Via agli ottavi di finale. Azzurri favoriti contro l'Austria, dalla quale non perdono dal 1960. Domenica spazio ai bomber in Belgio - Portogallo
Sulla carta non c’è partita. L’Italia, uscita dalla fase a gironi con 9 punti, 7 reti segnate e nemmeno una subita, non dovrebbe avere difficoltà alcuna nel superare l’Austria e proiettarsi ai quarti di finale. Per gli Azzurri di Mancini, in campo domani sera a Londra, dovrebbe essere soltanto l’occasione per testare l’erba sulla quale si disputeranno le semifinali e la finale del torneo. Sin qui, l’Italia ha mostrato gioco, carattere e condizione fisica, superando di slancio Turchia, Svizzera e Galles. Di fronte, nel secondo ottavo di finale in calendario, si ritrova un’Austria con la quale non perde dal lontano 1960, vale a dire da 13 partite. E anche i risultati conseguiti nelle fasi finali parlano chiaramente a favore della Nazionale di Mancini. Quattro sono stati gli scontri diretti e quattro (tutte ai Mondiali) le vittorie dell’Italia, anche se conseguite sempre con il minimo dei vantaggi: 1-0 nel 1934, 1-0 nel 1978, 1-0 nel 1990 e 2-1 nel 1998.
Al di là delle statistiche, a far sorridere lo Stivale del pallone è il modo nel quale gioca la Nazionale, apparsa nella prima fase la pretendente più accreditata a quel titolo continentale vinto una sola volta, nel 1968 con il famoso lancio della monetina nella semifinale contro l’Unione Sovietica e la ripetizione della finale dopo il pareggio nella prima partita contro la Jugoslavia (non esisteva ancora l’epilogo dei calcio di rigore).
Per quanto concerne l’Austria, si tratta della prima volta in una fase a eliminazione diretta di un Europeo. Come la Svizzera contro la Francia, anche quello che un tempo fu il Wunderteam parte da outsider… «Abbiamo già scritto la storia. In queste ultime settimane sono successe molte cose, ma l'avventura non è finita, siamo pronti a scrivere altri capitoli», afferma il centrocampista dell’Hoffenheim, Christoph Baumgartner. Marcel Sabitzer, l’altra stella al fianco di David Alaba, promette che la squadra saprà vendere cara la pelle… «Con le nostre armi possiamo battere l’Italia. Ovviamente, reciteremo il ruolo di Davide contro Golia, ma all’avversario non faremo alcun regalo».
I primi a scendere in campo negli ottavi di finale saranno Danimarca e Galles. Lo faranno alle 18 alla Johann Cruijff Arena di Amsterdam. Con i favori del pronostico che pendono dalla parte degli scandinavi, prima squadra a qualificarsi per la fase a eliminazione diretta dopo aver perso le prime due partite (1-0 contro la Finlandia, 2-1 contro il Belgio, poi la vittoria per 4-1 contro la Russia). L’entusiasmo creato da una qualificazione che sembrava compromessa e le notizie giunte sulla salute di Christian Eriksen (dimesso dall’ospedale dopo un intervento chirurgico per l’impianto di un mini defibrillatore), fanno della Danimarca una mina vagante in grado di ripetere l’epopea del 1992.
Sull’altro fronte, il Galles ha raggiunto gli ottavi di finale per la seconda volta consecutiva, grazie alla vittoria contro la Turchia e al pareggio all’esordio contro la Svizzera. Un risultato ottenuto con l’apporto solo parziale del suo miglior giocatore, Gareth Bale. Il 31.enne ancora sotto contratto con il Real Madrid, ha ciccato le sfide contro Svizzera e Italia (contro gli Azzurri al 75’ ha fallito una clamorosa occasione per il pareggio), ma è stato grande protagonista nella vittoria sui turchi, con due assist e cinque occasioni create (ma anche con un rigore malamente fallito sull’1-0). Per tenere testa ai danesi, i Dragoni hanno assoluta necessità del miglior Bale se vogliono sperare di tornare a Baku – dove hanno disputato le prime due partite del torneo – per affrontare nei quarti la vincente di Olanda - Repubblica Ceca.
Se la prima giornata vede due chiare favorite, la domenica propone il primo (ma non l’ultimo) grande appuntamento degli ottavi di finale. A Siviglia si sfideranno infatti il Belgio di Romelu Lukaku e il Portogallo campione in carica di Cristiano Ronaldo, probabilmente i due bomber più forti presenti all’Europeo. In Italia, i due hanno dato vita a una lunga lotta per il titolo di capocannoniere, andato a CR7, mentre Lukaku si è potuto “consolare” con lo Scudetto dell’Inter. E da questa parte del tabellone, arrivare in finale non sarà uno scherzo. Sì, perché chi approderà ai quarti se la vedrà verosimilmente con l’Italia, per poi ritrovarsi (probabilmente) Francia o Spagna in semifinale. Per Lukaku e Ronaldo, insomma, le fatiche sono appena iniziate, per gli amanti del calcio il bello arriva adesso.