Champions, subito in svantaggio, i gialloneri hanno saputo riagguantare i tedeschi grazie a Elia, ma nel finale hanno concesso due reti evitabili
Primo impegno e prima sconfitta per lo Young Boys nella terza fase a gironi di Champions League della sua storia. L’esordio al Wankdorf nell'edizione 2023-24 si è chiuso con la vittoria del Lipsia, il quale ha ribadito tutta la differenza che ancora corre tra il vincitore della Coppa di Germania e il campione di Super League. È finita 3-1 a favore degli ospiti, in una sfida che i tedeschi hanno chiaramente controllato, eccezion fatta per la seconda parte del primo tempo, quando i gialloneri hanno avuto il coraggio di mettere il naso alla finestra.
L’approccio alla partita non poteva essere più traumatico: in tre minuti, il Lipsia si è creato due occasioni da rete e sul primo corner ha aperto le marcature con Simakan, il quale ha approfittato della complicità di un Raccioppi per nulla irreprensibile. L’emozione della prima volta, dunque, è costata molto cara a una formazione che schierava cinque neofiti nella Coppa più prestigiosa del continente. D’altro canto, l’inesperienza a disputare partite di questo livello si è palesata lungo tutti i 90 minuti, con una lunga serie di passaggi sbagliati e di palle perse che hanno propiziato le migliori occasioni degli ospiti. A cominciare dal gol d’apertura di Simakan, ma lo stesso discorso vale per le altre due reti tedesche: quella che al 73’ ha riportato avanti gli ospiti – una conclusione di Schlager da venti metri, sul quale, però, nessun difensore è uscito per chiudere – e quella con la quale Sesko al 92’ ha messo il sigillo al successo, un contropiede seguito a una perdita di palla in zona d’attacco da parte di Elia.
Nella seconda metà del primo tempo, scrollata di dosso la tensione, i padroni di casa sono cresciuti e al 33’ con Elia hanno sfruttato una delle due uniche occasioni create sull’arco di 90 minuti. L’altra opportunità è arrivata al 71’, appena due minuti prima del nuovo vantaggio del Lipsia, con un tiro di Ganvoula, deviato a mani aperte da Blaswich. Un po’ poco per sperare di avere la meglio su un avversario capace più volte di mettere in difficoltà la retroguardia bernese, la quale al 63’ si è salvata grazie a un grande intervento di Raccioppi su colpo di testa di Openda, mentre al 53’ e al 68’ ha avuto bisogno dell’appoggio dell’arbitro: nel primo caso per un rigore richiesto da Simons per fallo di Raccioppi, negato dall’arbitro sia “live”, sia dopo aver consultato le immagini video, nel secondo per la segnalazione di un fuorigioco millimetrico su un colpo di testa di Sesko finito nella porta giallonera.
Al di là della superiorità del Lipsia, per lo Young Boys è stata una sconfitta onorevole, visto che ha saputo rimanere in partita fino al 92’, nonostante un inizio disastroso, di quelli capaci di abbattere un toro. Certo, la prima sfida del gruppo ha ribadito come i campioni elvetici non potranno immischiarsi nella lotta per l’accesso agli ottavi di finale. I primi due posti sono praticamente assicurati a Manchester City e Lipsia. Ciò nonostante, per gli uomini di Wicky il terzo posto, sinonimo di ripescaggio in Europa League, rimane un obiettivo reale. A patto di dimostrarsi all’altezza della Stella Rossa di Belgrado, nella trasferta in Serbia in programma tra quindici giorni.
Reti: 3’ Simakan 0-1. 33’ Elia 1-1. 73’ Schlager 1-2. 92’ Sesko 1-3.
Young Boys: Racioppi; Amenda, Camara, Benito; Janko (70e Blum), Lauper (77e Males), Garcia (77e Persson); Niasse (85e Nsame), Ugrinic; Itten (70e Ganvoula), Elia.
Lipsia: Blaswich; Henrichs, Simakan, Lukeba, Raum; Kampl, Schlager; Xavi Simons (88’ Werner), Forsberg (80’ Baumgartner); Openda (88’ Lenz), Poulsen (64’ Sesko).
Arbitro: Jorgji (Albania)
Note: 31'500 spettatori (tutto esaurito). Ammoniti: 45’ Benito, 56’ Kampl, 61’ Lauper, 70’ Simons, 77’ Blum, 80’ Forsberg, 90’ Simakan.