Euro 2020

Mister Coronavirus: ‘Riempire gli stadi è sicuro’

L'ex capo della Divisione malattie trasmissibili dell'Ufsp oggi consulente Uefa Daniel Koch ha difeso la scelta di accogliere a Wembley oltre 60mila tifosi

24 giugno 2021
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La decisione lampo del governo britannico di permettere – su pressione dell'Uefa che minacciava in caso contrario di spostare da Londra le partite – la presenza di almeno 60'000 persone allo stadio Wembley (più di due terzi della capienza, contro le 40'000 permesse nella fase a gironi) per le semifinali e la finale dell'Europeo ha fatto discutere, ma a difesa di tale scelta è sceso in campo anche il consulente medico della manifestazione dell'Uefa, lo svizzero Daniel Koch.

«Avere più persone negli stadi, non significa automaticamente avere un rischio maggiore», ha dichiarato l'ex responsabile della Divisione malattie trasmissibili dell’Ufficio federale della sanità pubblica, ribattezzato Mister Coronavirus durante il primo lockdown. Quest'ultimo ha sottolineato come i tifosi che si recheranno alle partite seguiranno delle procedure severe per viaggiare e per entrare nel comparto, aggiungendo poi come avere 20'000 o 60'000 persone in un'arena non fa necessariamente la differenza, «piuttosto dipende dalla situazione locale e dalle misure di protezione in vigore. In Europa, la situazione non era più così positiva da molto e lo stesso vale per l'Inghilterra. È troppo semplice guardare il virus e le manifestazioni e affermare che c'è un pericolo, la ricerca delle cause della situazione attuale del coronavirus nei differenti paesi è più complessa. Quello che osserviamo in questo momento in Europa, ci porta a dire che riempire parzialmente gli stadi è sicuro».

 

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