A Winterthur una sfida a tratti elettrizzante si chiude con un giusto risultato di parità. Un po' di amaro in bocca per i bianconeri
Ogni striscia è fatta per interrompersi. Al Lugano è capitato sul campo della Schützenwiese contro un Winterthur reduce da quattro successi casalinghi consecutivi. La serie di vittorie filate si ferma a quota sei, ma i bianconeri tornano dal canton Zurigo con un punto prezioso, per quanto con un pizzico di amaro in bocca per essere stati in vantaggio a due riprese, la seconda a meno di dieci minuti dalla conclusione. Nel discorso relativo al titolo nazionale possono essere due punti gettati al vento, tuttavia nell’economia del confronto il pareggio è il risultato più giusto. Anzi, i padroni di casa possono recriminare per un primo tempo nel quale hanno avuto le occasioni migliori, senza mai riuscire a superare Saipi.
Senza lo squalificato Steffen, l'ammalato Aliseda e l’infortunato Hajrizi, Croci-Torti manda in panchina i giocatori appena recuperati (Bottani, Bislimi, Belhadj e Valenzuela) e pone sulla fascia destra Mai, in diretta concorrenza con Ltaief, avversario che il tedesco fatica a controllare per tutti i 45’ iniziali.
La prima occasione capita proprio sui piedi di Ltaief. Il tunisino va via dalla sua tre quarti e supera in velocità Mai, entra in aera e conclude in diagonale, ma il pallone si infrange sull’uscita di Saipi (6’). Il Lugano risponde al 10’ con un’azione in ripartenza finalizzata da una conclusione di Cimignani, deviata da Diaby in corner. Al 14’ ci prova Grgic su punizione, con la sfera che esce di poco alla destra di Keller.
Al 26’ il Winterthur stuzzica ancora la difesa bianconera: su un centro di Diaby, tutti si scordano di controllare Gantenbein, il quale si ritrova davanti a Saipi, ma fallisce l’aggancio del pallone e i bianconeri si salvano. Il Lugano fatica ad aggirare il centrocampo a cinque degli zurighesi e solo saltuariamente arriva dalle parti di Keller. Al 28’ ci prova Marques, al quale non riesce la deviazione di tacco in mischia. Al 32’ i padroni di casa potrebbero fare la differenza in contropiede: Ltaief imbecca benissimo Gantenbein che però controlla malissimo quando si sarebbe potuto trovare tutto solo davanti a Saipi e di fatto fa sfumare la buona opportunità.
Al 39’ una palla recuperata da Doumbia a centrocampo schizza sui piedi di Celar che giunto al limite dell’area lascia partire una conclusione ben deviata in corner da Keller. Un minuto dopo, palla persa da Mahou, ma la ripartenza della squadra di casa è vanificata dalla conclusione alle stelle di Stillhart. Al 41’ ci mette la mano destra Saipi per fermare il diagonale di Ltaief, liberato da una palla malamente persa da Doumbia (e non è la prima).
Le due squadre vanno alla pausa sul risultato di 0-0, ma il primo tempo è stato di chiara marca zurighese, con il Lugano lento nell’impostazione e troppo propenso a perdere palloni al vetriolo nella sua tre-quarti. Tutto sommato, a Croci-Torti il risultato di pareggio può stare bene, certamente non lo ha soddisfatto la prestazione.
Al rientro dagli spogliatoi, il Lugano si presenta con Espinoza al posto di Mahou. E alla squadra di Croci-Torti bastano tre giri d’orologio per trovare la rete che sblocca la situazione: una bella imbucata proprio di Espinoza premia l’inserimento di Cimignani che batte una prima volta su Keller e sulla respinta trova d'istinto la deviazione che manda il pallone in fondo al sacco. Al 54’ il Winterthur prova a rispondere, con una ripartenza di Gantenbein che si libera di Hajdari, mette in mezzo per Ltaief, ma l’appoggio è leggermente lungo e Saipi interviene. Al 58’ si fa vedere ancora il Lugano con un diagonale di Marques respinto a pugni uniti da Keller.
Il ritmo si alza e la sfida diventa avvincente, Al 59’, quando in campo sono appena entrati Turkes e Di Giusto, Gantenbein finisce giù in area su intervento di Hajdari: l'arbitro decreta il rigore, ma richiamato al Var ritorna sulla sua decisione in quanto il difensore del Lugano prima di colpire l’attaccante zurighese ha chiaramente impattato il pallone. Al 62’, però, arriva il pareggio del Winterthur e questa volta tutto è regolare: autore della conclusione dal limite dell’area che lascia immobile Saipi, il centrocampista Schneider (la sfera passa tra le gambe di Cimignani). Subito dopo il gol del Winterthur, Croci-Torti inserisce Bottani e Bislimi al posto di Macek e Cimignani. Al 74’ si rivede il Lugano con un tiro incrociato di Celar che Keller blocca con sicurezza. Al 76’ clamorosa occasione per il Lugano: Bottani libera Sabbatini, il quale mette in mezzo di prima intenzione per Celar, libero in mezzo all’aera, ma lo sloveno si addormenta e si fa recuperare da Lekaj che spedisce in corner. A 13’ dalla conclusione, Croci-Torti opera gli ultimi due cambi con Valdi e Belhadj in sostituzione di Celar e Sabbatini.
Il finale di partita è elettrizzante. All’83’ il Lugano si riporta in vantaggio; punizione di Grgic e deviazione aerea di Espinoza, ma all’84’ un pallone difeso sulla linea di fondo da Fofana e rimesso in mezzo permette a Turkes di andare alla conclusione, con la sfera deviata da Hajdari che si infila nel sette alla destra di Saipi. Al 90’ ci prova Di Giusto da fuori area e l’estremo difensore bianconero è costretto a distendersi per deviare in corner. È l’ultima occasione di una partita emozionante e a tratti spettacolare, tra le due formazioni più in forma del campionato. Un punto alla Schützenwiese, a maggior ragione di questi tempi, non va mai buttato con l’acqua sporca.