La squadra di Yakin domina e batte 2-0 l'Italia, per la prima volta in un torneo finale dal 1954. In rete Freuler e Vargas
La Svizzera torna a battere l’Italia in una fase finale di un grande torneo a 70 anni dall’ultima volta e conquista l’accesso ai quarti di finale di Euro 2024. Per la seconda volta consecutiva la nazionale rossocrociata è tra le migliori otto del Continente e dopo aver fatto sudare il pareggio alla Germania manda a casa i campioni in carica dell'Italia. Prestazione clamorosa, quella degli elvetici, in controllo dal primo all’ultimo minuto, contro un avversario che ha ribadito le difficoltà incontrate nel corso della fase a gironi. Gli uomini di Yakin sono stati a un passo dalla perfezione, hanno preso in mano le redini del confronto al primo minuto e non le hanno più mollate fino all’apoteosi finale. La prima parata di Sommer è giunta al 73’ (per altro facile come bere un bicchier d’acqua) e gli unici due spaventi, il portiere dell’Inter li ha vissuti su un colpo di testa a ritroso di Schär finito sul palo e su un altro legno colpito da Scamacca, comunque in posizione quasi sicuramente irregolare. La Svizzera, al contrario, ha dominato l’avversario sul piano fisico, ma anche e soprattutto su quello del gioco e se nel primo tempo non ci fosse stato il solito Donnarumma (grandi interventi su Embolo e Rieder) il conto sarebbe potuto essere ben più salato.
Per sostituire lo squalificato Widmer, Yakin sceglie di arretrare Dan Ndoye e dare spazio davanti a Ruben Vargas. E, ancora una volta, azzecca in modo clamoroso tutte le scelte. Spalletti, dal canto suo, inserisce Cristante e Fagioli a metà campo, in attacco El Shaarawy con Scamacca e Chiesa, mentre nella difesa a quattro Mancini prende il posto di Calafiori al fianco di Bastoni, con Di Lorenzo e Darmian sulla fascia.
La Svizzera inizia con personalità e possesso palla, costringendo l'Italia nella sua trequarti di campo. Nel primo quarto d’ora gli azzurri decidono di metterla sul fisico, commettendo un paio di falli degni di cartellino giallo, senza che il polacco Maciniak decida alcuna sanzione
Al 24’ prima occasione per la Svizzera: Aebischer imbecca bene il taglio di Embolo (in sospetta posizione di fuorigioco) che arriva davanti a Donnarumma e cerca il palo lontano, trovando però i guantoni del portiere del Psg. Al 26’ risponde l’Italia con un dribbling di Chiesa, sul cui tiro Akanji anticipa l’intervento di Sommer e concede un calcio d'angolo. Prima della mezz’ora due buone palle per Ndoye largo sulla destra, ma le decisioni del bolognese (prima un dribbling, poi un cross basso) non sono le migliori e le opportunità svaniscono.
Al 37’ Svizzera meritatamente in vantaggio grazie a Freuler, il cui inserimento è premiato da Vargas, al termine di un’ottima azione corale iniziata da Embolo e proseguita da Ndoye. Bravo il centrocampista elvetico a controllare di destro e battere con velocità di sinistro per non dare il tempo a Donnarumma di intervenire.
Subìto il gol, l’Italia alza immediatamente il baricentro e prova a prendere in mano le redini della sfida, ma lo sforzo si spegne in pochi minuti per l’incapacità di imbeccare il tridente offensivo e la Svizzera chiude il primo tempo all’attacco. Nel primo minuto di recupero, Rieder batte una punizione dalla destra e sceglie di provare a trovare il primo palo: Donnarumma è costretto a salvarsi con l’aiuto del palo. È l’ultimo sussulto di un primo tempo dominato dalla selezione rossocrociata, in perfetto controllo fin dal primo minuto e premiata con il meritatissimo gol del vantaggio di Freuler (oltre ad aver sfiorato alte due volte con Embolo e Rieder).
La ripresa si apre come nessuno se l'aspettava. Xhaka recupera palla sulla trequarti difensiva e dà il via a un’azione che porta Vagas a rientrare sul destro e a piazzare una conclusione a giro che si insacca nel sette alla sinistra di Donnarumma. Una conclusione fantastica per un giocatore che si è messo in proprio dopo aver regalato a Freuler il pallone del vantaggio.
Al 52’ la reazione dell’Italia per poco non trova soluzione, ma fa tutto la Svizzera con un pallone destinato a finire mestamente sul fondo, ma sul quale Schär decide di intervenire in modo scomposto di testa mandando la sfera a stamparsi sul palo con Sommer completamente spiazzato dal tocco del suo difensore. Il primo tentativo di reazione da parte azzurra si spegne sul palo di Schär e la Svizzera riprende a controllare il gioco. Al 64’ Spalletti decide di passare al 4-4-2, inserendo Retegui per Barella che già nei primi minuti della partita aveva accusato un guaio muscolare. Al 71’ contromossa di Yakin che toglie Vargas e Rieder, autori di prestazioni clamorose, e inserisce Stergiou e Zuber.
Al 73’ primo intervento di Sommer su conclusione di Retegui da fuori area per una parata facile facile. Al 75’ altro palo dell’Italia, ma sia Scamacca, sia Zaccagni sembravano al di là dell’ultimo difensore. Altri cambi nell’Italia, con l’ingresso di Cambiaso e Pellegrini per Darmian e Cristante. Yakin risponde con Duah e Sierro per Embolo e Ndoye.
All’83’ nuova occasione per la Svizzera con Zuber, il cui diagonale esce di poco sul palo lontano. In vista del 90’ l’Italia inserisce Frattesi per Fagioli. Al 91’ c’è spazio anche per Renato Steffen, inserito al posto di Aebischer. Per l'Italia non c'è più tempo e la Svizzera non si fa uccellare come la Croazia. E così, i rossocrociati tornano a una vittoria contro gli azzurri che mancava dal gol di Hottiger nel 1993.
E domani, tutti davanti alla tivù per conoscere l'avversario di sabato prossimo a Düsseldorf. Se l'Inghilterra continuerà a essere quella vista nelle prime tre partite, sognare è più che lecito. Senza tuttavia montarsi la testa, perché al netto della splendida prestazione rossocrociata, questa Italia, per grande merito di Xhaka e compagni, è apparsa poco più di un bluff.
Reti: 37’ Freuler 1-0. 46’ Vargas 2-0.
Svizzera: Sommer; Schär, Akanji, Rodriguez; Ndoye (77’ Sierro), Freuler, Xhaka, Aebischer (92’ Steffen); Rieder (72’ Stergiou), Vargas (72’ Zuber); Embolo (77’ Duah).
Italia: Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Darmian (75’ Cambiaso); Cristante (75’ Pellegrini), Fagioli (86’ Frattesi), Barella (64’ Retegui); Chiesa, Scamacca, El Shaarawy (46’ Zaccagni).
Arbitro: Marciniak (Polonia)
Note: 68'172 spettatori. Svizzera senza Widmer (squalificato). Italia senza Calafiori (squalificato) e Dimarco (infortunato). Ammoniti: 35’ Barella. 45’ El Shaarawy. 57’ Mancini.