SCI ALPINO

Lara Gut-Behrami vince la Coppa di superG

A Sun Valley, la ticinese ha preceduto la statunitense Vonn e l'italiana Brignone. Tra gli uomini, Odermatt è campione di specialità

23 marzo 2025
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Lara Gut-Behrami si è aggiudicata per la sesta volta la Coppa del mondo di superG. Nelle finali di Cdm, in corso di svolgimento a Sun Valley, nell'Idaho, la sciatrice ticinese ha fatto suo il duello con l'italiana Federica Brignone, vincitrice sabato della Coppa generale dopo l'annullamento della discesa. Gut-Behrami si è aggiudicata l'ultimo superG della stagione al termine di una discesa praticamente perfetta. Ha infatti relegato a 1”29 la statunitense Lindsay Vonn, osannata dal pubblico di casa, e a 1”33 Brignone, mentre Marta Bassino ha terminato a 21 centesimi dalla connazionale. Mai nessuna sciatrice si era aggiudicata per sei volte la Coppa di superG.

Lara non aveva scelta: doveva finire davanti a Federica Brignone per avere il diritto di mettere le mani sul Globo di cristallo. Con un deficit di cinque punti prima di quest'ultima prova, la ticinese sapeva di non poter fare calcoli. Di conseguenza, ha messo sotto i suoi sci una di quelle discese di cui solo lei conosce il segreto. Quando tutto funziona come dovrebbe, la ticinese è quasi impossibile da battere. Con i suoi angoli pazzeschi, la velocità istantanea mozzafiato e l'attacco costante, la luganese ha prodotto un capolavoro sul percorso Challenger per conquistare la sua 47esima vittoria in carriera, la 24esima in superG, nonché il suo sesto mondiale da record. «È incredibile, sono felicissima – ha dichiarato dopo aver ricevuto la coppetta del superG –. Ho riscoperto la gioia di sciare ed è stato davvero bello poterlo fare su questa pista. Tutto è sempre più facile quanto ti piace ciò che fai. Non potevo chiudere la stagione in modo migliore, perché non è stato un inverno facile: la motivazione per sciare non è mai venuta meno, ma a volte non trovavo il senso di ciò che stavo facendo. Era simile a un lavoro che dovevo portare a termine e ciò diminuiva il livello di divertimento. Invece di soluzioni, trovavo soprattutto problemi. E devo ringraziare chi mi sta vicino per avermi sopportato e supportato anche nei momenti più complicati. Questa coppa è anche merito loro».

Le sue rivali non hanno potuto far altro se non raccogliere i cocci della sconfitta. In partenza, Brignone ha mantenuto i nervi saldi, nonostante fosse stata informata della pazzesca discesa della rivale, la quale in quel momento vantava un vantaggio superiore a 1”60 sulla seconda, ma dopo venti secondi ha dovuto dire addio al sogno di aggiungere a quella della generale anche la coppa di specialità. L'italiana ha chiuso a 1”33, sul terzo gradino del podio. Tra le due trentenni, si è inserita una quarantenne nella persona di Lindsey Vonn, la quale ha ribadito che per le Olimpiadi di Cortina del prossimo anno bisognerà far di conto anche con la sua immensa classe.

Seconda nelle prove di discesa libera, Corinne Suter non è riuscita a trovare la chiave di questo superG tutt'altro che facile. La svittese si è piazzata al 15° posto a 2'86”, davanti a Joana Hählen (16ª) e a Michelle Gisin (17ª). Malorie Blanc, per contro, è stata eliminata dopo aver saltato una porta.

Giù dal podio, Odi si consola con la ‘coppetta’

Al maschile, la domenica nell'Idaho regala un po‘ di soddisfazione allo sci austriaco, dove Lukas Feurstein e Raphael Haaser centrano la doppietta. La Svizzera però riesce nuovamente ad andare a podio in superG, grazie a Franjo von Allmen, che chiude la propria fatica al terzo posto. Immediatamente alle spalle del bernese si piazzano altri due elvetici, e cioè Stefan Rogentin e Marco Odermatt. Il nidvaldese, che ha dovuto concedere 0’'96 a Feuerstein, si consola conquistando l'ennesima coppetta di specialità, ma non è riuscito a far leva sulle sue indiscusse qualità su un tracciato che sembrava potesse essergli congeniale. Invece, Odi dovrà probabilmente attendere il gigante delle finali negli States per riuscire a festeggiare il suo 46esimo successo in Coppa del mondo.