I bianconeri superano per la prima volta in stagione il Grasshopper grazie a un rigore di Celar dopo appena 10’
Il Lugano, anche questa volta, il suo l'ha fatto. Adesso tocca a Young Boys e Servette rispondere. I bianconeri, pur nella cornice di un confronto tutt'altro che esaltante, sono riusciti a rompere il ghiaccio contro il Grasshopper, imponendosi 1-0 grazie al rigore trasformato al 10’ da Celar. La possibilità di inserirsi per davvero nella lotta per il titolo, è un sogno che continua a essere alimentato da risultati utili uno in fila all'altro: sette vittorie e un pareggio nelle ultime otto partite. Dopo aver superato le cavallette, le uniche due squadre che in questa stagione continuano a resistere all'incedere dei bianconeri sono proprio Servette e Young Boys (una sconfitta e un pari contro entrambe): due compagini che bisognerà affrontare nel Championship Goup, in due partire da sei punti ciascuna...
Per l’undici iniziale, Croci-Torti opta per Doumbia sulla corsia destra di una difesa a quattro e decide di partire senza capitan Sabbatini.
Alla prima vera incursione offensiva (10’), il Lugano trova il calcio di rigore: centro di El Wafi per Steffen che arriva sul secondo palo, colpisce di testa e Hoxha ci mette maldestramente una mano. L’arbitro Mirel Turkes lascia correre, ma il Var lo richiama immediatamente al video e per rendersi conto dell’infrazione bastano pochi secondi. Dal dischetto si presenta il solito Celar che spiazza Deana e porta in vantaggio i bianconeri. Il Grasshopper prova a rispondere, ma nell’immediato l’unica occasione capita sulla testa di Seko su calcio d’angolo di Morandi, con sfera che però sorvola ampiamente la trasversale di Saipi. Al 19’ è ancora Steffen a far tremare la difesa zurighese, ma sul cross di Bottani arriva con un passo di ritardo e il suo colpo di testa in tuffo non riesce a inquadrare la porta di Deana.
I padroni di casa si fanno vivi al 25‘ con una prolungata mischia in area bianconera, susseguente a un corner di Morandi. Il colpo di testa finale di Schürpf è però troppo debole e centrale.
Al 36’ il Grasshopper va vicino al pareggio: Mai perde banalmente palla in mezzo al campo, Morandi riparte, apre sulla destra per Momoh che resiste alla carica di Valenzuela, mette in mezzo dalla linea di fondo, ma Abubakar arriva con una frazione di ritardo. A fine azione, tuttavia, il collaboratore dell'arbitro segnala un fuorigioco di Momoh sull’imbucata di Morandi: come dire, tanto rumore per nulla. Prima della pausa ci prova ancora Schürpf con una pretenziosa conclusione al volo dal vertice sinistro dell’area bianconera, con il pallone che finisce alle stelle.
È l’ultimo spunto di un primo tempo che ha invero proposto poco di interessante. Il Lugano, subito in vantaggio, ha controllato il gioco, senza però riuscire ad affondare il colpo, mentre i padroni di casa non sono praticamente mai riusciti a rendersi davvero pericolosi dalle parti di Saipi.
Le cavallette rientrano dagli spogliatoi con un piglio diverso e, almeno nei primi minuti, provano ad alzare il ritmo e a schiacciare il Lugano nella sua metà campo. Ciò nonostante, l’azione più pericolosa la firmano ancora i bianconeri con un traversone di Valenzuela sul quale Deana è costretto a uscire di pugno per anticipare Celar. Subito dopo, Croci-Torti opera la prima sostituzione e toglie un poco ispirato Bottani per inserire Cimignani. Al 61’ un errore in impostazione permette a Celar di partire verso Deana, il quale è però lesto a uscire ben oltre i sedici metri e a vincere, anche in modo piuttosto fortunoso, il contrasto con lo sloveno.
L’azione più pericolosa dei primi 70’, il Grasshopper la costruisce sugli sviluppi di una rimessa laterale, complice anche la difesa bianconera che si dimentica di controllare Babunski, libero di girarsi e battere sul primo palo, dove Saipi si fa trovare ben appostato per respingere con i piedi.
Al 74’ Croci-Torti sta per mandare in campo Aliseda e Sabbatini per Celar e Belhadj quando il tunisino interviene a forbice su Hoxha. L’arbitro prima lo ammonisce, poi richiamato al video dal Var, sceglie il cartellino rosso, costringendo il tecnico bianconero a rivedere i suoi piani e la squadra a chiudere l’ultimo quarto d’ora con un uomo in meno. E finalmente, dopo 8’ trascorsi sulla linea di bordo campo, Aliseda e Sabbatini fanno il loro ingresso in campo: l’argentino per Celar (nel frattempo toccato duro da Pastkotsi), l’uruguaiano per Bislimi.
Il Grasshopper annusa odore di rimonta e si getta in avanti, costringendo il Lugano a serrare le fila davanti a Saipi. Le cavallette costruiscono qualche potenziale pericolo, ma nulla più e il Lugano può festeggiare una notte al secondo posto della classifica.
Rete: 10’ Celar (rigore)
Grasshopper: Deana; Abels, Paskotsi, Seko, Hoxha; Abrashi (53’ Meyer), Ndenge (71’ Mabil); Abubakar (58’ Babunski), Morandi, Schürpf (71’ De Carvalho); Momoh (58’ Fink)
Lugano: Saipi; Doumbia, Mai, El Wafi, Valenzuela; Bislimi (82’ Sabbatini), Grgic, Belhadj; Bottani (56’ Cimignani), Celar (82’ Aliseda), Steffen (91’ Espinoza)
Arbitro: Turkes
Note: 5’449 spettatori. Grasshopper senza bollati e Laws (squalificati), Kameri, Kempter, Nigg, Shabani, Tobers (infortunato); Lugano senza Hajdari (squalificato), Berbic, Hajrizi e Vladi (infortunati). Al 76’ espulso Belhadj (fallo). Ammoniti: 40’ Celar. 47’ El Wafi. 64’ Morandi. 74’ Belhadj. 80’ Paskotsi. 89’ Valenzuela