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La stracantonale dal sapore di... Coppa Svizzera

Nel secondo turno della kermesse spicca la sfida fra il Gambarogno-Contone di Tazio Peschera e il Bellinzona, mentre il Paradiso ospiterà il San Gallo

(Fc Gambarogno-Contone)
14 settembre 2024
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Il campo si è ridotto a trentadue contendenti, eppure le differenze sono ancora enormi: le società che militano nei campionati professionistici non possono comunque permettersi di allentare la presa. Nel secondo turno di Coppa Svizzera il colpo di scena è sempre in agguato. Chi spera di scrivere un’altra importante pagina di storia è il Gambarogno-Contone (Seconda Lega interregionale), che domani ospiterà sul terreno amico del centro sportivo di Magadino il Bellinzona. I rossoneri hanno superato i trentaduesimi, imponendosi di misura sui pari categoria del... Dardania. «L’incontro celava delle insidie poiché non conoscevamo i nostri rivali e c’era di mezzo la trasferta fino a San Gallo», spiega l’allenatore Tazio Peschera. Nulla ha tuttavia disorientato i sopracenerini. «La squadra ha risposto presente, faticando solo nelle battute conclusive – in cui Prati ha fra l’altro parato un rigore, ndr – e centrando uno storico passaggio del turno». Sì, perché il club non ha mai raggiunto i sedicesimi. «È un grande orgoglio, che ripaga del lavoro effettuato nelle ultime stagioni». L’anno scorso il 56enne ha ereditato di nuovo le redini della panchina e il binomio si è confermato di successo. «Ho avuto la possibilità di cominciare dal famoso triplete del calcio regionale, fino a oggi riuscito solo a noi, conquistando in seguito parecchie soddisfazioni. Il Gambarogno-Contone ormai è la mia seconda casa».

Nel 2019, quando le due compagini si erano affrontate in entrata di torneo sancendo il successo (5-0 il risultato finale) del Bellinzona, il condottiero era infatti già Peschera. Dall’euforia della conquista della Coppa Ticino, nonché del sorteggio, alla scoppola. «Il match è stato preparato meticolosamente, ma un paio di errori hanno fatto sì che trascorsi dieci minuti la sfida fosse tutta in salita». Questa volta il tecnico intende riscrivere il copione grazie alla spinta del pubblico «che speriamo numeroso. L’Acb è comunque secondo in classifica e ha effettuato un mercato di tutto rispetto, circola pure la notizia del possibile ingaggio dell’ex bianconero Daprelà come acquisto dell’ultima ora. E, ciò, ha ‘stuzzicato’ ulteriormente il trasporto della piazza della capitale». La stracantonale rimane circondata da una coltre magica, soprattutto in occasione della Coppa Svizzera. «Cercheremo di limitare il più a lungo possibile la manovra di Mihajlovic e compagni. Le categorie di differenza sono parecchie, bisogna essere realisti, ma c’è un piccolo filo di speranze. Ho chiesto ai ragazzi di godersi questo momento, metteremo però in campo tutte le nostre qualità». Qualora il Gambarogno-Contone superasse il turno, ci sarà un giorno di festa nella regione? «Non saprei: cominciamo a sognare – ride –. È necessario rimanere concentrati e rispettare i nostri rivali, pur sempre professionisti. Noi, invece, ci alleniamo tre volte a settimana e il passo è sicuramente differente; bisogna dunque rimanere umili».

