Clamoroso trionfo a Mogyorod per il pilota francese dell'Alpine, al termine di una domenica in cui succede di tutto. Compresa la squalifica post-gara a Vettel
Pronti, via ed è subito un gran caos. Con il Gran Premio d'Ungheria, a Mogyorod, che al primo giro è già costretto a fermarsi, dopo il clamoroso errore di Bottas sull'asfalto reso scivoloso dalla pioggia, con il finlandese che centra Norris, il quale finisce poi addosso a Verstappen, buttandolo fuori, pur se non definitivamente, mentre fuori pista (e pure fuori gara) ci sono anche Leclerc, Stroll e Perez. La pista è invasa dai detriti, e così la safety car non basta: al terzo giro la corsa è sospesa, e quando si riparte, mentre il sole fa capolino e comincia ad asciugare la pista, capita un altro colpo di scena: tutte le monoposto vanno ai box a cambiare le gomme, tranne quella di un Lewis Hamilton partito dalla pole, e primo della fila in quel caotico inizio, il quale decide di schierarsi da solo sul rettilineo per la ripartenza, ma con le gomme da bagnato... Il giro dopo, naturalmente, il campione del mondo è costretto a fermarsi per sostituire gli pneumatici, e da primo che era si ritrova ultimo.
Leader a sorpresa, Esteban Ocon sulla sua Alpine prova a fare la corsa, seguito da Aston Martin e da tutti gli altri. Verstappen con la sua Red Bull ammaccata è attorno a metà del gruppo, mentre Hamilton giro dopo giro cerca di portare a termine la sua folle rimonta. Alla fine, il britannico della Mercedes riesce quantomeno a tornare sul podio, riprendendosi nel contempo il primato nel Mondiale, ma a brillare nella domenica ungherese è soprattutto il trentunenne pilota francese, che si ritrova in testa dopo la carambola d'inizio Gran Premio, ma poi quel primato non lo molla, difendendosi anche dalle ambizioni di successo di Vettel, secondo, cogliendo il primo trionfo della sua giovane carriera.
Vettel che, oltre il danno, subisce anche la beffa. Infatti in tarda serata arriva l'ufficializzazione da parte della Fia della squalifica inflitta al pilota tedesco dell'Aston Martin, colpevole di aver tagliato il traguardo con poco carburante residuo nel serbatoio della vettura (si parla di tre decilitri invece del litro richiesto), ciò che ha impedito le verifiche post gara da parte dei giudici. In conseguenza Lewis Hamilton sale al secondo posto, portando così a otto i punti di vantaggio in classifica nei confronti di Verstappen (nono ieri), mentre la Ferrari di Carlos Sainz riguadagna un posto sul podio.