Jonathan Milan brucia tutti nella volata sulla costa ligure

È stato necessario attendere solo quattro giorni affinché i corridori di casa mettessero il loro marchio sul Giro d'Italia. Nella frazione scattata da Acqui Terme il battuto di ieri, Jonathan Milan, secondo alle spalle di Tim Merlier, ha infatti riscattato l'onore bruciando sul rettilineo di Andora la concorrenza di Kaden Groves e Phil Bauhaus. Il 23enne ha proposto un'accelerazione fulminea, facendo a spallate con Olav Kooij e resistendo in seguito al rientro dell'australiano. La maglia rosa rimane invece saldamente a Tadej Pogacar, sempre dinanzi a Geraint Thomas di 46 secondi.

Il corridore della Lidl-Trek è stato pilotato egregiamente dal connazionale Simone Consonni sino a pochissimi metri dal traguardo. Da quel momento il 23enne ha sprigionato tutta la sua potenza, compiendo una progressione impressionante, tant'è che nello sprint a ranghi compatti sulla costa ligure nessuno è riuscito a mantenere il suo passo. Da applausi, però, la sparata di Filippo Ganna nelle battute conclusive: a inizio del Capo Mele (1'800m al 4,4%, percorsi anche in occasione della Milano-Sanremo) il portacolori della Ineos ha infatti spiazzato la concorrenza, ma non abbastanza da mettere in difficoltà il plotone facendosi cosi risucchiare a meno di un chilometro dall'arrivo proprio dal treno della squadra americana. La corsa è stata caratterizzata da una lunga fuga, ripresa solo a 5km dalla conclusione, e dalla pioggia. Le strade bagnate hanno provocato numerose cadute fra cui quella di Biniam Girmay, ruzzolato a terra due volte nel giro di pochi minuti e costretto a lasciare il Giro.

Domani la Corsa Rosa proseguirà in direzione sud, da Genova alla Toscana: percorsi 178 chilometri, il traguardo di Lucca probabilmente sarà di nuovo territorio di caccia delle ruote veloci. La città è il luogo di nascita del più grande sprinter italiano di tutti i tempi, Mario Cipollini, detentore del record di successi di tappa proprio al Giro (ben 42 vittorie).