Nell'ultima di Cocimano in panchina, i granata superano la capolista grazie a una prova di sacrificio e al rigore di Cortelezzi nel finale
Più delle frasi di circostanza, e collettivi mea culpa, la piazza della capitale pretendeva fatti. E, stasera, allo Stade Municipal, il Bellinzona ha mostrato di non essere una barchetta in balia delle onde del mare. L’ultima di Cocimano in panchina ha infatti regalato la seconda vittoria (e altrettanti pareggi) dallo scorso novembre a capitan Tosetti e compagni, impostisi meritatamente 2-1 sulla capolista Yverdon. Le ultime settimana in casa granata sono state parecchio concitate in cerca di un allenatore capace di scuotere uno spogliatoio di “primedonne” come definito da Pablo Bentancur su queste colonne. Forse la squadra non è ancora riuscita a esprimere pienamente il suo potenziale, ma ieri quel carattere spesso e volentieri mancato (specialmente a determinati giocatori) è finalmente emerso.
Assente l’infortunato Jöel Kiassumbua (fratturatosi domenica scorsa il condotto uditivo) fra i pali è stato di nuovo schierato Alexander Muci. Nonostante un problema all’autobus che ha costretto a rimandare l’incontro di trenta minuti, la compagine allenata da Cocimano ha dimostrato fin dai primi scampoli di partita una completa metamorfosi rispetto alla sfida contro il Vaduz: abulica cinque giorni or sono, ieri è stata più famelica, confermando l’intenzione di raccattare quei (pochi) punti che mancano a certificare la matematica salvezza. A metterci di più il piede, e quell’attaccamento alla maglia tanto caro alla piazza, è stato capitan Tosetti. La sfida è stata accesa, ma poco o nulla è successo. Almeno fino alla capocciata di Chacón, insaccatasi splendidamente in rete.
Nella ripresa il Bellinzona si è fatto sorprendere dall’arrembante inizio dei padroni di casa, capaci di riequilibrare la sfida con il neoentrato Hautier. Memore delle ultime sfide, la tifoseria più accanita ha sentito correre un brivido sulla propria schiena, ma Tosetti e compagni questa volta non si sono limitati a difendere il punticino fin lì raccolto. No. La compagine di Cocimano si è lanciata alla caccia della vittoria. E, appena subentrato (neppure centottanta secondi più tardi) Cortelezzi, è riuscita a procurarsi un calcio di rigore poi trasformato con freddezza proprio dal 28enne, riscattatosi così dal brutto tiro dal dischetto di domenica scorsa. I granata hanno poi rischiato di rincasare ‘solo’ con un punto, ma la traversa e qualche bel colpo di reni di Muci hanno evitato il peggio. I sorpacernerini si sono così issati momentaneamente all’ottavo posto in classifica a dodici lunghezze dal fanalino di coda Xamax. Da lunedì le redini saranno affidate a Sergio Zanetti: fratello del più celebre Javier, il 55enne cercherà di condurre il Bellinzona in acque più tranquille. Di permettere alla capitale di riveder le stelle, facendola riemergere dall’Inferno in cui è stata catapultata da novembre scorso. Un po’ come fece Virgilio nella Divina Commedia in modo da gettare le basi per il prossimo campionato, quello, si spera, del Purgatorio. Il Bellinzona non ha infatti più nulla da perdere, la salvezza non sembra in discussione (anche se è meglio non scherzare con il fuoco).
Yverdon – Bellinzona (0-1) 1-2
Reti: 36’ Chacón 0-1, 51’ Hautier 1-1, 83’ Cortelezzi 1-2 su calcio di rigore
Yverdon: Martin, Le Pogam, Gétaz, Hajrovic (77’ Fargues), Sauthier, Kabacalman, Silva, Beyer, Berdayes (77’ Vishi, 90+3’ Malula), Rodrigues (45’ Hautier), Kone (77’ Ninte)
Bellinzona: Muci, Mihajlovic, Peres, Romero, Miranda, Schetino, Souza (81’ Cortelezzi), Centinaro (90+2’ Dixon), Tosetti (90+2’ Durrer), Chacón, Samba (69’ Ocampo)
Arbitro: Thies
Note: 1'350 spettatori. Ammoniti: 37’ Schetino, 65’ Kabacalman, 90+2’ Chacón
Bellinzona senza Berardi (squalificato), Curic, Izmirlioglu, Kiassumbua, Klein e A. Padula (infortunati); Yverdon senza Rodriguez (squalificato), Samardzic e Sörensen (infortunati)