Alla Vuelta non cambia la classifica generale, ma si avvicinano le grandi montagne e venerdì è in programma l'arrivo in vetta al Tourmalet
La Vuelta edizione 2023 è entrata, dopo la cronometro vinta martedì da Filippo Ganna a Valladolid, nella seconda metà del suo periplo. L'undicesima frazione si è conclusa con l'arrivo in salita di Laguna Negra, con la carovana in provenienza da Lerma (163,5 km). In vetta all'unica asperità di giornata si è imposto lo spagnolo Jesus Herrada (Cofidis), il quale ha preceduto di 3” il francese Romain Grégoire e di 8” il danese Andreas Kron. Tutti e tre facevano parte di una fuga di 26 uomini scattata quando al traguardo mancavano ancora circa 100 km. Ovviamente, all'interno del consistente drappello non figurava alcun uomo pericoloso per la classifica generale, tant'è che il plotone ha concesso ai coraggiosi attaccanti un buon margine di vantaggio. Il gruppo dei migliori ha infatti tagliato il traguardo al culmine di un'ascesa di 6,5 km al 6,8% di pendenza media (con punte del 13% nel tratto finale) con 5’05” di ritardo sul vincitore.
Nulla è cambiato in classifica generale. Lo statunitense Sepp Kuss mantiene la maglia rossa di leader e precede di 26” lo spagnolo Marc Soler e di 1’09” il belga Remco Evenepoel. Quarto posto per Primoz Roglic a 1’36”, mentre il vincitore del Tour de France Jonas, Vingegaard, è settimo a 2’22”.
Giovedì la giornata sarà piuttosto tranquilla, con un arrivo a Saragozza dedicato a velocisti e attaccanti, ma da venerdì le cose si faranno maledettamente serie, con il tappone che si concluderà in vetta al Col du Tourmalet, dopo aver superato anche il Col d'Aubisque e il Col de Spandelles. Sabato sarà la volta del Col Hourcère e il Puerto de Larrau (due hors-catégorie come Aubisque e Tourmalet), prima dell'arrivo al Puerto de Belagua.