Il californiano ha chiuso l'ultima frazione alle spalle di Evenepoel, ma lo ha preceduto in classifica generale di 30”
L'americano Matteo Jorgenson ha vinto la Parigi-Nizza davanti a Remco Evenepoel. Il belga si è aggiudicato l'ottava e ultima tappa sulla Promenade des Anglais.
Terzo americano a vincere la "Corsa verso il Sole", il corridore del team Visma-Lease a Bike ha preceduto Evenepoel di 30 secondi. I due uomini sono arrivati insieme a Nizza con quasi due minuti di vantaggio sugli altri favoriti, tra cui il precedente proprietario della maglia gialla, lo statunitense Brandon McNulty.
Corridore molto completo, il californiano è, a 24 anni, il terzo ciclista a stelle e strisce ad aggiungere il suo nome alla lista dei vincitori della prima corsa a tappe storica della stagione. Prima di lui ci erano riusciti Bobby Julich nel 2005 e Floyd Landis nel 2006.
Poliglotta che parla correntemente francese e spagnolo, dopo un anno di formazione a Chambéry e quattro anni con il team Movistar, quest'inverno il nizzardo si è unito all'armata Visma-Lease che domina il plotone mondiale. Su strade che conosce a menadito, domenica si è attaccato alla ruota di Evenepoel. Il belga ha attaccato sotto la pioggia battente sulla côte de Peille e solo Jorgenson e Alexandr Vlasov, compagno di squadra di un Primoz Roglic nelle retrovie, sono riusciti a seguirlo.
È stata di gran lunga la più grande vittoria della carriera di Jorgenson, che nel 2003 si era aggiudicato il Giro dell'Oman. In classifica generale, detto del mezzo minuto di scarto su Evenepoel, McNulty ha accusato un ritardo di 1’43”. Miglior svizzero, Yannis Voisard ha chiuso a 21’22” (19°), Stefan Bissegger a 1h10’13” (54°) e Johan Jacobs a 1h13’48” (63°).