Là dove nel 1950 si disputò il primo Gp della F1 moderna, sono state presentate le monoposto per il 2022 e si è modificato il metodo di qualifica
Era da molto tempo che tifosi, giornalisti, piloti, sponsor si lamentavano di quanto i Gp di Formula Uno fossero divenuti noiosi e spesso anche soporiferi. Ora assistiamo al primo di una serie di cambiamenti a lungo attesi, pianificati certo, ma che conoscono un'accelerazione rilevante sotto la conduzione di Stefano Domenicali, profondo conoscitore del mestiere e della realtà di questo sport, quale Ceo di Liberty Media.
Tutto ha avuto inizio giovedì, in realtà, quando è stata presentata la F1 del 2022, o per meglio dire, la maquette che però regala già chiari orientamenti anche in questo caso votati a rendere più divertenti le competizioni. Prima di tutto vengono abolite molte propagini aerodinamiche e puliti i flussi conseguenti, con monoposto che dovranno stare in pista per loro conto e non con mille sussidi di stampo aeronautico. Poi cambiano gli pneumatici che diventano da 18 pollici, sono più grandi a fronte di una monoposto più corta di ben 20 centimetri. L'alettone posteriore è molto pulito e convoglierà un'altro tipo di turbolenza semplificata verso il muso anteriore del concorrente che segue. Lo schema delle sospensioni cambierà e in generale le azioni sono state condotte per ridare fiato a un Mondiale che da troppo tempo era alquanto asfittico.
A Silverstone tutto cominciò nel lontano 1950, prima gara della F1 intesa come lo è oggi, e spetta al circuito britannico nel 2021 essere portatore del più grande cambiamento di setting dello show, da lungo tempo a questa parte.
Si tengono delle prove libere al weekend, poi 3 set di qualifica chiamati Q1, Q2 e Q3. Nelle prime due, tutti i team corrono con uguali coperture, nella 3, in programma nel tardo pomeriggio, i team scelgono liberamente e il tempo che viene staccato serve per la corsa sprint del sabato.
Qui sta la novità più profonda. I piloti scendono in pista per una gara di 100 km, nel caso di Silverstone 17 giri, nei quali possono competere in modo libero. Non è ammesso alcun cambio gomme e rifornimento, quindi competizione pura nella quale spingere oltre al limite della gara della domenica.
La griglia di partenza della domenica sarà sancita dal risultato del sabato, che apporta 3 punti al primo, 2 al secondo e 1 al terzo. Sarà possibile riparare i guasti occorsi durante la micro competizione. Corretto prevedere molto combattimento libero.
Gli altri due Gp sperimentali che testeranno la nuova formula saranno Monza e Interlagos (ammesso che si disputi, se del caso sarà cercata una nuova pista) e qualora il nuovo format riscontrasse successo e gradimento, diventerebbe lo standard per tutte le gare del Mondiale 2022. Un problema anche di palinsesto televisivo, specie per le emittenti generaliste come la nostra Rsi, perché gli appuntamenti da seguire crescono e vanno a scontrarsi con esigenze di prime-time. Inutile fasciarsi già la testa, attendiamo e domenica potremo giudicare serenamente.
Insomma ci attende un vero weekend di corsa con l'abbandono per ora temporaneo del format delle qualifiche, invero alquanto prevedibile almeno sino quando non arrivassero le ultime 10 monoposto.
Tornando invece al tema della monoposto 2022, come potete osservare dalla fotografia essa vuole raggiungere anche gli obiettivi del budget cap, quello di contenere i costi per i team da un lato e di permettere ad altri costruttori di accedere al Mondiale, non più frenati da un investimento di denaro troppo rilevante.
Nei tempi passati, prima della crisi della finanza e del sistema fiscale di controllo sullo sponsoring (si potrebbe scrivere un libro sul tema), il sabato delle qualifiche in F1 era così lungo che alcune squadre potevano girare per poi essere totalmente escluse dalla gara della domenica. Più di recente, si avevano 26 monoposto in griglia: Domenicali ha questo mandato, salvare la F1 dal tracollo finanziario, apportare nuovi argomenti e gestire lo show.
La Haas è in vendita e anche per questa ragione nella stagione in corso non è stata oggetto di upgrade tecnologici come sarebbe stato utile.
Nelle qualifiche valide a definire lo schieramento di domani, Hamilton per la prima volta dal Gp di Spagna riesce per ora a piazzare il miglior tempo per poco più di 70 millesimi su Verstappen. Eccezionale il crono di Russell che è giunto ottavo in un momento di recupero della Williams dopo anni di oblio. Tutto il resto nella norma.
Una buona notizia per concludere: Alfa Romeo e Sauber hanno deciso di proseguire almeno sino alla stagione 2023 la collaborazione con un rinnovato impegno bilaterale. In particolare, il personale ingaggio di Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, e Jean Philippe Imparato, Ceo Alfa Romeo, – anche contro molti pareri avversi in seno all'azienda – sta a significare mezzi e sinergie, ma anche attesa, finalmente, di veri risultati. È tempo che un nome come Alfa Romeo splenda in F1 e non sia solo frutto di un deal per pagare una fattura di propulsori Ferrari.