I granata riusciranno a riconquistare a Plzen un quarto di finale continentale dopo 45 anni?
Quarantacinque anni dopo l’entusiasmante epopea della squadra allenata da Peter Pazmandy, il Servette ha l'occasione di accedere di nuovo ai quarti di finale di una coppa europea, la Conference League per la precisione. Per riuscirci, deve vincere giovedì (18.45) a Plzen (la città della Skoda) nel ritorno contro il Viktoria, fermato sullo 0-0 nella gara d'andata. Il problema è che i cechi non perdono ormai da 14 partite, tenuto conto di ogni competizione, e vengono da un roboante successo per 4-0 sullo Sparta Praga leader del campionato. E, inoltre, potranno contare su Pavel Sulc, capocannoniere del torneo ceco, che era invece assente per squalifica giovedì scorso a Lancy.
«Noi siamo capaci di tutto», ha risposto Yoan Severin – difensore francese del Servette – quando gli è stato fatto notare che, almeno in teoria, il Vitkoria partirà favorito. Del resto, nemmeno i ginevrini perdono troppo spesso: nel 2024, in 13 partite, sono usciti sconfitti una sola volta (dall'Yverdon) e nel precedente turno continentale, a Razgrad tre settimane fa, erano pur riusciti a qualificarsi partendo, come stavolta, da uno 0-0 colto all'andata. Guidati da uno Steve Rouiller in grande forma – e che giovedì mattina potrebbe figurare nella lista dei convocati di Murat Yakin per le due amichevoli di fine marzo della Nazionale rossocrociata – i granata potrebbero dunque fare il colpaccio in Repubblica Ceca. Senza dimenticare il contributo che potranno offrire i vari Antunes, Kutesa, Stevanovic e Cognat (a segno a Razgrad), tutti capaci di sbloccare o decidere una partita.
Grande è stato fin qui il lavoro svolto dal tecnico René Weiler, che ha saputo trasmettere alla squadra grande fiducia nei proprio mezzi e un notevole spirito di sacrificio. Una linea che all'interno dello spogliatoio, pare, non è stata apprezzata e condivisa da tutti, ma l'importante è che sia stata sposata dai giocatori più importanti e talentuosi, e cioè quelli citati fin qui. E così, ormai quasi a primavera, il Servette può ancora sognare in grande sia per quanto attiene al campionato sia a riguardo del palcoscenico europeo e della Coppa Svizzera, di cui è semifinalista contro il Winterthur.
Una qualificazione dei romandi ai quarti di finale farebbe bene non solo al club, ma – in ottica ranking Uefa – all'intero calcio svizzero. Importante sarebbe anche il milione di euro che, in caso di passaggio del turno, andrebbe a rimpinguare le casse del Servette, oltre naturalmente ai soldi supplementari che entrerebbero grazie a un successivo scontro con squadre del calibro di Fiorentina, Aston Villa o Ajax.