I vallesani sono i favoriti per la stagione di Challenge League che inizia oggi. Ma la concorrenza è ricca e agguerrita e la lega imprevedibile
Tre nuove squadre su dieci sono parecchie, soprattutto in un campionato notoriamente imprevedibile qual è la Challenge League. Un favorito però c’è ed è il Sion, appena retrocesso dalla Super League e che punta a imitare San Gallo (stagione 2008-09), Zurigo (2016-17) e Losanna (lo scorso anno), tutte squadre capaci di risalire nella massima lega dopo un solo anno di purgatorio. I vallesani hanno sì visto partire diversi giocatori importanti come Anto Grgic, Luca Zuffi, Giovanni Sio e Musa Araz, ma hanno pur sempre in rosa due ex nazionali il cui compito sarà dare stabilità alla difesa, Reto Ziegler e François Moubandje, e si sono rinforzati per esempio con l’ex Bellinzona Cristian Souza.
Fa ancora parte della rosa, ma solo perché il presidente Christian Constantin (in teoria al suo ultimo anno) non ha trovato nessun acquirente, Mario Balotelli che però non parte nei piani del nuovo allenatore Didier Tholot. E visto che nella scorsa stagione l’italiano si è nuovamente distinto più per le sue uscite extracalcistiche e per la scarsa forma fisica, tanto che il suo valore di mercato è crollato da 32 milioni di euro a uno e mezzo, per i biancorossi va benissimo così.
La concorrenza è però decisissima a sgambettare i favoriti. A partire dall’Aarau, quarto dell’anno scorso, che punta sul tecnico capace di portare, un anno fa, il Winterthur in Super League, l’ex bomber della nazionale Alex Frei. Dall’ultima retrocessione, avvenuta nel 2015, però gli argoviesi hanno sempre fallito l’obiettivo. Da tenere d’occhio anche il Wil e il Thun di Mauro Lustrinelli, due squadre che però hanno un po’ calato il loro rendimento nella fase conclusiva della scorsa stagione, concludendo in quinta e sesta posizione. Più difficile invece prevedere cosa potranno ottenere lo Sciaffusa (che in panchina presenta l’ex assistente André Meier), autore dell’interessante acquisto dell’ex nazionale Eren Derdiyok e il Vaduz, che lo scorso anno aveva sacrificato più di qualche punto in campionato sull’altare di un cammino in Conference League giunto fino alla fase a gironi. Entrambe le compagini puntano in ogni caso a migliorare il settimo e l’ottavo rango dell’ultimo campionato.
Il Neuchâtel Xamax, salutata la bandiera Raphaël Nuzzolo, spera in una stagione più tranquilla della scorsa, con la salvezza ottenuta solo nello spareggio contro il Rapperswil-Jona. Un contributo importante sarà richiesto al ticinese Simone Rapp, in arrivo dal Karlsruhe. Quanto alle neopromosse Stade Nyonnais e Baden, il loro unico pensiero sarà verosimilmente quello di evitare l’immediata retrocessione in Promotion League. Vodesi e argoviesi, si erano peraltro classificati al secondo e al terzo posto, alle spalle del Lucerna U21, impossibilitato dal regolamento a disputare un campionato professionistico.
Infine c’è il Bellinzona; i granata hanno ringiovanito e snellito la rosa, affidandola a un tecnico abituato a lavorare con i giovani Sandro Chieffo. Se l’ambiente rimarrà sereno, per Tosetti e compagni un piazzamento attorno a metà classifica è assolutamente nelle corde. Bisognerà però verificare anche se il mister si adatterà bene al lavoro con i professionisti e se i giovani manterranno le prospettive di crescita preventivate. A proposito l’ultimo arrivo al Comunale è quello del 20enne svizzero-camerunense Yvan Alounga. Nell’ultima stagione l’attaccante ha vestito la maglia dello Stade Losanna in sedici occasioni, firmando un gol e fornendo un assist. E proprio dai vodesi giunge in prestito per una stagione. In precedenza era passato da Aarau, Lucerna e Sciaffusa.
Oggi si parte, con le prime tre partite (Xamax-Sciaffusa, Thun-Stade Nyonnais e Aarau-Baden), mentre il Bellinzona sarà di scena domenica, alle 14.15, in casa contro il Wil. V.B.