Il 30enne poschiavino si è imposto in solitaria nella sesta tappa, con cinque salite in programma. Nella generale occupa il 15esimo posto a 54”
Prima vittoria tra i professionisti per Matteo Badilatti. Il poschiavino si è imposto nella tappa regina del Giro del Ruanda che prevedeva l’ascesa di cinque colli. Il 30enne grigionese ha tagliato il traguardo in solitaria, con 10 secondi di vantaggio nei confronti del compagno di squadra italiano Walter Calzoni. Badilatti, passato quest’anno a difendere i colori della nuova squadra Q36.5, se n’è andato in fuga fin dai primi chilometri, in compagnia di altri sette corridori, di una tappa di 157 km tra Rubavu e Gicumbi. Il plotone non ha lasciato molto spazio agli otto avventurieri e il vantaggio non ha mai superato i tre minuti e mezzo.
L’attacco decisivo, l’elvetico lo ha piazzato a 35 km dall’arrivo, sulle pendici della penultima ascensione. Badilatti se n’è andato in solitaria e ha retto al tentativo di ritorno degli ex compagni di fuga e del plotone, per regalare alla Q36.5 la seconda vittoria della stagione... «La squadra è stata molto offensiva fin dai primi chilometri ed è stata ricompensata da una bella vittoria e dal secondo posto di Walter – ha affermato il 30enne poschiavino –. Il nostro obiettivo qui in Ruanda era la conquista di una tappa ed è per questo motivo che oggi abbiamo giocato all’attacco fin dal via. All’inizio il gruppo dei fuggitivi non era molto coeso, ma poi abbiamo iniziato a pedalare in modo intelligente. Quando sono partito sulla penultima salita ero abbastanza fiducioso di riuscire ad arrivare fino al traguardo».
Quando mancano due tappe alla conclusione, la classifica generale è comandata dal belga William Lecerf della Soudal con 2" di vantaggio sull’ucraino Budiak e 7" su Calzoni. Unico svizzero in gara, Matteo Badilatti occupa la 15ª posizione a 54" da Lecerf... «Questa vittoria significa molto per la squadra. Abbiamo iniziato con il piede giusto e adesso si tratta di continuare sullo slancio. Non vediamo l’ora di affrontare le ultime due frazioni, alla ricerca di un risultato ancora più importante». Il Giro del Ruanda si chiuderà con l’arrivo sul Monte Kigali (sabato) e sul Mur de Kigali (domenica) nella capitale ruandese.