Ciclismo

Mohoric beffa Asgreen al fotofinish

Sprint sontuoso a Poligny al termine della 19ª frazione; classifica generale immutata

21 luglio 2023
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Matej Mohoric, portacolori della Bahrain, ha conquistato con classe e potenza la 19ª tappa del Tour de France, 173 km con arrivo a Poligny (Giura francese), caratterizzata dalla grande velocità (oltre 49 km/h di media) e da numerosi tentativi d'attacco – uno dei quali sferrato dal turgoviese Stefan Küng – che sono però tutti falliti.

Sotto lo striscione del traguardo, lo sloveno ha preceduto al fotofinish (5 cm circa la differenza) il danese Kasper Asgreen (Quick-Step), che dunque manca di pochissimo il bis dopo il successo colto giovedì a Bourg-en-Bresse. Decisivo e provvidenziale è stato il colpo di reni di Mohoric, giunto una frazione di secondo prima di quello del suo avversario. Al terzo posto si è piazzato Ben O'Connor, australiano della Ag2r, che a circa 30 km dal traguardo era fuggito proprio in compagnia di Mohoric e Asgreen. Sapendo di essere il più lento dei tre in volata, O'Connor ha tentato di anticiparli scattando ai 500 metri, ma è stato subito ripreso da entrambi, rassegnandosi e accontentandosi del terzo gradino del podio.

Per il 28enne sloveno, ex compagno di squadra del compianto Gino Mäder - al quale in lacrime ha dedicato la vittoria - si tratta del 19° successo in carriera, il terzo alla Grande Boucle dopo i due messi nel carniere nel 2021, uno dei quali era giunto proprio alla 19ª frazione della corsa (da Mourenx a Libourne), proprio com‘è avvenuto stavolta. Da ricordare, soprattutto, la sua affermazione alla Sanremo dello scorso anno.

Giornata più che tranquilla per il leader della classifica generale Jonas Vingegaard (Jumbo), che mantiene invariato il suo margine su tutti gli inseguitori quando al termine del Tour mancano ormai soltanto due giorni. Sabato in cartellone c’è un bel tappone di montagna (ben 6 i Gpm e 3'500 metri di dislivello), ideale per gli attaccanti e fitto di salite e discese: 133 km da Belfort a Markstein Fellering (Vosgi) passando per il mitico Ballon d'Alsace – prima salita in assoluto a essere stata inserita nella storia della corsa gialla, la notte dei tempi – per poi affrontare anche il Col de la Schlucht e il Petit Ballon. Domenica invece giornata adatta ai velocisti nella passerella finale parigina: 115 km con partenza da Saint-Quentin-en-Yvelines e arrivo nella capitale sui sempre suggestivi Champs-Elysées.