Il mediano del Parma, autore di un ottimo inizio di stagione, aveva debuttato in maglia rossocrociata nel 2020, convocato da Vladimir Petkovic
È durato 4 anni il purgatorio per Simon Sohm, richiamato in Nazionale da Murat Yakin per le due ultime gare di Nations League, venerdì a Zurigo contro la Serbia e lunedì a Tenerife con la Spagna. Il 23enne cresciuto nello Zurigo intende ritagliarsi un po‘ di spazio in una squadra dove, a centrocampo, la concorrenza certo non manca. Dietro Xhaka, Freuler, Sierro e Jashari, Sohm non avrà dunque vita troppo facile.
«Sono qui per mettermi in mostra», ha detto l’ex nazionale U21 (22 presenze), «ma anche per imparare qualcosa da un giocatore fortissimo come Xhaka. La sua leadership mi ispira», ha aggiunto il mediano, promosso nel massimo campionato italiano col Parma dopo tre stagioni in Serie B.
Autore di un gol sul campo della Juve nel 2-2 del 30 ottobre, l’elvetico in Emilia è titolare indiscusso e vicecapitano. «Ciò che mi sta accadendo lo merito», dichiara colui che lasciò lo Zurigo per Parma nel 2020. «Eravamo in pieno Covid», ricorda, «e all’inizio non fu facile per me, tutto era nuovo, e non parlavo italiano». Dopo qualche difficoltà, Sohm è divenuto uno dei fedelissimi di coach Fabio Pecchia nell’ultima stagione, quella della promozione.
In Emilia, dove Sohm apprezza la cucina superlativa e dove i giocatori possono girare città senza essere assillati dai tifosi come avviene invece in altre piazze, lo svizzero veste una casacca dal passato glorioso. Vincitore di due Coppe Uefa (1995 e 1999) e di una Coppa delle coppe (1993), il Parma una trentina d’anni fa – grazie al sostegno della Parmalat, che dominava il mercato mondiale dei latticini – riuscì a issarsi fra le migliori squadre del continente. «Quei trofei fanno bella mostra di sé allo stadio», racconta lo zurighese, «tutti conosciamo gli importanti trascorsi del club».
Legato ai gialloblù fino al 30 giugno 2027, Simon Sohm è intenzionato a lasciare il segno a Parma «...benché nel calcio non si possa mai esser sicuri di nulla». Obiettivi? «Speriamo di ristabilirci in modo definitivo in Serie A, un campionato magnifico. Andare a San Siro a sfidare Milan o Inter dev’essere straordinario».
Appuntamento con lo stadio meneghino fissato per il 6 dicembre, quando gli emiliani affronteranno i nerazzurri. Per il momento, però, Sohm intende soltanto sfruttare al meglio la nuova chance rossocrociata concessagli da Yakin. La volta precedente, il 7 ottobre 2020, era sceso in campo in un’amichevole con la Croazia a San Gallo (persa 2-1) rilevando al 64’ Djibril Sow. «Oggi è tutto più professionale», dice, interrogato sulle differenze rispetto al passato.