Circa seicento i presenti al campo sportivo di Bioggio, nel giorno della cerimonia della dedica a Gianpietro Zappa, compianto giocatore di Lugano e Zurigo
È finita con la vittoria del Lugano sul Bellinzona l’amichevole giocata sul campo sportivo di Bioggio, nel giorno della cerimonia della dedica a Gianpietro Zappa, compianto giocatore di Lugano, Zurigo e della Nazionale. Una buona cornice di pubblico (circa 600 i presenti) ha potuto assistere a una piacevole sgambata d'allenamento: per la compagine bianconera di Super League era la prima, mentre per il Bellinzona si trattava già della seconda uscita. In campo si sono visti tutti i giocatori attualmente sono a disposizione dei due allenatoril, pur se nel Lugano erano molti gli assenti (ben 13) a causa degli impegni nelle rispettive nazionali, oltre che per i vari infortuni. Più fortunato invece il nuovo allenatore dei granata Sandro Chieffo, a cui mancavano all'appello solo quattro giocatori.
Così nel primo tempo Croci-Torti ha mandato in campo un Lugano imbottito di giovani, bravi nel trovare la prima rete della partita con Pizzagalli, ma il Bellinzona ha poi reagito, e Tosetti e Samba (su rigore) hanno sancito il 2-1 alla pausa. Altra musica nel secondo tempo, quando i bianconeri hanno schierato molti dei possibili titolari, e le otto sostituzioni hanno dato un nuovo volto alla partita. Dapprima il nuovo arrivato, l’attaccante Vladi ha trovato il pareggio, poi Belhadj, ben imbeccato da Sabbatini, con uno splendido sinistro ha chiuso la contesa. «Sensazioni molto positive – sono le prime parole di Croci Torti –. Ho fatto giocare tanti ragazzini, addirittura Maslarov che ha 16 anni, e altri che hanno meritato grazie al loro percorso positivo con la seconda squadra. Posso dire che ho visto tante belle cose. È stato importante in questo nuovo gruppo inserire nuovi elementi: quando ci sono nuovi giocatori la concorrenza aumenta e il gruppo lavora ancora di più. Doumbia? La partenza non è stata una sorpresa per me, noi sapevamo la cosa da tempo: mancherà sicuramente come giocatore, ma soprattutto a livello umano, perché ci ha dato tanto, e quello che gli ho chiesto lo ha sempre fatto. Grgic? Mi è sempre piaciuto, e nel campionato svizzero non c’è nessuno che ha sua personalità nel voler la palla. Avere un giocatore così a Lugano sicuramente fa molto piacere: mi aspetto molto da lui. Sui calci di punizione fa veramente paura, è quello che negli ultimi anni ci è venuto a mancare, ed è una lacuna che possiamo colmare. Spero porti la personalità che ha sempre avuto: i numeri parlano per lui, anche se nella passata stagione "è stato suo fratello”. Ritrovarlo sarà importante: cambiare aria molte volte fa bene».