilo, che lo ha usurato. Ha pure affermato che il problema è stato compreso e risolto, e lo stesso vale per il contenimento di un saltellamento ridotto in modo sensibile.
Tornando alle prove, Sainz sente la pressione di Leclerc, ora è certo: il muro contro il quale è andato a sbattere in prova, ciò che l’ha relegato al decimo posto, lui che spesso è preciso e costante, è la conferma che il confronto inizi a procurare qualche comprensibile cedimento del morale. Del resto il Leclerc delle prime tre gare è oggettivamente brillante, furbo, veloce ed efficace. Verstappen ha invece piazzato la zampata che gli appartiene, staccando il miglior cronometro e beffando il monegasco: sarà lui a partire davanti a tutti nella Sprint Race. Per il resto bravissimo Norris, sempre più in spolvero, Magnussen ottimo quarto con la Haas a motore Ferrari, e si conferma la sagacia poco divertente ma funzionale di Bottas, oggi ottavo. La scelta del finlandese è quella di collezionare piazzamenti, quindi punti, quindi denaro per il team elvetico che sta proseguendo in grande silenzio la trattativa con Audi, sempre più disposta a finanziare e far crescere la scuderia di quanto non voglia far credere Stellantis, oltre ai giochi del marketing e dell’immagine. Un’occasione da non perdere per Hinwil.
Ma la fotografia di questo venerdì è certamente la discussione concitata tra Hamilton e Wolff dopo le brevi qualifiche: il momento nel quale la tensione colpisce tutti, anche dei pluri campioni che hanno dominato per anni il Mondiale e che ora, almeno per ora, arrancano vicino alle Williams.
Oggi a Imola sarà inferno Rosso, ma le sorprese sono molto vicine, con Verstappen cosciente di non poter lasciare vincere di nuovo la Rossa. Vallo a dire ai suoi tifosi.