D’altronde i rossoneri hanno iniziato alla perfezione il sesto anno consecutivo in Seconda Lega interregionale, tre successi e un solo pareggio. Nel gruppo 3 sono in seconda posizione alle spalle dello Zugo, dinanzi però a Locarno e Malcantone. «La qualificazione alla prossima edizione della Coppa Svizzera è saltata, ma le nostre potenzialità sono ampie. Nel weekend non abbiamo fornito un’ottima prestazione, facendoci riprendere ormai a tempo scaduto dall’Emmenbrücke. Questo dimostra che siamo una compagine abituata (e parecchio) a soffrire. È la nostra prerogativa, che dovrà essere riproposta domani così da non sfigurare». Il Gambarogno-Contone ha speso energie preziose nell’ultima «settimana inglese, perciò ho lasciato qualche giorno di scarico. Da questo tour de force, che proseguirà tutto il mese di settembre, siamo infatti usciti malconci riscontrando qualche piccolo infortunio. Sarà fondamentale gestire le risorse a nostra disposizione». Borga e compagni sono intenzionati a migliorare il sesto posto conquistato l’anno scorso in campionato grazie in primis a un girone di ritorno chiuso quasi da imbattuti, sfiorando addirittura un record storico. «Da novembre abbiamo conosciuto una sola battuta d’arresto, tant’è che la nostra difesa ha incassato la miseria di 23 reti». Un segnale incoraggiante sicché lo zoccolo duro è stato confermato e puntellato da «alcuni giocatori formatisi, o fermatisi, a Bellinzona. La motivazione non mancherà, ma sarà il campo a confermare o smentire le nostre intenzioni. Non posso che dirmi orgoglioso di allenare questa squadra di sani principi, che ama praticare la sua passione. Le premesse sono buone, bisogna solo continuare a lavorare».

‘Il nostro sogno è finalmente realtà’

Questo pomeriggio il Paradiso (Promotion League) ospiterà invece sul campo del Pian Scairolo il San Gallo, che in entrata di rassegna ha sconfitto 4-0 il Malcantone. «La tensione ora è palpabile: abbiamo dimostrato in questi anni di essere una società parecchio ambiziosa, che mette il cuore in ogni attività o incarico; affronteremo questa partita intenzionati a conquistare il passaggio del turno – puntualizza il presidente Antonio Caggiano –. È una squadra del massimo campionato, ma la nostra mentalità non deve cambiare». I sottocenerini hanno conosciuto un inizio di stagione piuttosto difficile, la Coppa può essere la chiave di volta necessaria. «Non è stato, beninteso, l’abbrivio più indimenticabile della nostra storia. La rosa è tuttavia stata completamente rivoluzionata e bisogna mettere di nuovo a punto i meccanismi. Nelle ultime ore abbiamo effettuato l’acquisto di Centinaro, ex Bellinzona, in modo da rinforzare ancora di più il centrocampo e individuare l’assetto migliore». Escluso qualche nome altisonante, leggasi su tutti Facchinetti e Schelotto, l’età media è bassa. «La nostra filosofia è di offrire delle opportunità, spazio in campo insomma, alle nuove leve, tant’è che in questo anno e mezzo abbiamo permesso a ben quattro giocatori di esordire nella lega cadetta». Come ultimo baluardo è stato dunque scelto Pala, giovane che secondo il presidente avrà un futuro roseo, mentre il suo vice sarà il più navigato Gomis. Il 26enne ha seguito le orme di papà Charles, difendendo in carriera pure la porta della Guinea-Bissau. «Questo fino a dicembre. Nel girone di ritorno cercheremo di occupare le posizioni mancanti».

Le redini della panchina sono invece rimaste a mister Sannino. «Una persona che si può amare e, allo stesso tempo, odiare. I suoi modi possono essere poco comprensibili o accettati, ma insegna le basi del calcio. Oggi l’ago della bilancia è ancora l’allenatore». L’intenzione del Paradiso è di chiudere il campionato in alta classifica, senza considerare la promozione. «Non abbiamo nessuna pretesa! La nostra società non può essere paragonata neanche lontanamente a Rapperswil o Bienne, il cui budget è più cospicuo. Dalla serie più bassa del calcio regionale siamo però riusciti a scalare la piramide fino in Promotion... Il sogno di pochi eletti, si è realizzato». Nato e cresciuto sulle rive del Ceresio, Caggiano presiede il suo club del cuore da quasi 23 anni. E l’entusiasmo rimane il medesimo: «Ogni stagione c’è qualche novità. Da mister Lanza e le due promozioni consecutive a Sannino, capace di professionalizzare la squadra». Un lavoro scrupoloso, ma proficuo, riconosciuto anche in territorio italiano. «Questo è il carburante necessario a continuare a lottare». L’ottimismo regna pure in merito all’impianto del Pian Scairolo, da qualche mese fornito di un nuovo manto erboso sintetico. «Abbiamo infatti ricevuto le autorizzazioni che permetteranno d’iniziare i lavori di rifacimento delle tribune a partire da lunedì. Il cantiere durerà fino a febbraio-marzo e non dovrebbe causare impicci pensando alle sfide casalinghe».

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