euro 2024

Ecco l’Italia anti-Svizzera: Mancini al posto di Calafiori

Spalletti elogia Yakin e la Nati: ‘Usciti vivi dai gironi, spero che ora si possa giocare più sciolti’. Dimarco fuori. Davanti staffetta Scamacca-Retegui

L’arrivo dell’Italia all’Olympiastadion
(Keystone)

L’Italia anti-Svizzera prende forma. Il romanista Mancini al posto dello squalificato Calafiori, Dimarco fuori per infortunio (e quindi spazio a Darmian e Di Lorento sugli esterni) con Bastoni in forse, per via di una febbre leggera, ma persistente. Le parole di Spalletti fanno pensare a una difesa a 4, anche se il ct non ne parla in modo esplicito. Tuttavia la frase "in una situazione come questa mi fa propendere per un centrale di piede destro e uno sinistro". E quindi proprio Mancini e Bastoni, recupero permettendo. A centrocampo salgono le quotazioni di Fagioli rispetto al finora deludente Jorginho. Lo juventino dovrebbe formare il terzetto di centrocampo con Barella e Cristante. A destra Chiesa, a sinistra El Shaarawy favorito sull'uomo del gol alla Croazia, Zaccagni, per la sua capacità di rientrare e dare una mano in difesa.

Al centro dell’attacco si prospetta invece una staffetta tra Scamacca e Retegui, un grande classico dell’Italia nelle grandi competizioni, anche se il livello è ben lontano da quello del passato, dove a spartirsi i minuti erano accoppiate come Mazzola-Rivera o Totti-Del Piero. L’ordine d’ingresso in campo tra l’atalantino e il centravanti del Genoa, però, il ct non lo svela.


Keystone
Il ct azzurro Luciano Spalletti

Olympiastadion: dolci ricordi

Spalletti, in conferenza stampa, nella pancia dell’Olympiastadion - dove domani alle 18 si giocherà l’ennesimo remake di Svizzera-Italia - è il solito Spalletti, prende le domande e con le risposte a volte va dritto a volte prende il largo, come quando sulle motivazioni parte dalla presenza nella delegazione azzurra di Buffon, che proprio a qui a Berlino, nel 2006, alzò la Coppa del Mondo: “Gigi ci ha fatto rivivere quelle emozioni. Sono carburante per noi, come lo sono tante altre cose. Anche le brutte esperienze avute recentemente contro la Svizzera. Ma queste motivazioni vanno trovate soprattutto in campo, vanno incanalate al meglio in quei 90 minuti”. Si riferisce un po’ a tutto il gruppo azzurro, che ha faticato nel girone, arrivando agli ottavi solo per un gol all’ultimo secondo. Ma poi si sofferma su Scamacca.

Quel tiro micidiale che non arriva

“È un calciatore che può fare gol in qualsiasi momento, ha dei guizzi che ti sbranano, ma fatica a essere continuo e collegato con la squadra. I metri li fa, se guardi le statistiche, ma deve correre meglio. Il suo tiro però è micidiale, se te la tira addosso non fai tempo a scansarti. Fatico a trovare un attaccante con quel calcio tra quelli che ho allenato”. Il centravanti titolare resta quindi l’unico dubbio: “Ho due giocatori forti, lui e Retegui, ma sono altre le valutazioni che faccio, basate sulle connessioni, non solo sulle qualità del singolo. Tutti e due giocheranno. Ma va da sé che le soluzioni saranno differenti a seconda di chi è in campo in quel momento”.


Keystone
Scamacca, sarà staffetta con Retegui

‘Avversario che sta bene in campo’

Sollecitato sulla Svizzera, Spalletti ha invece elogiato “il mio collega Yakin. La Svizzera è una squadra che sta bene in campo e l’ha fatto vedere con la Germania. C’è qualità lavorata al punto giusto. E forza. C’è Xhaka, che è un giocatore importante a livello internazionale. Però è un livello che noi possiamo gestire.

I rigori? ‘Tutti bravi in allenamento, ma poi...’

Un pensiero poi va anche ai rigori: “Tutti li hanno provati e sono sembrati tutti infallibili nel gesto tecnico. Tutti rigoristi. Poi però se fai tirare un rigore nella partitella, in un contesto agonistico, già vedi che il risultato cambia. I nomi dei rigoristi però non li dice, anche perché “la partita vogliamo chiuderla prima. Certo dobbiamo fare qualcosa di meglio di quel che abbiamo visto finora. La qualificazione si sentiva tantissimo perché il sorteggio era difficile e si è visto che i calciatori l’hanno subito. E magari l’ho subito anche io. Ora mi aspetto di vederli più sciolti. La qualificazione sarà arrivata anche all’ultimo secondo, ma la considero meritata. Ora però affrontiamo un cliente scomodo e non possiamo permetterci cali di tensione a inizio secondo tempo come avvenuto con Spagna e Croazia”. Proprio di quei cali di tensione, se ancora ci saranno, la Svizzera dovrà approfittare per portare la partita dalla sua parte.


Keystone
Mancini giocherà centrale in difesa al posto di Calafiori