FORMULA 1

Racing Point da urlo? C'è una spiegazione

Lawrence Stroll ha costruito una trama di alleanze che porterà alla futura Aston Martin il know-how della Mercedes. Intanto, in Austria Verstappen è il più veloce

10 luglio 2020
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Quando ieri è sceso in pista, Max Verstappen aveva comunicato con chiarezza sia ai suoi, sia ai pochi giornalisti ammessi che la seconda puntata del Gp di Stiria, per lui avrebbe dovuto essere una riscossa. Almeno nelle libere 2, per iniziare, così è stato, anche se i tempi ottenuti non sono tali da far sorridere in assoluto in vista delle qualifiche di domani e della gara di domenica.

Dietro al successo della Racing Point

Molto bene le Racing Point, ma riteniamo corretto portarvi avanti nel tempo per comprendere cosa stia accadendo davvero, prima di cadere nella banale accusa di plagio della monoposto attuale che sembra pantografata dalla Mercedes-Benz della stagione 2019. Mercedes-Benz si ritirerà dalla F1, la data non è conosciuta (2021 o 2022), ma Källenius è stato chiarissimo sul tema. Dunque la Stella doveva trovare un team cui cedere parte della competenza e dell'ammortamento dello sviluppo del propulsore (si prega qui di non credere alla favoletta dei posti di lavoro). Inzialmente l'orientamento era verso la McLaren che storicamente aveva un legame importante, ma la situazione economica dell'azienda, molto complessa per usare un eufemismo, ha fatto sì che l'accordo non giungesse a buon fine, nonostante tentativi ed abboccamenti.

A quel punto entra in gioco Lawrence Stroll: proprietario del marchio d'abbigliamento sponsor attuale della Freccia d'Argento (ci rifiuitiamo chiamarla Stella Nera), Stoll compera Aston Martin salvandola dal tracollo finanziario e dai conti davvero sull'orlo del fallimento. Non solo, essendo anche proprietario di Racing Point decide che dal 2021 il team si chiamerà Aston Martin, lontano da Red Bull, che nelle vetture di serie monta propulsori Amg, quindi acquistati da Mercedes-Benz. Infine, con mossa magistrale, convince Toto Wolff a comperare delle quote della casa di Graydon e gli affida il ruolo di Team Principal della prossima gestione, che sia 2021 o 2022.

Inizia così il travaso di competenza e know-how tra i due team, cosa proibita, forse, ma palese a vedersi. E vale la pena rammentare che Ocon è pilota il cui cartellino è di proprietà di Wolff e quindi arriverà alla "rosa". Insomma, speriamo di aver spiegato in modo dettagliato le ragioni per le quali una F1 rosa, un poco imbarazzante, d'improvviso diventa fortissima. Non è un caso, si tratta di strategia per il futuro e di alleanze.

Ferrari sempre in difficoltà

Oggi la Ferrari si è confermata senza miglioramenti di rilievo, nonostante alcuni pezzi arrivati al volo da Maranello. Vettel è apparso in palese difficoltà. I difetti della Rossa saranno lunghi e annosi da risolvere, con Giovinazzi che sogna di salire sulla Ferrari di Vettel anzitempo anche se per breve periodo. Clima ovviamente nervoso, ma è dal Mondiale 2008 che è così.

Ha sbattuto Ricciardo. Zoppica, auto distrutta, ma alla fine nessun importante danno fisico. Bene Bottas, molto solido come sempre e che questa stagione sa perfettamente di giocarsi molto del suo futuro, visto che nella Racing Point di Wolff le guide saranno riservate a Ocon e Stroll. Norris perderà tre posizioni in griglia per un sorpasso in regime di bandiere gialle.

Sauber nuovamente nelle retrovie e senza sussulti particolari, se non che Raikkonen è stato davanti a Giovinazzi. I propulsori Ferrari sono sotto la lente di ingrandimento sul piano della prestazione e Helmut Marko non perde occasione per precisare che è così da quando sono stati oggetto di ricerche e controlli, ma anche di un accordo segreto con Fia che fece infuriare il team.

Per domani è atteso un nubifragio che potrebbe causare l'annullamento delle qualifiche, quindi i risultati delle Libere 2 potrebbero valere quale griglia della domenica, con meteo si spera serena.

Gara da seguire insomma, ma Verstappen è favorito. Mercedes-Benz come sempre solide e in grado di fare risultato.