I bianconeri superano l'Yverdon al termine di una partita tutt'altro che agevole contro una squadra arroccata in difesa
Il Lugano torna al successo dopo il pareggio di giovedì contro il Grasshopper. Con reti di Steffen e Aliseda, i bianconeri superano l’Yverdon e, complice il pareggio dello Zurigo e la sconfitta del Servette nel derby romando con il Losanna, balzano al comando della classifica, a pari merito con i bianchi della Limmat. Una vittoria chiara, quella ottenuta a Cornaredo, ma tutt’altro che agevole, nonostante un controllo delle operazioni da capo a piedi. Soprattutto nella prima mezz’ora, gli uomini di Mattia Croci-Torti hanno faticato a trovare soluzioni per superare il muro difensivo vodese e c’è voluta la prima verticalizzazione al 36’ per togliere le castagne dal fuoco e apparecchiare per una ripresa nel corso della quale il risultato avrebbe potuto assumere dimensioni ben più punitive per un Yverdon che non ha praticamente mai impensierito Saipi.
Tre punti, tra l'altro, che fanno di Mattia Croci-Torti l'allenatore più vincente della storia del Lugano. Con 77 vittorie in bianconero ha superato l'indimenticato Roberto Morinini.
Nell’undici iniziale, Croci-Torti è costretto ad applicare qualche correzione rispetto alle ultime uscite. Fuori Brault-Guillard, affaticato, al suo posto sulla corsia destra il tecnico posiziona Papadopoulos, che quel ruolo lo ha già ricoperto, anche se soltanto da subentrante, mentre in mezzo Hajdari può tirare il fiato e al fianco di Mai viene schierato El Wafi. A centrocampo spazio a Mahou in sostituzione dell’ammalato Bislimi, con Aliseda che si abbassa per completare una linea a quattro, pronto però, in fase di possesso palla, a guadagnare metri per allinearsi con Vladi e Steffen.
Il Lugano prende subito in mano le redini del confronto e l’Yverdon conferma di essere sceso in Ticino con l’intento principale di difendersi e colpire, quando possibile, in contropiede. Il primo pericolo per la porta vodese arriva al 10’ su colpo di testa di Vladi che, però, calibra male e pur da buona posizione manda la sfera a superare la traversa. La squadra di Croci-Torti controlla il gioco, ma non riesce ad arrivare in maniera pericolosa dalle parti di Bernardoni, causa il ritmo piuttosto basso e un Yverdon sempre più chiuso a difesa del risultato.
La partita prosegue sullo stesso canovaccio fino al 36’, quando sulla prima verticalizzazione riuscita, il Lugano trova il gol del vantaggio. La firma è la solita, quella di Renato Steffen che festeggia così nel modo migliore il suo 33° compleanno. Il nazionale chiude una bella trama partita da un servizio di Grgic per Vladi, il quale serve con un bel colpo di tacco il numero 11, la cui conclusione, complice una leggera deviazione di Tijani, finisce alle spalle di Bernardoni. Un gol che sembra scuotere il Lugano e nei seguenti quattro minuti arrivano altre due conclusioni: la prima (38’) di Vladi, bravo a girarsi al limite dell'area (pallone centrale), la seconda (40’) con Aliseda che entra in area dalla sinistra e prova a finalizzare, come sua abitudine, sul palo lontano, ma stavolta trova la pronta risposta di Bernardoni.
In apertura di ripresa, al 48’ il Lugano trova il gol del raddoppio ad opera di Vladi il quale, tuttavia, nel controllo in piena area tocca il pallone con un braccio, per cui all’arbitro Turkes non rimane altro da fare se non fischiare un calcio di punizione a favore dell’Yverdon.
La prima conclusione in porta, per la compagine vodese, arriva al 50’ con un colpo di testa di Tijani, alzato sopra la traversa da Saipi.
Al 54’ altra grossa occasione per il raddoppio bianconero: discesa di Vladi sulla destra, il numero 9 entra in area, attende l’arrivo di Steffen e lo serve all’interno dei cinque metri, ma la deviazione del nazionale si spegne oltre il palo lontano della porta di Bernardoni.
Al 64’ Croci-Torti inizia a smuovere le acque. In campo si rivede Zanotti (reduce da infortunio) per Mahou, mentre Doumbia prende il posto di Grgic. Subito dopo (68’) il Lugano va a un niente da un gol da “far venir giù le tribune”: Steffen scodella in area per l’inserimento di Belhadj che si esibisce in una spettacolare quanto riuscita rovesciata, con palla mandata sopra la traversa dall’intervento di Bernardoni: conclusione spettacolare che avrebbe meritato miglior fortuna.
Ma è soltanto questione di minuti. Al 72’, infatti, il Lugano raddoppia: Zanotti va via sulla destra, salta Le Pogam e serve sul secondo palo Aliseda, il quale riesce a toccare in porta, prima di schiantarsi (per fortuna senza conseguenze) con il ginocchio contro il palo della porta vodese. Due minuti dopo Croci-Torti si gioca altri due cambi: dentro Bottani (per Vladi) e Valenzuela (per Marques). All’80’ Steffen recupera palla sulla tre-quarti, imbuca per Belhadj, ma il tocco del tunisino sull’uscita di Bernardoni finisce oltre la traversa. Subito dopo, ultimo cambio bianconero, con Aliseda (autore della sesta rete stagionale) che lascia il posto a Przybylko. All’83’ Steffen e Belhadj ci riprovano, ma il centrocampista si fa ipnotizzare ancora una volta dall’uscita dell’estremo difensore vodese.
L’Yverdon non c’è più e all’88’ il Lugano sfiora il 3-0: Doumbia recupera di forza un pallone, verticalizza per Przybylko che entra in area, supera Bernardoni, ma la sua conclusione a porta vuota è vanificata dall’intervento di Aké sulla linea. È l’ultima occasione di un confronto dominato, non senza fatica, da un Lugano che ora si gode il primo posto della classifica in coabitazione con lo Zurigo.
Reti: ¬36’ Steffen 1-0. 72’ Aliseda 2-0
Lugano: ¬Saipi; Papadopoulos, Mai, El Wafi, Marques (74’ Valenzuela); Belhadj, Grgic (64’ Doumbia), Mahou (64’ Zanotti); Steffen, Vladi (74’ Bottani), Aliseda
Yverdon: ¬Bernadoni; Sauthier (85’ Kacuri), Gunnarsson (75’ Hautier), Christian Marques, Tijani (75’ Alves), Le Pogam; Aké, Gnakpa, Céspedes (85’ Sylla), Mauro Rodrigues (64’ Ntelo); Komano
Arbitro:¬ Turkes
Note: ¬2’961 spettatori. Lugano privo di Bislimi (ammalato) e Braul-Guillard (a risposo); Yverdon senza Diop, Esteves, Grödem, Kamenovic, Loucif, Tasar, Baradji, González, Legowski (infortunati). Ammoniti: 31’ Tijani. 53’ Mahou. 73’ Mangiarratti. 74’ Sauthier