Il Paradiso è pronto a tornare in campo sabato, sperando di ripetersi. Fra partenze (molte) e arrivi, coach Sannino non si tocca
Si può sicuramente parlare di un piccolo terremoto, pensando alla campagna acquisti e cessioni del Paradiso. La compagine luganese, che dall’anno scorso milita nel campionato di Promotion League, ha fatto registrare ben 26 movimenti di giocatori tra arrivi e partenze: dodici in entrata e quattordici in uscita. Un mercato orientato verso i giovani, ma anche con qualche commiato importante; uno su tutti quello del portiere Miodrag Mitrović. Nella passate stagioni vero e proprio pilastro della squadra allenata da mister Sannino. L’estremo difensore non è l’unico giocatore del Paradiso approdato al Collina d’Oro, fresca promossa nella Prima Lega Classic. Sì, perché altri sei elementi hanno scelto di scendere di categoria e giocare per il team del presidente Sergio Ermotti. Trasferimenti che non hanno reso felice il patron dei biancoverdi, Antonio Caggiano.
Il direttore generale Alessandro Grigoletto, al suo terzo anno, non ha avuto molto tempo per riposarsi. D’altronde il calcio è una sua grandissima passione e si dice soddisfatto del lavoro svolto nonché molto positivo pensando al nuovo campionato che inizierà sabato 3 agosto in trasferta con la seconda squadra dello Zurigo. «Ci siamo preparati al meglio: tutti hanno lavorato al massimo delle loro possibilità in queste quattro settimane di intenso allenamento svolte dalla nostra rosa – ha spiegato proprio Grigoletto –. Prima dell’esordio è sempre una grande incognita; bisogna capire come stanno gli avversari, come stiamo noi. Vedremo sicuramente un Paradiso nuovo, abbiamo cambiato tanto per diversi motivi. Cercheremo di ripetere quanto fatto l’anno scorso (quarto posto in classifica e qualificazione per il tabellone principale della Coppa Svizzera, ndr), forse anche meglio. Il nostro obiettivo è quello di far giocare e crescere giovani calciatori, per poi valorizzarli, senza disdegnare qualche cessione importante. Primo obiettivo, come la passata annata, sarà salvarsi il prima possibile e poi mirare il più in alto possibile», ride. «Partenze e arrivi importanti? Ogni commiato è importante, ma, purtroppo, non riusciamo a tenere tutti i giocatori. A livello economico non siamo riusciti a dare seguito alle richieste di alcuni di loro e quindi è giusto farli partire. Dei nuovi arrivati citerei invece Jarell Njiké Simo (ex Servette U21) ed Elton Morina (ex Thun U21), ma non solo».
In panchina confermatissimo, invece, il 67enne coach italiano Giuseppe Sannino. «Lui non si tocca! Più giovani ha in rosa, meglio è. Lavora volentieri con questi ragazzi, poi l’impegno profuso è lo stesso di quando allenava nella Serie A italiana. Li fa sentire importanti e li sprona sempre a dare il massimo delle loro potenzialità». La novità per questa stagione è di aver affiancato alla prima squadra, anche una seconda che disputerà il campionato di Quarta Divisione. «Abbiamo avuto tantissime richieste da parte di molti giocatori di poter indossare la nostra maglia. La prima idea era di allestire una U21, ma per via degli statuti attualmente in vigore è stato impossibile. Quindi la decisione di mettere in piedi questa nuova realtà e tentare nel giro di qualche anno di farla arrivare fino in Seconda Lega, dove sarà più vicino alla nostra prima squadra. Qualche giocatore non pronto, potrebbe crescere, lì, ma vediamo cosa dirà il campo».
Le infrastrutture del Pian Scairolo negli ultimi mesi hanno fatto parlare tanto di loro. «Abbiamo cambiato il campo di gioco. La richiesta era stata imposta da parte della Federazione. Resta un terreno sintetico, si tratta di un Fifa Pro, omologato proprio dal massimo organo calcistico. Campo bellissimo, giocatori entusiasti, ma lo vedi subito anche per l’effetto ottico, anche giocarci sopra e fare gli allenamenti è tutt’altra cosa. Invece per quanto riguarda la costruzione della tribuna, attualmente sono fermi i lavori. Il tutto dovrebbe ripartire a inizio settembre, per il girone di ritorno sarà dunque agibile», ha concluso Alessandro Grigoletto.